Nuova Venezia – Mestre. Botteghe solidali con il “Cosa ti offro?”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
15
apr
2014
L’INIZIATIVA DEI COMMERCIANTI
Il nome scelto è una domanda. Per dare una risposta a quanti spesso si vergognano di chiedere aiuto. “Cosa ti offro ?” è un progetto di solidarietà attiva che vuole unire esercizi commerciali di Mestre e Venezia per affrontare la crisi, con un occhio di riguardo verso i più sfortunati. Una iniziativa solidale dei commercianti di vicinato, che temono di vivere in centri svuotati per la concorrenza della grande distribuzione. L’idea riprende una usanza in voga in alcune città italiane: quella di lasciare, al bar, il caffè già pagato, detto “sospeso” a disposizione di chi non se lo può permettere. Nella pratica, il progetto, che viene presentato sabato alle 11 al locale “Il Palco” di piazzetta Battisti, prevede che il cliente al bar «lasci pagata una bevanda o un alimento che poi saranno a disposizione di chi si presentasse a chiedere se c’è qualcosa di offerto da poter consumare o portare via». L’appello a partecipare circola da giorni su Facebook, grazie alla mobilitazione avviata da Stefano Ceolin de “Il Palco”, la veneziana Matelda Bottoni, commerciante del centro storico attiva nel sociale, Lorena della Togna e il gruppo Quo. «Abbiamo già una ventina di aderenti, basati sul passaparola, ma contiamo di estendere l’azione con il lancio dell’iniziativa», racconta la Bottoni, «Un aderente è un negozio di animali. Ci doteremo anche di un sito ufficiale». Dopo Mestre, ci sarà una presentazione a Venezia, in collaborazione dell’Ulss 12 veneziana. L’appello a partecipare è rivolto a bar, pasticcerie, pubblici esercizi, alimentari, supermercati. Si possono lasciare pagati un caffè, un tramezzino, una pasta, un croissant o un “cicheto”, tutti prodotti con prezzo tra 0,90 cent e 1,50 euro. Nei market si può lasciare pagato, invece, un litro di latte, un chilo di farina o zucchero o un filone di pane; uova e pasta o scatolette. Da sabato il via alla catena solidale.
(m.ch.)