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SCANDALO MOSE: IL GIP DECIDE SU CHISSO

Spaziante, sì della Procura. Patteggerà quattro anni

MILANO La Procura di Milano ha dato parere favorevole alla richiesta dell’ex generale della Guardia di Finanza Emilio Spaziante, arrestato lo scorso giugno per corruzione e imputato nel filone d’indagine milanese sul caso Mose, di patteggiare una pena di 4 anni di reclusione. Lo scorso 2 ottobre, infatti, Spaziante ha depositato in Procura un’istanza di patteggiamento e nei giorni scorsi i pm Luigi Orsi e Roberto Pellicano, coordinati dal procuratore capo Edmondo Bruti Liberati, hanno dato l’ok alla richiesta dell’ex generale delle Fiamme Gialle, che si trova in carcere a Santa Maria Capua Vetere. Ora sull’istanza dovrà esprimersi il gip in un’udienza ancora da fissare. Il giudice dovrà decidere se ratificare o meno il patteggiamento di Spaziante e anche quello a 2 anni e 6 mesi concordato con i pm, a fine settembre, dall’ex ad di Palladio Finanziaria Roberto Meneguzzo. Nessuna proposta, invece, è arrivata da Marco Milanese, l’ex «braccio destro» di Giulio Tremonti, il quale invece, ritenendosi estraneo ai fatti contestati, ha deciso di affrontare il dibattimento che si aprirà davanti alla quarta sezione penale del Tribunale di Milano il prossimo 4 novembre. Al centro di questa tranche di indagine, trasmessa per competenza territoriale da Venezia a Milano, ci sono due episodi di corruzione. Nel primo, secondo l’accusa, Milanese sarebbe stato il destinatario di una mazzetta da 500mila euro che il Consorzio Venezia Nuova, allora presieduto da Giovanni Mazzacurati, gli avrebbe fatto avere attraverso Meneguzzo. Lo scopo della dazione era di far sì che nelle decisioni del Cipe entrasse la voce «Mose» per avere nuovi stanziamenti pubblici. Il secondo episodio contestato ha al centro un’altra presunta tangente da 500 mila euro, contro una promessa di 2,5 milioni, che sarebbe stata versata sempre da Mazzacurati e sempre tramite Meneguzzo, per corrompere Spaziante in merito a verifiche fiscali. Quanto a Renato Chisso, l’ex assessore regionale in carcere dal 4 giugno scorso, i difensori attendono per oggi la decisione del Gip sulla scarcerazione: il giudice ha esaminato la perizia del collegio composto da un medico legale, un cardiologo e un perito forense, che hanno visitato nei giorni scorsi Chisso nel carcere di Pisa. Il loro parere è determinante nella decisione del giudice Roberta Marchiori, chiamata ad esprimersi rispetto alla richiesta di scarcerazione per motivi di salute. Il termine di carcerazione preventiva per l’ex assessore, altrimenti, scadrà solo ai primi di dicembre. Sull’inchiesta si scatena anche la polemica politica: la democratica Alessandra Moretti, sempre più vicina alla decisione di correre come governatore, pizzica il governatore Zaia che gongola per i sondaggi che lo danno in netto vantaggio: «Centro destra in Veneto avanti di dieci punti? Certamente sulle inchieste!» recita in un tweet.

 

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