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FERROVIA – Proteste dei pendolari che si rivolgono subito a Tonon

Tre corse soppresse e sostituite da fantomatici autobus

VITTORIO VENETO – (l.a.) Tre corse cancellate in una sola mattina. Giornata da incubo ieri martedì per chi ha deciso di muoversi in treno: un collegamento da Conegliano per Belluno e due in senso contrario sono stati soppressi e sostituiti con bus. Il motivo? “Un guasto al treno” gracchiava l’altoparlante della stazione centrale. Tra la decina di persone che attendeva il bus sostitutivo del convoglio delle 11 c’è stato chi dopo 20 minuti di attesa ha deciso di salire su un bus extraurbano della Mom (pagando ovviamente un altro biglietto) pur di raggiungere Conegliano. Un altro episodio che troverà spazio nel libro nero del comitato “Il Treno dei desideri” che riunisce gli utenti della ferrovia nell’alto trevigiano. Il sodalizio ha preso atto della sintonia tra il nuovo sindaco Roberto Tonon e il collega di Conegliano Floriano Zambon sul potenziamento della ferrovia, ma non si ferma alle parole: «Le elezioni comunali hanno finalmente portato in città, dopo 15 anni, un deciso cambio di rotta – scrive il comitato – auspichiamo che i nuovi amministratori non solo rimedino all’assenza (o alla finta presenza) della politica precedente sul tema della ferrovia, ma sappiano anche mettere in atto quell’azione di confronto e coordinamento con le giunte vicine, finora del tutto mancante». L’accordo tra Vittorio e Conegliano per prolungare la metro di superficie verso nord è “un segnale positivo” per il comitato, il quale auspica “che questo patto non avvenga solo tra pochi politici”. I pendolari vittoriesi ricordano a Tonon alcune delle loro richieste. Tra queste: “Anticipare i primi treni del mattino da Belluno per prendere a Conegliano treni “utili” per Venezia; garantire che l’ultimo Conegliano – Belluno non parta prima che arrivi il corrispondente da Venezia o Udine.

 

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