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MIRA – Il sindaco: «La differenza di competenze impedisce un’azione organica»

IL NODO DEL NAVIGLIO – Il sindaco: «Mira ha poche risorse»

«Mira potrebbe concentrare tutta l’attenzione sul Naviglio, aumentando sfalci e controlli, ma di questi tempi sarei costretto a tagliare risorse su altri fronti»

«La cosa migliore per garantire la manutenzione del Naviglio Brenta a fini turistici oltre che della sicurezza sarebbe un’unica gara gestita da un’Unione di Comuni, ma così non è». Il sindaco di Mira Alvise Maniero interviene sulle denunce, giunte da più parti e riguardanti l’incuria del Naviglio. Qualche settimana fa era stato il rappresentante del Gruppo Imprenditori Turistici della Riviera Gabriele Baldan a sottolineare come da un lato il Genio Civile si occupasse solo della sicurezza del Naviglio, e quindi prevedesse lo sfalcio dell’erba nel caso in cui impedisse lo scorrimento dell’acqua o intralciasse la navigabilità, e dall’altro a ribadire che invece il Naviglio, biglietto da visita della Riviera e della sue ville, avesse bisogno di essere curato e pulito costantemente a uso dei cittadini e dei visitatori dell’area. «Nell’unica occasione, quasi un anno fa, quando in municipio a Mira riuscimmo a riunire tutti gli enti coinvolti nella gestione del Naviglio, dai comuni al Genio Civile alle categorie economiche – spiega il sindaco Maniero – è emerso proprio questa differenze di competenze che di fatto impedisce una cura organica e attenta dell’area a fini paesaggistici e turistici. Certo anche Mira potrebbe concentrare tutta l’attenzione sul Naviglio, aumentando gli sfalci, i controlli e la qualità della navigabilità, ma di questi tempi sarei costretto a scelte radicali, ossia a tagliare le risorse su cultura, orari delle biblioteche o altro ancora». Insomma la bellezza del Naviglio è destinata a soccombere in nome delle scarse risorse economiche degli enti locali. «Una soluzione potrebbe essere quella di convenzionarci tra Comuni – spiega Maniero. – Con il Comune di Camponogara abbiamo recentemente trovato un accordo per l’acquisizione di lavori, beni e servizi. Questo ci permette di gestire anche la manutenzione del verde con un’unica gara o appalto e su un territorio più vasto così da risparmiare i costi e contemporaneamente coordinare meglio gli interventi. Se la convenzione fosse estesa ad altri Comuni potrebbe rappresentare una soluzione anche per la gestione del Naviglio».

Luisa Giantin

 

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