Gazzettino – Dolo, giustizia caos: saltati 40 processi
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
11
nov
2014
IL CASO – Corto circuito dopo la retromarcia del ministero che ha mantenuto in Riviera gli uffici del giudice di pace
Vicenda paradossale: i fascicoli erano stati spediti a Venezia, Pm e cancelliere non si sono presentati
CRISTANTE «Assenza di comunicazione»
«Assenza di comunicazioni tra Tribunale e Procura» ha affermato alquanto irritata il Giudice Tiziana Cristante
A DOLO – Mancano pm e i fascicoli. Disagi e rabbia per 150 persone
CAOS – Al Giudice di Pace sono saltati circa quaranta processi tra preliminari e definitivi
Giudice di pace, saltano 40 processi
Cronaca preannunciata di ordinaria disorganizzazione giudiziaria. Ieri mattina, nei locali del Giudice di Pace di Dolo, in Piazzetta degli Storti 6, era prevista la prima tornata mensile di udienze penali. In tutto una quarantina di processi, sotto la conduzione del coordinatore del giudice di pace, l’avvocato Tiziana Cristante. Processi che non si sono potuti svolgere per tre motivi: la mancanza di tutti i fascicoli processuali, già spediti alle sede del giudice di pace di Riva de Biasio a Venezia, la mancanza del cancelliere e del pubblico ministero. «Assenza di comunicazioni tra Tribunale e Procura», ha affermato alquanto irritata il giudice Tiziana Cristante.
La paradossale vicenda si trascina da diverso tempo. Dal primo novembre scorso l’ufficio del giudice di pace di Dolo avrebbe dovuto essere trasferito a Venezia e proprio per tale motivo tutti i faldoni contenenti la documentazione dei processi erano stati appena traslocati nella sede veneziana di Riva de Biasio. Una decina di giorni fa l’improvviso contrordine da parte del ministero della Giustizia con un comunicato pubblicato sul proprio sito internet: “L’assetto territoriale e gestionale degli uffici del Giudice di Pace continua ad essere mantenuto presso la sede di Dolo”. Troppo breve il tempo a disposizione per il Tribunale di Venezia, destinatario della comunicazione del ministero, e per la Procura, che avrebbero dovuto inviare a Dolo i fascicoli e un pubblico ministero per sostenere l’accusa nei processi.
Della mancanza del pm e dell’impossibilità che le cause si discutessero regolarmente nell’ufficio del giudice di pace a Dolo si sapeva sin da venerdì scorso. Per tale motivo era stato affisso sulla porta un avviso con il quale si informava che tutte le udienze di ieri sarebbero state spostate al 13 luglio del prossimo anno. Visto il week end di mezzo, non è stato però possibile avvisare dell’inconveniente gli avvocati e i soggetti coinvolti nei processi, ragion per cui circa 150 persone, alquanto irritate, si sono ugualmente presentate presso la sede del giudice di pace di Dolo.
(v.c.)
LA CAMERA DEGLI AVVOCATI – Zatta: «Episodio gravissimo. La situazione è paradossale»
L’episodio di ieri all’Ufficio del Giudice di Pace dolese è stato stigmatizzato dal Presidente della Camera degli Avvocati della Riviera del Brenta Michele Zatta, fra l’altro in scadenza di mandato perché a fine mese vi saranno le nuove nomine.
“Siamo esterrefatti dinanzi alla situazione paradossale che ha portato al rinvio delle udienze fissate. È la chiara dimostrazione della mancanza di coordinamento fra uffici giudiziari. Il problema più grave è che ha creato danni e disagi perché erano in programma una quarantina di udienze che coinvolgevano decine di persone”.
Zatta ha aggiunto…«Come Camera degli Avvocati ci siamo sempre battuti per la permanenza dell’Ufficio e siamo convinti della sua necessità. Questo episodio è anche la dimostrazione che la riforma voluta dal Ministero su base geografica è chiaramente ed assolutamente carente ed auspichiamo un’ulteriore momento di riflessione».
E conclude: «Paradossalmente potrebbe rivelarsi anche utile per far capire ai sindaci, in particolare quello di Dolo, la necessità di conservare l’apertura dell’ufficio in via permanente accollandosi, come accade a San Donà e Chioggia, una parte delle spese del personale.»
(L.Per.)