Gazzettino – Dolo “Ospedale, rilancio possibile”
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18
dic
2014
DOLO «Evitare la specializzazione del polo sanitario. Chirurgia per tutte le 24 ore»
L’ottimismo dei consiglieri regionali dopo il “sì” alla mozione in Regione
Un punto a favore dell’ospedale di Dolo. Sono soddisfatti i firmatari delle due mozioni approvate all’unanimità dal consiglio regionale, relative all’organizzazione dei servizi sociosanitari dell’Ulss 13 e al blocco dell’Atto aziendale.
I consiglieri regionali Bruno Pigozzo, Pietrangelo Pettenò, Francesco Piccolo, Lucio Tiozzo chiedono «alla giunta di definire con chiarezza le risorse disponibili e in base a queste, attraverso una revisione della programmazione, evitare la specializzazione dei due ospedali in polo chirurgico (Mirano) e medico (Dolo): un modello che non tiene né dal punto di vista tecnico né da quello funzionale. Va invece perseguito il modello a forte integrazione tra i due poli già avviato in questi anni, che ha prodotto ottimi risultati: servizi di qualità, equilibrio territoriale, pareggio di bilancio. È indispensabile rimodulare le schede ospedaliere e garantire la chirurgia a Dolo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
«Aspettiamo da anni – ha ricordato Bruno Pigozzo – le risorse per gli investimenti mai arrivati e vogliamo quindi che la Regione li garantisca e in base a questo chiediamo la rimodulazione degli interventi su Dolo, Mirano e Noale». «La riorganizzazione ospedaliera – ha ribadito Pietrangelo Pettenò – viene fatta senza tenere conto delle esigenze del territorio, dimostrando ancora una volta la necessità di dover ragionare per la riorganizzazione socio sanitaria in generale in una logica di aree vaste».
«Ci sono le condizioni – è convinto Francesco Piccolo – per il rilancio sia dal punto di vista socio-sanitario sia dal punto di vista strutturale. A Dolo, in particolare, dovranno partire i lavori per la realizzazione del nuovo pronto soccorso e di una struttura polivalente che permetta l’utilizzo e lo spostamento dei vari reparti in ristrutturazione».
Lino Perini
OSPEDALE / 2
Oggi in Regione l’esame del piano contestato
DOLO – Il Crite regionale esaminerà oggi il progetto del direttore generale dell’Asl 13 Gumirato per gli interventi ritenuti prioritari per la messa in sicurezza e a norma delle strutture ospedaliere di Dolo, Mirano e Noale.
Un progetto che non piace ai promotori del coordinamento a difesa dell’ospedale di Dolo, che si augurano la bocciatura del documento di programmazione.
«Non è accettabile sia dal punto di vista tecnico-funzionale che da quello economico – sostengono al coordinamento – È inspiegabile che nell’ospedale di Dolo si vogliano ristrutturare i prefabbricati a suo tempo usati per neurologia e psichiatria e nel contempo vengano dismessi 12 fabbricati, fra cui Villa Massari, ancora in grado di essere utilizzati e si trasferiscano altrove reparti e amministrazione. Sono operazioni poco accorte di risorse pubbliche in rapporto alle esigenze dei servizi».
Aggiungono inoltre, i comitati, che «non si capisce perché si preveda la necessità di svuotare i reparti per i lavori mentre in altre sedi, come Chioggia e Borgo Roma a Verona, si è lavorato con spostamenti dei reparti in altri padiglioni. A Dolo da anni è stato liberato il sesto piano, basterebbe utilizzarlo».
L.Per.
Noale, «posti-letto dentro l’Ospedale»
Approvata in Consiglio regionale la mozione di Pigozzo. “Avviso” all’Ulss 13
NOALE – «L’Ulss 13 preveda i 40 posti-letto dell’ospedale di comunità nella struttura pubblica dell’ospedale di Noale, anziché nella casa di riposo Santa Maria dei Battuti». Con una mozione approvata martedì, il consiglio regionale chiede un intervento alla giunta Zaia e lancia un chiaro messaggio al direttore dell’azienda sanitaria, Gino Gumirato.
Le schede ospedaliere emanate dalla Regione lo scorso giugno prevedono che a Noale venga attivato un ospedale di comunità (una struttura intermedia tra il tradizionale ospedale per acuti e la degenza a domicilio), nella mozione presentata dal noalese Bruno Pigozzo si chiede che questi posti siano previsti all’ospedale “Pier Fortunato Calvi” e non nella nuova Rsa di via de Pol. «I posti-letto devono essere attuati in strutture pubbliche e in via prioritaria laddove vi sia una presenza contestuale di una Medicina di Gruppo Integrato, così da poter garantire la copertura assistenziale 24 ore su 24 – si legge nella mozione -. Optare per una struttura privata come la casa di riposo Relaxxi significherebbe non seguire le indicazioni della Regione. L’ospedale di Noale risponde perfettamente ai criteri indicati per ospitare quei posti-letto». Questa posizione era già stata assunta anche dal sindaco di Noale Patrizia Andreotti con un atto di indirizzo firmato dalla sua giunta.
Nel processo di riorganizzazione dell’Ulss 13 il reparto di lungodegenza di Noale dovrebbe trasferirsi all’ospedale di Dolo, liberando proprio a Noale lo spazio per gli uffici direzionali dell’Ulss 13.
(g.pip.)