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VENEZIA – Due convogli rimasti fermi tra Mestre e Santa Lucia, la rabbia dei viaggiatori

Guasto sui binari, passeggeri “prigionieri”

Doppio guasto sui binari nella giornata di ieri tra Mestre e Venezia. I passeggeri, rimasti bloccati per oltre un’ora sul ponte della Libertà hanno manifestato la loro rabbia al personale di bordo che per motivi di sicurezza non li faceva scendere. Alcuni sono comunque riusciti a sbarcare e a proseguire a piedi. È accaduto sul regionale per Verona delle 8.12, a bordo del quale viaggiava anche il sottosegretario Enrico Zanetti. Nel pomeriggio, stesso copione sul treno da Bassano che sarebbe dovuto arrivare a Venezia alle 16.15. Tra i passeggeri bloccati qualcuno ha anche chiamato il 112 e il 113.

 

STAZIONE – Momenti di tensione ieri: due convogli fermi per oltre un’ora

Giornata decisamente no, quella di ieri, per chi viaggiava in treno. Per ben due volte nell’arco di una decina d’ore si è verificato un blocco lungo la linea del ponte translagunare che ha tenuto “prigionieri” centinaia di passeggeri per oltre un’ora.

Il primo guasto si è verificato a bordo del treno locale partito da Venezia alle 8.12 e diretto a Verona. Il convoglio si è fermato nel bel mezzo del ponte, mentre a bordo c’era già chi imprecava per la perdita delle coincidenze in partenza da Mestre. Tra questi, il sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti, rimasto anch’egli bloccato a bordo.

«Dovevo prendere il treno delle 8.47 per Roma in partenza da Mestre, ma sono rimasto sequestrato assieme ad un centinaio di altri passeggeri sul ponte. Siamo scesi a Marghera in pochi – prosegue nella testimonianza – dopo aver litigato con il capotreno che non voleva farci scendere. Poi abbiamo raggiunto Mestre fermando gli autobus di passaggio. Cose da Terzo mondo».

Nel pomeriggio, stessa sorte ma sul percorso contrario, è toccata al treno n. 5739 che da Bassano e Castelfranco doveva arrivare a Venezia attorno alle 16.15. A causa di un guasto agli scambi, anche questo è rimasto bloccato per quasi un’ora e mezza lungo il ponte della Libertà. Inviperiti i passeggeri, anche in questo caso almeno un centinaio, che dopo aver chiesto invano al capotreno cosa diavolo stesse succedendo e se potevano eventualmente proseguire a piedi, hanno deciso di chiamare la polizia.

«Ci hanno fatto restare fermi per almeno 90 minuti in mezzo al ponte – afferma Fulvio Bettini, uno degli sfortunati passeggeri a bordo -. In molti, praticamente tutti, avrebbero preferito scendere e proseguire a piedi per Venezia, arrivando sicuramente prima di questo treno».

Oltre al ritardo, la rabbia di non aver ricevuto alcuna informazione sui motivi dello stop. In molti hanno iniziato ad urlare e ad inveire contro le Ferrovie, e più di qualcuno ha chiamato il 112 e il 113. Il treno è però arrivato a Santa Lucia solo dopo le 17.30.

 

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