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GLI AMBIENTALISTI «Ce la farete ma servirà una vasta mobilitazione»

Paolo Costa aveva criticato il progetto del terminal in bocca di porto per “evidenti problemi logistici”? Ieri Cesare De Piccoli ha rintuzzato punto su punto gli attacchi e ha mostrato la soluzione per portare i passeggeri e i bagagli in Marittima: innovative motonavi con carena a catamarano e motore elettrico capaci di trasportare un migliaio di passeggeri in una minicrociera attraverso il bacino di San Marco. E poi chiatte per i bagagli (tutti chiusi in gabbie per la sicurezza) che invece passerebbero dietro la Giudecca. Il progetto Venis Cruise 2.0, un molo lungo quasi un chilometro e largo 34 metri in bocca di porto del Lido ha avuto ieri anche una sorta di “benedizione” dai gruppi ambientalisti i quali, pur non considerandolo una soluzione ottimale, lo giudicano infinitamente superiore allo scavo del canale Contorta.
«Un progetto per Venezia deve essere ambizioso – ha premesso De Piccoli – e guardare avanti come tutti quelli che ci sono stati nel passato. E vorremmo che Venezia fosse all’avanguardia anche in questo settore».
L’ex viceministro ha colto l’occasione per lanciare una sfida a Costa: «Basta con le furbizie burocratiche e le forzature sulle procedure amministrative. Confrontiamoci nel merito delle proposte progettuali del nuovo canale marittimo Contorta-Sant’ Angelo e del progetto Venis cruise 2.0. Costa faccia propria la proposta avanzata dal Ministero dell’Ambiente di unificare le procedure per l’esame dei due progetti preliminari da parte della Commissione Via. Chiedo l’istituzione di un tavolo tecnico al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’esame comparato dei due progetti».
La soluzione individuata e spiegata da Ezio Palmisani, amministratore delegato della Duferco Engineering, che ha predisposto il progetto e dall’amministratore delegato del gruppo Duferco, Antonio Gozzi, il quale si è detto pronto a partecipare alla gara per la costruzione e la gestione. «Abbiamo fatto tutti i calcoli di sostenibilità economica – ha detto – ovviamente il fatto di continuare a venire a Venezia avrà un piccolo prezzo supplementare per i passeggeri, ma la destinazione è irrinunciabile per le crociere».
Come ha spiegato Palmisani, il progetto è tarato sui momenti di picco, quelli con 5 grandi navi contemporaneamente che si registrano per soli 22 giorni l’anno.
«Con sei motonavi innovative lunghe 60 metri e dal basso impatto – ha detto – movimentiamo tutti i passeggeri. La Marittima mantiene tutte le sue funzioni di check-in, accoglienza, movimentazioni. Questo sarà solo un terminal essenziale, di transito».
Marco Zanetti (Veneziacambia 2015) ha chiesto che il commissario del Comune si spenda per consentire una competizione alla pari tra i due progetti. Andreina Zitelli, già membro della Commissione nazionale Via e aurice di un’osservazione sulla presunta illegittimità dell’inserimento del Contorta in legge obiettivo ha detto: «Fate valere il vostro diritto. Venezia deve diventare una città “normale” anche nel rispetto delle leggi».
Infine Armando Danella (Ambiente Venezia) ha ammonito i progettisti e la città che non bastano i ricorsi e le carte bollate: «Voi ce la farete contro i poteri forti solo se ci sarà una grande mobilitazione. E noi ci saremo».

Michele Fullin

 

 

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