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TERZA CORSIA DELL’A4 – Vertice tra il commissario Serracchiani e i sindaci del Veneto orientale

Entro il 2022 l’opera idraulica tra Fossalta di Portogruaro e Annone

La terza corsia tra San Donà e Portogruaro rinviata al 2031, come i nuovi caselli di San Stino e Bibione, ma le opere di mitigazione ambientale, in particolare il famoso canale di gronda tra Fossalta di Portogruaro e Annone Veneto, saranno realizzate certamente per il 2022.

Regolarmente completata, entro il 2017, la terza corsia tra Gonars e Alvisopoli, ed entro il 2022 l’ampliamento si estenderà tra Alvisopoli e Portogruaro e tra Gonars e Palmanova. Data entro cui saranno ampliati anche i parcheggi per camion dell’area di servizio Fratta (sia a nord dell’A4 in territorio di Teglio Venato fino a 100 stalli sia a sud verso Fossalta per 40 stalli).

Dopo una sospensione “tecnica” dei lavori per tre anni, fino al 2025, ovvero fino all’estinzione dei mutui contratti, i lavori riprenderanno per completare l’ampliamento con la terza corsia, entro il 2031, anche tra Portogruaro e San Donà.

In teoria anche il nuovo casello di Bibione e lo spostamento di quello di San Stino, dovrebbero essere realizzati entro il 2031, ma essendo lavori scorporati dalla terza corsia, non è stata data assicurazione che verranno realizzati.

C’erano praticamente tutti i sindaci interessati del Veneto Orientale (Codognotto di San Michele, Cappelletto di San Stino, Sidran di Fossalta, Gasparotto di Gruaro, Tamai di Teglio, Falcomer di Cinto, Toffolon di Annone e l’assessore Bellotto di Portogruaro) all’incontro di Udine con il Commissario per l’emergenza in A4 Debora Serracchiani, l’ad di Autovie Venete Maurizio Castagna e il direttore operativo Enrico Razzini.

Il “nuovo corso” dell’opera (i 4 lotti inizialmente previsti sono stati suddivisi in più sublotti sia per facilitare il reperimento delle risorse, sia per consentire un celere avvio dei lavori), peraltro ancora da definire nei dettagli, aveva scatenato la preoccupazione dei sindaci del Veneto Orientale che temevano uno slittamento degli interventi previsti.

Massima era la preoccupazione per il canale di gronda (un sistema di raccolta delle acque), opera ritenuta indispensabile per la tutela del territorio dagli allagamenti. «Dei tre canali di gronda previsti – ha spiegato l’amministratore delegato Castagna – due sono compresi nel primo stralcio del secondo lotto (Portogruaro-Alvisopoli), mentre il terzo (compreso fra i corsi d’acqua Fosson e Loncon, nei comuni di San Stino e Annone) – che rientra nel terzo stralcio del secondo lotto, avendo le caratteristiche di opera di pubblica utilità, potrà essere realizzato in anticipo rispetto ai lavori di tutto il tratto».

Da parte sua la Serracchiani ha assicurato «massima disponibilità a incontrare i sindaci ogni qualvolta ci siano dei problemi». I sindaci, hanno ricevuto assicurazioni anche sull’installazione delle barriere fono-assorbenti già pianificate.

 

L’IRA DI CODOGNOTTO

Ma per Bibione il casello resta un sogno

SAN MICHELE – L’incontro è stato cordialissimo, ma sul rinvio a futura memoria del casello di Bibione il sindaco di San Michele Pasqualino Codognotto, spalleggiato dal collega di Fossalta Noel Sidran e dall’assessore di Portogruaro Paolo Bellotto, non è riuscito trattenere la protesta. «Non solo la realizzazione del casello è stata rinviata al 2031 – protesta Codognotto -, ma ne è stato previsto un forte ridimensionamento. Porterò la questione in Consiglio comunale e solleciterò alla mobilitazione le categorie economiche». Preoccupati anche il sindaco Sidran e l’assessore Bellotto per il futuro sviluppo dell’Eastgate Park. Ed è qui il punto: quando alla fine degli anni ’90 Anas contestò la realizzazione del casello di Alvisopoli vista la realizzazione della tangenziale di Portogruaro, Autovie Venete, su pressione di Renato Chisso, riuscì a portare a casa il sì al casello, proprio in prospettiva dell’area di logistica tra Fossalta e Portogruaro.

(m.mar.)

 

 

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