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Gazzettino – Nuova Valsugana bloccata in galleria

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

15

ago

2014

INFRASTRUTTURE La conferma arriva dal commissario straordinario Vernizzi: «Progetto fermo al Ministero»

«Sono state richieste delle integrazioni al promotore dell’opera e i problemi legati al caso Mose hanno frenato l’iter»

La conferma arriva dal commissario straordinario Vernizzi: «Progetto fermo al Ministero per la statale 47. Sono state richieste delle integrazioni al promotore dell’opera e il caso Mose ha frenato l’iter»

SPV, AVANTI TUTTA «Pedemontana, si sta lavorando alacremente per recuperare tempo»

CANTIERI APERTI anche a Ferragosto nel tratto bassanese della Pedemontana veneta per recuperare il tempo perso a causa delle piogge.

Fiumi d’inchiostro, decenni d’incertezza, migliaia di pagine e incartamenti, proposte e controproposte. Ma la Valsugana in galleria, ad oggi, è ferma. A confermarlo è il commissario straordinario della Valsugana, che fra l’altro lo è anche della Superstrada Pedemontana Veneta, Silvano Vernizzi.
«La variante in galleria della Valsugana attualmente è ferma al Ministero dell’Ambiente. Sono state richieste delle integrazioni al promotore dell’opera – conferma Vernizzi – a questo aggiungiamo i problemi legati alla giustizia (caso Mose, ndr) di questi ultimi mesi, aspetti che hanno comportato un inevitabile rallentamento di tutto l’iter».
Tempistiche o possibilità che la vicenda si sblocchi a breve?
«Al momento non sono in grado di fare valutazioni in merito», ribadisce il commissario straordinario. Stupore, rassegnazione; se non lui, chi altri può ipotizzare tempistiche e sviluppi futuri su quella che dalla metà degli anni Sessanta è l’opera più lunga a parole, scritti e articoli dell’intero territorio, ma ancora inesistente a fatti?
Gentilini, Berti e Mazzalai sono solo alcuni dei progettisti che negli anni hanno provato a mettere su carta idee e dettagli da sottoporre alle varie comunità; progetti che in un modo o nell’altro non sono mai riusciti a decollare, contrastati dalle continue divisioni tra comuni, dall’una o dall’altra amministrazione, da questo o da quel comitato o alle prese con difficoltà legate ai costi elevati o ai paletti legali.
Oggi invece a mettere i bastoni tra le ruote al progetto della nuova Valsugana sono gli arresti eccellenti che a partire dal Mose hanno messo in crisi il sistema del «project financing» coinvolgendo poi molti degli attori di spicco del mondo infrastrutturale veneto, tra i quali l’ex Governatore Giancarlo Galan e soprattutto l’ex assessore Renato Chisso.
Mancando il vertice del settore, tutto va a rilento specie nei casi in cui, come per la Valsugana, di concreto non c’è ancora nulla e tutta la strada rimane solo nella fase progettuale. E pensare che a metà febbraio la Commissione Nazionale Via aveva accordato l’ok al project financing, il tutto però non senza problemi tanto che furono ben 29 le prescrizioni con necessari ulteriori controlli; verifiche sono state richieste innanzitutto in merito alla qualità dell’aria e alla tipologia di inquinamento con la necessità di monitorare costantemente e per un lungo periodo le emissioni generate dal traffico lungo l’ipotetica galleria; ulteriori approfondimenti sono stati richiesti anche per quanto riguarda le problematiche del carsismo con la necessità di un’ulteriore mappatura di tutte le cavità carsiche conosciute da documentare con maggiori dettagli anche nei tratti di pianura; verifiche inoltre dovranno essere portate a termine anche dal punto di vista delle emissioni acustiche e della tutela della flora e della fauna lungo i territori interessati dall’ipotetico tracciato.
Discorso a parte invece quello legato alla Superstrada Pedemontana Veneta con i cantieri già aperti da mesi e gli operai al lavoro anche in queste giornate a ridosso del Ferragosto: «Non era previsto che gli operai lavorassero anche in questi giorni – spiega ancora il commissario Vernizzi – ma visti i numerosi giorni persi a causa del maltempo stiamo cercando di recuperare il leggero ritardo che abbiamo accumulato sull’iniziale tabella di marcia. Nessuno stop quindi, si lavora e si va avanti».

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