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Dopo la pausa di agosto ripartirà la battaglia dell’associazione ambientalista “Civiltà Sostenibile” presieduta da Maurizio Salami contro la grande discarica 2-B prevista in via delle Grazie a Lughignano di Casale. La prima petizione contro l’impianto di smaltimento della società Coveri era stata sottoscritta da circa 4mila cittadini. La Giunta comunale di Casale è impegnata nella battaglia a tutto campo per bloccare sul nascere il progetto della discarica da 320mila tonnellate di rifiuti di derivazione industriale. È un problema che si trascina da 14 anni ormai tra ricorsi al Tar e controricorsi al Consiglio di Stato. Nel febbraio scorso la Giunta regionale aveva negato il riconoscimento della “compatibilità ambientale” del discusso progetto. Ma la Coveri non si è data per vinta ed è tornata alla carica con un nuovo ricorso al Tar, sapendo di avere contro il comune di Casale, l’Ente Parco del Sile, il Comitato Civiltà Sostenibile e la stessa Giunta regionale. Il sindaco di Casale, Stefano Giuliato, ha in più occasioni affermato che l’amministrazione non lascerà nulla di intentato perchè possa al più preso essere scritta la parola fine all’annosa questione della discarica 2-B di Lughignano. Se ne parlerà il prossimo 22 ottobre quando il Tar dovrà pronunciarsi nel merito del ricorso presentato dalla Coveri. Maurizio Salami presidente del Comitato Civiltà Sostenibile, che conta 1000 iscritti, invita tutti a tenere la guardia alta: «La salute dei cittadini e la tutela ambientale vengono prima di ogni altra cosa». La Giunta casalese e il piccolo esercito degli ambientalisti portano avanti la battaglia unitaria contro la discarica 2-B. Non si accontentano del dispositivo previsto dalla legge finanziaria regionale, la n.11 del 2 aprile scorso, che ha stabilito la sospensione fino al 31 dicembre 2015, di ogni procedura autorizzativa di aprire nuove discariche nell’area del Parco del Sile e nei territori adiacenti.

Nello Duprè

 

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