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Nuova Venezia – Rischio tagli sui fondi per il Mose

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

18

ott

2014

Ieri Fabris (Consorzio Venezia Nuova) al Cipe: «Ora servono almeno 130 milioni»

I tagli lineari ai finanziamenti in ogni settore che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha promesso, incideranno anche sul Mose? Ieri il presidente del Consorzio Venezia Nuova Mauro Fabris è volato a Roma per incontrare i componenti del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, che stabilisce le linee generali della politica economica e finanziaria. La riunione ufficiale è prevista per lunedì 27 ottobre. Quel giorno, Fabris e i veneziani sapranno quanti di quei 401 milioni che la legge di stabilità del 2014, stando alle vecchie promesse, arriveranno davvero per concludere i lavori alle bocche di porto della laguna. Negli incontri di ieri, quasi un pre Cipe, il presidente Fabris ha voluto chiarire che cosa è davvero necessario per il 2015 e che cosa può essere rinviato al prossimo anno, alla legge di stabilità 2015. «Ho spiegato che se vogliamo che i lavori del Mose si concludano nel 2016, come ribadito più volte», spiega il presidente del Consorzio, «ci devono dare 128 milioni per pagare gli interessi sui mutui bancari e almeno 270 milioni per i lavori sulle bocche di porto». In tutto, quindi, 398 milioni di euro, ma va tenuto presente che arriveranno i 269 milioni del 2013 e quindi la cifra su cui non si potrà scendere è di 130 milioni di euro. «Il ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi ci ha detto che c’è la volontà di mantenere i finanziamenti per rispettare la scadenza del 2016», conclude il presidente Fabris, «e quindi affronteremo la riunione del 27 ottobre con grande speranza».

 

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