Nuova Venezia – Dalla laguna fino al Santo a piedi o in bicicletta
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16
ott
2014
Lunedì a Oriago la presentazione del primo progetto low cost per la ciclopista
Sarà in grado di offrire a turisti e residenti un percorso alternativo e sicuro
MIRA – Una pista ciclabile lunga oltre quaranta chilometri da Fusina a Padova che costeggia il Naviglio del Brenta. Questo il progetto che sarà presentato lunedì prossimo all’Auditorium di Oriago alle 20,30 dall’ex assessore alla Cultura, l’architetto Francesco Volpato, assieme al collega Alessandro Meggiato con il patrocinio della Federazione italiana amici della bicicletta. L’opera costa molto poco, meno di un milione, ma porterebbe in Riviera dai 50 ai 60 mila turisti in più senza creare ingorghi. «Il progetto», spiega l’architetto Francesco Volpato, «evocativamente si chiama “Da San Marco a San Antonio in bicicletta e a piedi” e punta a creare una grande pista ciclabile in grado di unire le due città venete cioè Venezia e Padova nel segno di un turismo lento e sostenibile. La grande pista ciclabile a cui abbiamo pensato si divide in due tratti. Il primo di 16 chilometri da Fusina a Dolo e il secondo da Dolo a Padova di altri 24 che invece va sviluppato, ma che abbiamo visto fattibile. In questo ultimo tratto la pista ciclabile dovrebbe svilupparsi da Dolo a Stra lungo il Naviglio e poi seguire il corso del Piovego da Stra a Padova». Volpato spiega che tutta la pista ciclabile sarà sviluppata lungo i corsi d’acqua nella parte bassa cioè non sulla Brentana (che già dispone di piste ciclabili appena realizzate per i residenti), ma sulle strade che si trovano sul lato sud del canale. Sono state ideate anche delle stazioni di servizio. Una potrebbe essere in via Pallada a Fusina, un’altra in Riviera Bosco Piccolo e un’altra poco distante dall’incrocio fra la ferrovia e la Brentana accanto a via Valmarana. «L’idea forte è quella di caratterizzare la Riviera con una pista ciclabile conosciuta a livello internazionale», dice Volpato, «un po’ come succede per la San Candido – Linz fra Alto Adige e Tirolo. La bici in Riviera deve essere pensata come la gondola sul Canal Grande insomma». Molti sindaci, compreso quello di Mira, appoggiano l’idea. «Questa pista ciclabile», conclude Volpato, «servirà anche per sgravare il traffico dalla Brentana e potrà pure essere utilizzata dai residenti per muoversi senza l’auto e in sicurezza». A sostenere il progetto anche la Fiab e in tanti sognano che qualcosa sia pronto prima dell’Expo 2015 per dare alla marea di turisti previsti in arrivo a Venezia anche un percorso alternativo fatto di bicicletta passeggiate, buoni prodotti e gastronomia tutto fatto in Riviera del Brenta.
Alessandro Abbadir