Gazzettino – Mirano. Passante, ultimatum per avere i 19 milioni
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
11
lug
2014
«Due settimane per avere risposte concrete, altrimenti scatta l’azione legale». Ultimatum di Maria Rosa Pavanello: il sindaco di Mirano non vuol rassegnarsi a veder sfumare i 19 milioni di euro promessi dalla Regione per la realizzazione di opere complementari al Passante di Mestre. L’accordo non è mai stato rispettato, il Comune di Mirano attende almeno una prima tranche da tre milioni per poter costruire rotatorie (in primis all’incrocio delle vie Dante e Villafranca) e mettere in sicurezza piste ciclabili (soprattutto nelle frazioni). L’ultimo consiglio comunale non ha portato alcuna risposta concreta: il governatore Zaia e la presidente della provincia Zaccariotto non hanno partecipato, lasciando che a Mirano centrodestra e centrosinistra litigassero tra loro rimbalzandosi le responsabilità. Una stucchevole situazione che va avanti da anni e che ormai ha stufato tutti i miranesi, compresi quei pochi che seguono ancora personalmente il consiglio comunale. Va in ogni caso registrato che nelle ultime settimane il sindaco ha intensificato i contatti con il legale mestrino Alfiero Farinea: «Tutti i miranesi chiedono il rispetto di quegli accordi, dal punto di vista giudiziario abbiamo molte possibilità di avere ragione – garantisce – Siamo pronti a percorrere con decisione la strada legale». Intanto però dall’opposizione arrivano frecciate velenose: «Finora abbiamo assistito a due anni di vuoto politico e amministrativo – scrivono i consiglieri Balleello, Saccon e Marchiori -. Chi governa Mirano non può nascondersi delegando i comitati a proporre i contenuti, ora non c’è più tempo: se ci sono le idee deve agire, altrimenti dichiari apertamente le proprie incapacità». Parole forti che trovano subito risposta: «La loro è solo ricerca di visibilità -replica il sindaco – Balleello e Saccon sanno che la Regione è governata da un ventennio dai partiti di centrodestra, ci spieghino loro perché Mirano è stata così bistrattata senza concedere ciò che era stato messo per iscritto».
Gabriele Pipia