Gazzettino – Miranese. Unione dei Comuni, nuovo stop.
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3
apr
2014
SPINEA – Le minoranze non hanno partecipato al voto in Consiglio comunale, l’approvazione slitta
SPINEA – Un’altra battuta d’arresto per l’Unione dei Comuni. L’accelerata dei sindaci si scontra con il muro delle opposizioni, ora non sembra affatto scontato che il progetto passi prima delle elezioni di fine maggio. Dopo il rinvio del voto a S. Maria di Sala, la delibera non è passata neppure martedì sera a Spinea: dieci consiglieri della maggioranza hanno votato a favore (tutti eccetto Alfonso Delfino), ma i quattro consiglieri d’opposizione (Claudio Tessari, Franca Zamengo, Giovanni Da Lio e Maurizio Di Flavia) hanno deciso di non partecipare al voto. Nessuna approvazione, dunque, visto che servivano i voti favorevoli di due terzi dei presenti.
Il sindaco Silvano Checchin ha messo le mani avanti: «Votare ora non è una forzatura, perché questo percorso non pregiudica eventuali cambiamenti dopo le elezioni comunali. L’Unione partirà solo quando i consigli comunali nomineranno i propri rappresentanti, ossia nella prossima legislatura». È intervenuto anche Paolo Fortin, consulente Anci esperto in Unioni dei Comuni: «Questo progetto permette di tagliare le spese e migliorare i servizi». Ma le minoranze non sono convinte: «Non sono contrario a priori – ha dichiarato Claudio Tessari, candidato sindaco del centrodestra – ma non si può votare un progetto di cui si sa ancora poco. Propongo di aspettare le elezioni e valutare nel dettaglio pro e contro».
La settimana prossima nuovo banco di prova: saranno chiamati a votare i consigli di Mirano, Salzano e Noale. Il progetto prevede che Mirano, Spinea, Noale, Martellago, S. Maria di Sala e Salzano mettano assieme Polizia Locale, Protezione Civile e Ufficio Personale. L’Unione sarebbe governata da un presidente (a turno uno dei sindaci), una giunta (composta dai sindaci) e 18 consiglieri (tre per ogni Comune, di cui due di maggioranza e uno di minoranza), senza ulteriori indennità.
Gabriele Pipia
MARTELLAGO – Domani lo statuto in commissione, la sindaca Barbiero fiduciosa
«Non perderemo questo treno»
MARTELLAGO – Il dibattito sarà ancora lungo, ma non ci sono più dubbi: Martellago aderirà all’Unione dei Comuni del Miranese. A dissiparli il sindaco, Monica Barbiero, venerdì nella Commissione Statuto dove è stata consegnata l’ultima versione dello Statuto dall’Unione, che sarà votato nella seduta di domani prima di andare in consiglio, ed è stato illustrato lo studio di fattibilità di Paolo Fortin dell’Anci.
«Lo Statuto è una prima pietra, su cui andrà costruito tutto un lavoro, ma io e la mia maggioranza siamo decisi a non perdere questo treno nella convinzione che, al di là di certi distinguo, l’Unione sia la strada tracciata, per essere uniti nella Città Metropolitana. Ed è la linea di sei Comuni su sette» ha detto Barbiero.
Le minoranze sono scettiche se non contrarie, vedi il M5S: la capogruppo Barbara Simoncini ha avanzato varie perplessità a partire dall’individuazione di tre sole funzioni comuni, («la Legge Regionale per i finanziamenti ne chiede quattro») o alla durata indeterminata dell’Unione e alla mancanza di una consultazione popolare per entrarvi. In commissione e in consiglio si annuncia un dibattito tosto.
(N.Der)