Nuova Venezia – Ospedale, mille firme in tre ore
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
20
lug
2014
La petizione del comitato Marcato per salvaguardare la sanità a Dolo: «Basta con i tagli all’Asl 13»
DOLO «L’ospedale di Dolo non si tocca ». A dirlo sono stati i cittadini della Riviera del Brenta che ieri mattina hanno affollato i gazebo dove si raccoglievano le firme per chiedere alla Regione la salvaguardia e il potenziamento dell’ospedale di Dolo e dell’Asl 13. Nonostante la calda giornata estiva, un fiume continuo di persone si sono recate nei sei punti di raccolta firme situati in via Mazzini a Dolo, in piazza Municipio a Mira, piazzetta Italia a Oriago, via Roma a Fossò, piazza Marconi a Stra e davanti alla chiesa a Fiesso. Il risultato è stato sorprendente dato che in poco più di tre ore sono state raccolte oltre mille firme che vanno ad aggiungersi alle 150 raccolte venerdì a Dolo e alle 1.200 raccolte nelle scorse settimane a Mira. Pensionati, commercianti, studenti e mamme con i loro figli, ognuno ha voluto far sentire la propria vicinanza e dare il suo supporto alla petizione promossa dal comitato Bruno Marcato assieme ad oltre venti associazioni, comitati e gruppi politici consiliari della Riviera. «Fino a che ora raccogliete le firme?», ha chiesto una signora a Dolo, «così vado a casa a prendere la carta d’identità e porto anche mio marito. Non possono togliere i servizi dall’ospedale di Dolo». «Così non va», ha detto un signore a Dolo, «fate bene a raccogliere le firme. È un agire comune in difesa di un bene comune». Molti automobilisti, vedendo la presenza dello stand, ritornavano indietro per firmare. Le richieste della petizione: il blocco dell’atto aziendale approvato dal direttore generale dell’Asl 13 Gino Gumirato, la classificazione dei nosocomi di Dolo e Mirano come ospedale di rete su due poli, lo stanziamento di fondi, i lavori per l’adeguamento del Pronto soccorso di Dolo e il trasferimento di vari servizi negli spazi vuoti dell’ospedale dolese. Grande successo c’è stato a Fiesso, vista la concomitanza con il mercato settimane, con centinaia di persone che hanno affollato il gazebo. «Speriamo che questa iniziativa possa servire», ha detto un pensionato a Fiesso, «la Regione deve capire che l’ospedale di Dolo e i suoi servizi sono fondamentali per i dieci Comuni della Riviera. Basta con i tagli». Altre persone chiedevano se la petizione continuerà nelle prossime settimane. I tavoli per firmare saranno alla festa di Sel a Dolo, giovedì a Campagna Lupia e anche negli altri Comuni della Riviera. L’obiettivo è raccogliere più firme possibile e poi consegnarle al governatore del Veneto, Luca Zaia.
Giacomo Piran
Dolo. False locandine «La Regione svende la sede ospedaliera»
DOLO – Decine di cartelli che annunciavano “provocatoriamente” la vendita dell’ospedale di Dolo sono stati affissi nelle due entrate della struttura sanitaria nella notte tra venerdì e sabato. “Svendesi”, “Affarissimi, la Regione Veneto svende l’ospedale di Dolo”: così citavano i manifesti che hanno attirato l’attenzione di decine di persone che ieri si sono recati in ospedale per sottoporsi ad esami o visite o per andare a trovare una persona ricoverata. L’azione, che secondo i vigili urbani è stata opera di ignoti, ha coinvolto anche alcune edicole del centro di Dolo e Fiesso nelle vicinanze delle quali sono state poste locandine di quotidiani locali, appositamente modificate, che annunciavano la decisione dei vertici regionali e della direzione generale dell’Asl 13 di vendere il nosocomio dolese.
(g.pir.)