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Il Comune vende i 120 mila metri quadrati di terreno per 5 milioni. Tra i candidati la Rotocart

Va all’asta a settembre l’area di proprietà del Comune tra via Sile e via Lovara. Un lotto di 120mila metri quadri che oggi è verde, ma che presto potrebbe trasformarsi in un grosso polo produttivo. Un anno fa è infatti stata approvata dall’Amministrazione la variante urbanistica che ha modificato la destinazione dell’area da «mista servizi e produttiva» ad «industriale».
Una variante contro la quale si erano battute fino all’ultimo le minoranze, insieme al Comitato No Ecomostro, nato per osteggiare l’insediamento di una cartiera che aveva dimostrato un interesse all’acquisizione. «L’ultima asta si era tenuta in condizioni diverse, quando l’approvazione della variante urbanistica era ancora in itinere – spiega il sindaco Luciano Dussin – ora, con la destinazione industriale certa, è invece molto probabile che la vendita si concretizzi».
Il prezzo base dell’asta è stabilito nel piano delle alienazioni dei terreni del Comune in 5 milioni 300mila euro. Tra i possibili acquirenti vi è la Rotocart, la stessa cartiera che già in passato si era fatta avanti per l’acquisto dell’area in cui avrebbe investito decine di milioni di euro. La proposta era stata però poi ritirata, viste le complicazioni politico-burocratiche nell’approvazione della variante urbanistica. Ma adesso lo scenario cambia.
«In passato avevamo messo in vendita il terreno per l’esigenza di ricavare liquidità per le casse del Comune, ora che abbiamo ottenuto un allentamento del patto di stabilità la decisione di vendere è spinta da altre motivazioni. Si tratta dell’unica area industriale appetibile per imprenditori che vogliano investire nel nostro territorio – chiarisce il primo cittadino – è un’area a vocazione industriale, nelle immediate vicinanze dello scalo merci ferroviario, che va utilizzato».
L’opposizione nell’ultimo Consiglio comunale ha però già dichiarato che si opporrà fino all’ultimo all’insediamento di un polo industriale nell’area. Tra le motivazioni, anche la tutela dell’ambiente. Ma l’Amministrazione va dritta per la sua strada: «L’impatto ambientale che un’azienda, come la Rotocart, potrebbe determinare, è sicuramente accettabile – precisa l’assessore all’ambiente Nazzareno Gerolimetto – i parametri di legge sono molto rigidi».

Maria Chiara Pellizzari

 

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