Nuova Venezia – Marghera. Vega, omologato il concordato.
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31
lug
2014
Il Tribunale dopo il sì dei creditori ha dato il suo assenso e nominato il liquidatore
Il Tribunale civile di Venezia ha omologato il concordato preventivo proposto da «Vega- Parco Scientifico Tecnologico scarl». La decisione arriva dopo che i creditori della società avevano votato a favore. Il Tribunale, che già aveva nominato c9mmissario giudiziale il commercialista Piero De Bei, ha nominato anche il liquidatore, il commercialista Paolo Marchiori. In un comunicato la direzione di Vega sostiene che «si è pertanto positivamente completata la procedura di ammissione di Vega al concordato, avviata con il deposito da parte della società del piano di concordato nei primi mesi del 2014, sul quale il commissario si è espresso favorevolmente senza alcuna opposizione da parte dei creditori. Con l’omologa, la società potrà proseguire nel percorso di risanamento intrapreso nel luglio 2013 dall’attuale consiglio di amministrazione che prevede la dismissione entro il 2018 di alcuni cespiti della società, principalmente immobiliari, a soddisfacimento integrale dei creditori in esecuzione del piano di concordato. Parallelamente, la società potrà proseguire “in continuità aziendale” a gestire le importanti attività che restano di sua competenza, tra cui in primis la gestione degli spazi e dei servizi alle imprese insediate all’interno del Parco e la valorizzazione dell’ambito urbanistico del Parco Scientifico Tecnologico di Venezia. In questo ambito la società ha recentemente rinnovato la Certificazione per l’Incubatore d’impresa che ospita attualmente 23 startup ». Il piano per salvare la società firmato dall’avvocato Francesco Mercurio era «parzialmente liquidatorio» era stato presentato nell’agosto scorso per garantire il pagamento di tutti i creditori e per evitare, così, il fallimento. Il Tribunale di Venezia aveva anche stoppato nel febbraio scorso la procedura, chiedendo al presidente della società, il trevigiano Daniele Moretto, delle «integrazioni » per garantire il pagamento di tutti i creditori – a cominciare dalle banche – al 100 per cento nell’arco dei prossimi quattro anni, grazie alle vendite di una parte degli immobili di sua proprietà (gli edifici Lybra e Auriga e la porzione di proprietà nella vicina area del Vega 2) che secondo la perizia immobiliare effettuata, porterà ad incassare almeno 20 milioni di euro. Le integrazioni sono state poi approvate dai soci (il Comune con il 37,32 % di quota, la Provincia con il 17, la Veneto Innovazione Holding della Regione il 18 % e con quote minori Syn- Il Vega sede del Parco scientifico tecnologico dial-Eni e altri 20 soci) .
(g.c.)