Gazzettino – Sigilli a tre laboratori lager di cinesi
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19
nov
2014
CAVARZERE – Gravi inadempienze in materia di sicurezza, igiene, salute
Blitz dei carabinieri dell’Ispettorato del lavoro: trentamila euro di multa
Impianti antincendio inesistenti, quadri elettrici fuori norma, sporcizia ovunque, commistione fra spazia abitativi e lavorativi, bambini di due o tre anni tenuti a giocare in ambienti malsani a contatto con colle e solventi altamente infiammabili. È l’ennesimo scenario da lager quello scoperto dai carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Mestre, guidati dal maresciallo Fabio Ricco, dopo il blitz all’alba in tre laboratori gestiti da cinesi a Cavarzere. Due, uno calzaturiero e uno tessile, in via Martinelle, l’altro pure tessile in via Passetto. Imprese individuali a conduzione familiare, ognuno con una decina fra operai e operaie di nazionalità cinese, tutti in regola con il permesso di soggiorno, tutti assunti con contratti part-time, tutti, questo è il sospetto, subfornitori per grossi marchi. Inevitabile il sequestro per le gravi inadempienze riscontrate in materia di sicurezza, igiene, salute. I sigilli potranno essere tolti solo quando sarà saldata la multa che in totale ammonta a trentamila euro e verranno eseguitele prescrizioni che nei giorni prossimi verranno notificate ai singoli titolari. Significa che l’attività potrà ricominciare solo se gli interventi di adeguamento intimati verranno realizzati.
«Ora non troviamo più lavoratori in nero o clandestini bensì appunto condizioni estremamente precarie e rischiose. E spesso succede – così spiega il maresciallo Ricco – che piuttosto di sostenere i costi onerosi delle opere di ripristino, questi imprenditori preferiscano abbandonare la sede, spostando i macchinari da qualche altra parte e dove ricominciare con un altro nome». In attesa del prossimo controllo a sorpresa dei militari dell’Arma.
(m.and.)