Nuova Venezia – Grandi navi, decisione entro marzo
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
11
gen
2015
Entro marzo la decisione sul Contorta
Il ministro Galletti: «Chiuderemo la valutazione d’impatto ambientale sui progetti alternativi e per ora c’è solo il Contorta»
Valutazione d’impatto ambientale sul progetto alternativo al passaggio alle Grandi Navi entro marzo – per ora sul tavolo della Commissione c’è solo quello dello scavo del canale Contorta-Sant’Angelo proposto dall’Autorità Portuale – e due anni per completare la via altenativa al passaggio delle navi da crociera dal Bacino di San Marco.
È la risposta che arriva dal Governo alla sentenza del Tar che ha accolto il ricorso della Venezia Terminal Passeggeri, dichiarando illegittimi i limiti al passaggio delle Grandi Navi fissati dall’ordinanza della Capitaneria di Porto ispirata proprio da Ministero delle Infrastrutture e Ministero dell’Ambiente.
Lo assicura il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, ma è d’accordo con lui anche quello delle Infrastrutture Maurizio Lupi, che ha già annunciato ricorso al Consiglio di Stato contro il parere del Tribunale amministrativo del Veneto.
In attesa del tracciato alternativo per le navi da crociera, Galletti individua una soluzione transitoria con due opzioni.
«La prima», ha spiegato, «è riproporre in forma migliore l’atto della Capitaneria che è stato annullato ma che è frutto delle sollecitazioni avanzate dagli ultimi due governi: si tratta di ridurre il numero e la stazza delle grandi navi in transito. La seconda opzione è trovare un accordo consensuale con tutte le compagnie di navigazione per un’autoriduzione volontaria che eviterebbe il rischio di un alt improvviso».
Per la via alternativa, Galletti fa capire di “tifare” apertamente per il Contorta – il progetto più avanti nella definizione, sponsorizzato dal presidente dell’Autorità Portuale Paolo Costa, oltre che bene accetto anche alla Venezia Terminal Passeggeri – nonostante le molti voci contrarie che si sono già levate in laguna.
«Quello per lo scavo del canale Contorta», ripete il ministro, «è l’unico progetto che sia stati ammesso alla Valutazione d’impatto ambientale. Se ce ne saranno altri li valuteremo. Ritengo comunque che l’ipotesi del canale Contorta rappresenti un passo avanti importante: le grandi navi non passerebbero più davanti a San Marco ma entrerebbero in laguna aggirando la città per arrivare in Marittima».
Vorrebbe, invece, un vero confronto tra progetti alternativi il sottosegretario ai Beni Culturali, con delega al paesaggio, Ilaria Borletti Buitoni, pur molto critica con il parere del Tar che ha annullato lo stop al passaggio indiscriminato delle Grandi Navi.
«Sconcertante la sentenza del Tar», dichiara infatti Borletti Buitoni, «che riapre alle Grandi Navi senza limite di tonnellaggio l’accesso al Bacino di San Marco. Sconcertante perchè ancora una volta non si vuole tenere in conto il fatto che Venezia ha una sua fragilitá e unicitá evidente, e che qualsiasi azione che riguardi Venezia riguarda un patrimonio mondiale di eccezionale valore. Mi auguro che quanto prima si trovi una soluzione alternativa anche valutando altre opzioni a parte quella del Canale della Contorta e che finalmente il nostro Paese si dimostri capace si di valorizzare il proprio patrimonio culturale ma sopratutto di tutelarlo nel modo più giusto ed efficace. Come ho sempre dichiarato non è Venezia a doversi adattare al turismo ma viceversa, e con una visione anche a lungo termine che la salvi da una barbarie della quale le Grandi Navi sono un esempio evidente».
La data di marzo indicata da Galletti e Lupi per concludere la Valutazione d’impatto ambientale – dopo i ritardi nelle scelte accumulati in questi mesi – non sembra casuale. Il 13 marzo a Miami in Florida è in programma infatti la Fiera mondiale del crocierismo, quando le compagnie di crociera annunciano programmi e rotte per l’annata e si punta, evidentemente, per quella data, a far vedere agli operatori che Venezia ha preso una decisione sul futuro del suo porto commerciale.
(e.t.)
Legambiente “C’è il canale dei petroli”
«Una notizia beffarda per Venezia, una presa per i fondelli che oltretutto riporta a galla lo spettro di incidenti, che se dovessero capitare, sarebbero di dimensioni inimmaginabili».
Questo il commento del presidente regionale di Legambiente Luigi Lazzaro, dopo la notizia shock dell’annullamento da parte del Tar del Veneto del divieto di transito delle Grandi Navi oltre le 95mila tonnellate in bacino San Marco.
«La sentenza è inaccettabile – prosegue Lazzaro – perché una via di navigazione alternativa rispetto a quella attualmente in uso c’è già e si chiama canale dei petroli. Una via alternativa assolutamente praticabile, come già dimostrato nel giugno 2013 quando per via dell’incendio a bordo della grande nave “zenith”, la stessa fu trainata proprio sulle banchine di Porto Marghera dove approdò e fece sbarcare tutti i suoi passeggeri». Il coordinatore metropolitano di Sinistra Ecologia e Libertà Federico Camporese chiede «al Governo e ai sottosegretari locali di “non fare gli struzzi” e di esprimersi chiaramente su una delle alternative possibili».
Oggi l’assemblea del comitato ambientalista che festeggia il suo anniversario
Tre anni di no ai “mostri” del mare
Tre anni del Comitato No Grandi Navi, che ha fatto della battaglia per l’estromissione delle navi da crociera la sua ragione di vita, trasformando la questione in un problema all’attenzione internazionale.
Oggi dalle 17 al Laboratorio Morion – in Salizada San Francerco della Vigna – è in programma infatti l,’assemblea aperta del Comitato ambientalista per festeggiare appunto i tre anni di vita ma anche per fare il punto su come sta procedendo l’esame del progetto di scavo del Canale Contorta-Sant’Angelo da parte della Commissione di valutazione d’impatto ambientale (Via) – sono già state presentate le Osservazioni al progetto – ma anche a che punto sono gli altri progetti sul tappeto.
Alla Valutazione d’impatto ambientale, si aggiunge ora, a tutti gli effetti, il progetto Venis Cruise 2.0, che prevede di realizzare il nuovo terminal crocieristico alla bocca di porto di Lido, trasportando poi i passeggeri sbarcati dalle grandi navi in Marittima, con motonavi catamarano. I proponenti sono l’ex vicesindaco di Venezia e viceministro Cesare De Piccoli e Duferco Sviluppo. Il progetto di De Piccoli ha superato il primo esame tecnico ed è stato ammesso al passaggio successivo. La Commissione Via si è espressa positivamente sul progetto preliminare. Nel suo parere l’organo ministeriale ha indicato le tematiche specifiche da approfondire, propedeutiche alla successiva fase progettuale e allo Studio di impatto ambientale. Si tratta ora di capire se la Commissione Via riterrà di accogliere anche quello che prevede il nuovo terminal a Marghera, progetto firmato dallo studio dell’ex assessore comunale Roberto D’Agostino.