Gazzettino – Il Consorzio garantisce: “Le navi passano in conca”
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8
gen
2015
DIFFICILE La conca di navigazione. Per gli operatori portuali c’è difficoltà di allineamento
COSTA (PORTO) «È già piccola. Per quello serve il molo offshore»
MOSE – Il direttore Redi risponde alle preoccupazioni degli agenti marittimi sulla funzionalità della struttura
La conca di navigazione di Malamocco funziona, almeno con le navi medio – piccole. Certamente non con le navi di ultima generazione, essendo stata progettata per sopportare il passaggio di scafi lunghi fino a 280 metri, larghi 39 e con pescaggio di 12.
Il direttore del Consorzio Venezia Nuova, Hermes Redi, replica così alle preoccupazioni degli operatori marittimi veneziani. In particolare è stato il presidente dell’Associazione agenti e raccomandatari marittimi del Veneto, Alessandro Santi, a ricordare come al Ministero delle Infrastrutture siano state depositate formali richieste di intervento correttivo perché il complesso conca e lunata di protezione non consente il corretto allineamento delle navi soprattutto in entrata.
«Come non funziona? – risponde Redi – per quella conca sono passate un centinaio di navi mentre posavamo i cassoni. Navi lunghe fino a 218 metri, perché di più grandi in quel periodo non ne erano arrivate. Il Consorzio ha realizzato l’opera così come era stata progettata e approvata. E se qualcuno ritiene debbano essere fatte migliorie per un accosto più veloce se ne può parlare».
Anche i Piloti del porto (coloro che “guidano” le navi all’interno della laguna) condividono le preoccupazioni sulla mancanza di spazio per un corretto allineamento. Una situazione – dicono – che può però essere corretta facilmente. Per Paolo Costa, presidente dell’Autorità portuale, il limite era evidente da tempo e per questo è stato concepito il porto offshore.
«Il sistema Mose – specifica Costa – non è solo le barriere mobili, ma comprende anche la conca di navigazione e, dal Comitatone del Luglio 2011 anche la piattaforma offshore. La conca era stata disegnata a fine anni ’90 quando le navi erano più piccole e strette. Poi, ci siamo accorti che le navi oggi sono più di 300 metri e quindi la conca, anche perfettamente funzionante, non sarebbe stata sufficiente. Questo è sulle carte. Invece – aggiunge – ci siamo accorti che ha comunque un difetto di allineamento. Come si può fare per rimediare? Bisognerebbe realizzare una sorta di “muretto” su cui la nave si possa appoggiare, allineandosi e quindi entrare in sicurezza».