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ARINO «Al di sotto del deposito agrario moderno, vi sono evidenze stratigrafiche strutturali attribuibili ad età romana e riferibili ad un paesaggio agrario caratterizzato dall’aspetto centuriato». A dirlo è la Soprintendenza ai Beni Archeologici che ha svolto dei sondaggi preventivi nell’area interessata dalla costruzione di un fossato e di una vasca di lagunaggio in via Parolini ad Arino di Dolo. La Provincia di Venezia, che cura la realizzazione dell’opera, come avviene di solito aveva consegnato il progetto alla Soprintendenza che a sua volta aveva richiesto di procedere con una stratigrafia prima degli scavi. I sondaggi hanno evidenziato, come riporta una nota della Soprintendenza consegna ieri alla Provincia di Venezia, la presenza di reperti archeologici di epoca romana. Nei giorni scorsi i lavori erano stati sospesi dopo la scoperta che nell’area erano presenti reperti storici. La Soprintendenza ha specificato che, per il prosieguo dei lavori, l’azienda realizzatrice dell’opera dove avere l’assistenza costante e continuativa di un archeologo. Solo dopo gli scavi si riuscirà a capire quali reperti storici sono effettivamente presenti.

(g.pir.)

 

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