Nuova Venezia – I lavori del Mose. Malamocco, al via il varo del terzo cassone.
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19
ago
2014
MALAMOCCO – Mose, ieri mattina alle 4 le squadre di ingegneri, tecnici, operai e sommozzatori che si alternano 24 ore su 24, hanno iniziato il varo del terzo cassone di soglia alla bocca di porto di Malamocco. La struttura è stata calata in acqua mediante il syncrolift – il mega ascensore per consentire il galleggiamento del cassone in cemento armato che pesa circa 23.000 tonnellate – ed è stata agganciata al mezzo speciale per il trasporto e l’affondamento in trincea. I cassoni di Malamocco sono i più grandi dell’intera opera e misurano 60 metri di lunghezza, 48 metri di larghezza e 11,55 metri in altezza. Nel rispetto dell’ordinanza della Capitaneria di porto il traffico navale attraverso la bocca di porto è stato interdetto al traffico dalle 3 alle 7. Dalle 7 e fino al termine dei lavori di posizionamento del cassone è utilizzata la conca di navigazione sia per l’entrata che per l’uscita dalla bocca di porto. La prima nave transitata ieri mattina alle 7.30 circa è stata la Bernhard Sibum lunga 139 metri. E’ stata accompagnata dai rimorchiatori Hippos e Vanna C in direzione laguna. A seguire sono uscite in mare la Sider Tis di 119 metri e la Big Cem di 96 metri. All’interno di ogni cassone vi sono due elementi fissi: celle stagne e la doppia dorsale di corridoi posti lungo l’asse longitudinale.Le celle interne hanno dimensioni variabili da 4×5 in pianta con altezze prossime ai 3-4-5 metri a seconda della loro ubicazione. Le celle destinate a esser allagate o riempite attraverso calcestruzzo sono state rese stagne e per necessità, durante le fasi di ripresa dei getti, sono stati inseriti gli elementi water stop. L’allagamento delle celle, o il loro riempimento con calcestruzzo, serve quando i cassoni sono varati in mare per poter controbilanciare le spinte del moto ondoso e andare a migliorare il baricentro del cassone stesso evitando così qualsiasi tipo di sbilanciamento o ribaltamento. Le gallerie centrali di distribuzione sono doppie e parallele perché ogni tipologia di impianto, meccanico, elettrico e idraulico è stato realizzato in maniera ridondante in modo da poter sempre funzionare anche in caso di guasto.