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Entrato in funzione a Quarto d’Altino il nuovo sistema Scc controllato da Mestre

Resteranno presto senza personale specializzato anche San Donà e San Stino

QUARTO D’ALTINO – Non tutti se ne sono accorti. Ma, da alcuni giorni, la stazione di Quarto d’Altino, è impresenziata. Un termine tecnico che sta a significare la totale assenza di ferrovieri all’interno ed all’esterno della locale stazione, che, specialmente nei giorni feriali, viene utilizzata in massa dai pendolari che lavorano o studiano a Mestre ed a Venezia.

Gli addetti di Rfi( Rete Ferroviaria Italiana, settore tecnico integrante del Gruppo Ferrovie dello Stato ) che facevano arrivare e partire i treni regionali erano quattro. I ferrovieri di Quarto d’Altino non sono più necessari perché già attualmente, il traffico su rotaia tra Mestre e San Donà di Piave è controllato, a distanza, dal nuovo SCC ( Sistema di Comando e Controllo del Nodo di Venezia) gestito dalla nuova e spettacolare cabina di regia che ha sede a Mestre. Un nuovo impianto supertecnologico, che costa in totale 22 milioni di euro, che, entro pochi mesi, permetterà di regolare il traffico ferroviario, sia dei passeggeri che delle merci, sino alla stazione di Portogruaro-Caorle.

In pratica resteranno senza ferrovieri, dopo Quarto d’Altino, anche le stazioni di San Donà di Piave e di San Stino di Livenza. In totale passeranno ad altre mansioni un’altra decina di addetti.

A questo punto il posto centrale automatizzato di Mestre, da un unico schermo gigante, simile a quello che si trova a Cape Canevaral per gli astronauti, regolerà ben 387 chilometri. Ossia tutte le stazioni che ci sono fra Mestre e Tarvisio, via Treviso, Pordenone ed Udine, fra Treviso e Vicenza, via Castelfranco e Cittadella, fra Mestre e Bassano del Grappa e, per l’appunto, fra Mestre e Portogruaro ( chilometri 63 ).

Si tratta di una nuova tecnologia d’eccellenza in grado di migliorare ulteriormente la qualità standard della circolazione dei treni e di garantire ancora più la sicurezza sia ai clienti di TrenItalia e sia ai lavoratori delle Fs.

«Abbiamo giudicato sempre positivamente gli investimenti tecnologici di Rfi e dell’intero Gruppo Ferrovie dello Stato», sottolinea Ilario Simonaggio, segretario regionale di Filt-Cgil, «Detto questo, però, invitiamo ancora una volta le Ferrovie dello Stato ad utilizzare meglio le risorse umane e fare di tutto affinchè i nuovi sistemi informatici centralizzati servano anche a migliorare la puntualità e gli standard di qualità dei treni regionali».

Felice Paduano

 

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