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Il comitato al premier Renzi: «Bisogna mettere fine al balletto tra interessi contrapposti»

Una commissione tecnica di esperti dica l’ultima parola per scegliere il progetto alternativo al passaggio delle grandi navi in Bacino di San Marco. È quanto chiede al presidente del Consiglio Matteo Renzi con una lettera aperta a lui inviata il Comitato No Grandi Navi, alla vigilia dell’assemblea cittadina in programma domani alle 17 nella sede universitaria di San Sebastiano per programmare nuove iniziative di mobilitazione contro in particolare la possibilità che la Presidenza del Consiglio sceglia con i ministri competenti il progetto dello scavo del canale Contorta-Sant’Angelo – sostenuto dall’Autorità Portuale veneziana – come quello da realizzare.

«Il Comitato No Grandi Navi – scrive l’associazione a Renzi – confida nella Sua volontà di rinnovamento e vuole credere in un Presidente del Consiglio autorevole in grado di attivarsi fin da subito per poter esprimere la soluzione definitiva delle grandi navi crociera a Venezia, ponendo fine ad un balletto di manovre confuse, diversive, dilatorie e prive di trasparenza gestite da varie autorità ministeriali e locali la cui credibilità si sta rivelando quanto mai discutibile ed al limite della legalità.Oggi si delinea una concreta possibile soluzione finale che, recependo lo slogan del Comitato No Grandi Navi: “fuori le grandi navi dalla laguna”, individua nella bocca di Lido il sito del terminal crocieristico il quale, escludendo ogni qualsiasi scavo di nuovi canali in laguna, riesce a conciliare il delicato equilibrio lagunare con la salvaguardia dell’occupazione e con il mantenimento della attuale stazione Marittima, ottemperando altresì al decreto Clini-Passera rimasto disatteso dall’ormai lontano marzo 2012».

E prosegue più avanti: «In tale contesto auspichiamo che la soluzione finale possa venire esplicitata anche sulla base di una apposita commissione tecnica di valutazione da Lei opportunamente designata laddove l’equilibrio idraulico e morfodinamico della laguna, nonché la legislazione europea e nazionale che la tutelano, assumano un peso dirimente ed i cui membri siano caratterizzati da terzietà e privi di possibili sospetti di connivenza ed interessi di parte».

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