Gazzettino – Tessera. Il mega aeroporto preoccupa i cittadini
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
21
nov
2014
TESSERA – Affollata e combattuta assemblea pubblica sul masterplan del Marco Polo
La crescita dell’aeroporto preoccupa i cittadini. Eppure, secondo l’illustrazione che dirigenti e tecnici di Thetis e Save vanno facendo da alcune settimane in merito ai risultati dell’indagine di impatto ambientale sul potenziamento dello scalo veneziano dei prossimi sette anni, gli abitanti del territorio favarese, ma anche quelli della restante parte di terraferma, potrebbero starsene più che tranquilli.
Sono, infatti, numeri che evidenziano un basso impatto, giacché le componenti esaminate (atmosfera, ambiente idrico, rumore, suolo, aspetto naturalistico, ecc.) hanno dato risposte che variano tra il «medio basso» e il «trascurabile», a significare che l’attività aeroportuale, pur incrementando al 2021 il numero dei voli (dagli attuali 80mila a 107mila annuali) e naturalmente i passeggeri (da 8,5 ad 11,6 milioni), oltre alla crescita delle infrastrutture (aerostazione, piazzale di sosta degli aeromobili, pista di rullaggio, area del settore cargo, spazi a disposizione dei Vigili del fuoco e della Guardia di finanza), non arrecherà più di tanto disagio alla popolazione.
Il problema è che a credere che sarà così non sono in molti e la dimostrazione si è avuta ieri sera a Tessera, dove il comitato residenti ha chiamato a raccolta associazioni, gruppi ambientalisti, comitati allagati e cittadini di tutte le frazioni favaresi e gente anche di Marcon e Quarto D’Altino, riempiendo la sala parrocchiale fino all’inverosimile. Lo scopo era di informare la gente sulle problematiche che potrebbero sorgere se il masterplan dell’aeroporto, così come è stato presentato, trovasse totale applicazione. Sia chiaro, sul fatto che l’aeroporto possa e debba svilupparsi, la stragrande maggioranza si dichiara concorde, a patto però, «che la crescita avvenga nel rispetto del territorio e dei suoi abitanti e che tenga conto della particolare fragilità ed unicità del sito su cui lo scalo opera, ovvero la gronda lagunare». Concetto sul quale si sono sviluppate un pò tutte le osservazioni. A cominciare dal secco no alla possibile terza e quarta pista in programma nel 2025 e al diniego all’aumento dei voli diurni e notturni (+65%) già dal 2015.
Motivo di apprensione è sicuramente l’aumento dell’inquinamento acustico, atmosferico e idrico e la possibile cementificazione di alcune aree di Cà Noghera, Terzo, Zuccarello e parte delle barene. Non meno preoccupante è, poi, l’isolamento e il conseguente «impoverimento» dell’abitato di Tessera (perdita di valore della abitazioni e chiusura delle poche attività economiche ancora in piedi), visto che verrà a trovarsi tra tre piste assiduamente movimentate, due linee ferroviarie, una bretella stradale invalicabile e i by pass di Campalto e Tessera. I sì, come detto, sono arrivati a favore di una crescita «sostenibile» e rispettosa del territorio e dei suoi abitanti, ma anche perché, a compensazione dell’incremento aeroportuale, Save realizzi opere «serie e attuabili» per mitigare il rumore e ogni altra forma di inquinamento.
I CIRCOLI DI FAVARO, TESSERA E CAMPALTO
Il Pd: «No a seconda pista e Tav»
Le richieste a Save: «Lo sviluppo del Marco Polo sia compatibile con l’ambiente»
«Lo sviluppo dell’infrastruttura aeroportuale deve essere sostenibile con la città e compatibile con la salvaguardia dell’ambiente». Lo dicono i circoli del Partito Democratico di Favaro, i cui segretari, Paola Vincenzi (Campalto), Giuliana Blasigh (Tessera), Gabriele Scaramuzza (Favaro), hanno organizzato ieri a Tessera, presenti anche l’ex consigliere provinciale Lionello Pellizzer e il capogruppo Pd in Municipalità Roberto Bertolin, una conferenza stampa per illustrare le osservazioni che il partito presenterà al Ministero dell’Ambiente relativamente al Masterplan 2021 del Marco Polo. Il primo appunto del Pd è che il masterplan non è stato sottoposto a Vas (Valutazione ambientale strategica), pur trattandosi di un piano che avrà un significativo impatto sull’ambiente e che farà registrare un consistente aumento di passeggeri (dagli attuali 8,5 a 11,6 milioni nel 2021). «Tanto per farsi un’idea – dicono – si pensi che il numero di turisti delle navi da crociera che arrivano a Venezia, che peraltro sta suscitando un grande dibattito per la fragilità del tessuto fisico, architettonico e sociale della città, è di circa 2milioni, quindi di gran lunga inferiore ai passeggeri dell’aeroporto».
Il Pd ritiene, poi, che le aree di cui il masterplan chiede l’acquisizione (terminal e bacino di laminazione) non siano necessarie agli obiettivi del piano, per cui devono essere lasciate alla pianificazione degli enti territoriali. Tra le opere di compensazione che l’ente gestore dello scalo dovrà realizzare i democratici chiedono che Save si impegni ad intervenire per dare soluzione definitiva alle criticità del sistema fognario di Tessera (dove il funzionamento non è dei migliori) e di Cà Noghera (dove addirittura non c’è). Inoltre, realizzare interventi di mitigazione del rumore e di insonorizzazione degli edifici prossimi allo scalo, innalzare terrapieni a difesa degli abitati e salvare gli alberi situati all’interno del sedime aeroportuale. Per quanto riguarda la stazione dell’Alta Velocità in aeroporto, l’invito del Pd è di seguire le indicazioni del Pat, quindi far arrivare a Tessera solo treni del Sfmr. Da ultimo, contrarietà assoluta alla costruzione delle nuove piste previste nel masterplan 2030.
(mau.d.l.)