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Nuovo parco urbano grazie al Pat “verde”

QUARTO D’ALTINO – Votato in Consiglio lo strumento urbanistico: drastica riduzione delle cubature e stop al consumo di suolo

Riduzione dell’edificabilità, azzeramento del consumo di suolo agricolo e la creazione di un parco urbano che separa l’area residenziale dalla zona industriale. Sono alcuni degli obiettivi del nuovo Piano di assetto del territorio, adottato mercoledì sera dal consiglio comunale di Quarto d’Altino.
«Dopo una fase di concertazione e una ventina di incontri con i cittadini, i soggetti portatori di interessi e le associazioni abbiamo avuto l’approvazione della Provincia di Venezia – spiega la sindaca di Quarto Silvia Conte – Ora portiamo in consiglio un Piano di Assetto del Territorio che prevede una drastica riduzione delle cubature destinate al residenziale rispetto al precedente piano, nessun consumo ulteriore di suolo agricolo e la riqualificazione dell’edificato esistente. Inoltre valorizza il paesaggio, i fiumi, la laguna e Altino, offrendo una prospettiva di vivibilità a cittadini e cittadine, e opportunità per le imprese. Abbiamo inoltre messo la componente archeologica al centro della riflessione, non nell’ottica di vincoli ma di una risorsa da valorizzare».
Uno dei punti fermi del Pat, che traccia le linee strategiche in materia di gestione del territorio, è la riduzione della capacità edificatoria a fronte della rigenerazione del tessuto urbano già esistente.
«Le attuali previsioni del Pat definiscono la capacità insediativa massima – spiegano i tecnici del Comune – I piruea, progressivamente, andranno ad esaurirsi senza effetti significativi in termini di nuove costruzioni. Quando i diritti acquisiti decadranno, il nuovo Piano degli interventi toglierà le capacità edificatorie residue molto significative che sono presenti nel territorio».
«Per il parco urbano è stata individuata un’area, che attualmente è zona agricola, tra la zona industriale e l’area insediativa – continuano i tecnici – all’interno di questa zona verde potranno essere collocati dei servizi che dovranno costituire un polo di attrazione per il tempo libero».
Sull’adozione del Pat, votata dalla maggioranza all’unanimità, i quattro consiglieri di minoranza hanno scelto di astenersi.
Ora parte la fase di valutazione dei cittadini, che per 60 giorni potranno inviare al Comune le loro considerazioni.

 

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