Gazzettino – Riviera / Miranese. Ospedali, accorpamenti ingessati
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16
gen
2015
DOLO – Il direttore generale dell’Asl 13 ha illustrato i piani in commissione regionale
Chirurgia funzionerà 5 giorni su 7, per il polo di Noale ipotesi di accordo coi privati
SANITÀ – Gumirato: «Investimenti focalizzati su Dolo»
Il direttore generale dell’Asl 13, Gumirato, ha confermato che gli investimenti saranno focalizzati sul nosocomio di Dolo. Dei 28 milioni necessari, tuttavia, solo 9 risultano disponibili.
Pettenò (Fsv): «La Giunta regionale deve rivedere la riorganizzazione»
Per quest’anno non ci saranno cambiamenti sostanziali ai servizi offerti dall’Asl 13, ma intanto inizieranno i primi interventi di ristrutturazione previsti dal programma. Questo in sintesi è quanto emerso dall’audizione del direttore generale dell’Azienda sanitaria, Gino Gumirato, in 5. Commissione.
Gumirato ha confermato il piano degli investimenti che saranno principalmente focalizzati sull’ospedale di Dolo. Dei 28 milioni di euro necessari, tuttavia, solo 9 risultano al momento disponibili. La Chirurgia dolese, dal 2015, dovrebbe passare in regime di funzionalità per 5 giorni su 7 per 24 ore. Quando all’ospedale di Mirano ed alla Cardiochirurgia vi è un impegno da parte del presidente della 5. Commissione Leonardo Padrin di sottoporre all’assessore Coletto l’ipotesi di un Dipartimento interraziendale di cardiochirurgia fra Asl 13 e Asl 12, sul modello di quanto già avviene per Otorinolaringoiatria.
Infine per quanto riguarda l’Ospedale di comunità di Noale, il direttore generale ha ribadito che secondo lui è antieconomico e dovrebbe essere affidato ai privati. Il presidente Padrin si è impegnato di comunicare all’assessore Coletto quanto emerso e le testimonianze degli amministratori locali ma anche dei comitati.
Sull’audizione Francesco Piccolo ha osservato. «Con gli interventi previsti, Dolo nei prossimi tre anni sarà un cantiere aperto e potrà recuperare quella rilevanza sia sul piano dei servizi che della qualità che negli ultimi tempi sembra fortemente compromessa. Vi sono i margini perché possano essere rivisti i piani aziendali per Chirurgia».
Bruno Pigozzo ha aggiunto: «Il presupposto principale è che non si arrivi alla specializzazione degli ospedali di Dolo e Mirano mentre ritengo sia preferibile il modello integrato che dal punto di vista economico e dei servizi, come avvenuto sinora, è più adeguato alle esigenze della popolazione. Serve anche ad un cospicuo investimento di risorse economiche».
Pietrangelo Pettenò di F.S.V: «L’audizione non ha aiutato a far luce sul futuro dell’Azienda, l’unica cosa certa è la trasformazione della Chirurgia di Dolo in ’week-surgery’ e l’allocazione dei 40 posti letto dell’ospedale di comunità di Noale in una struttura privata. Rimango convinto che la Giunta regionale debba rivedere la riorganizzazione dell’Asl 13, con il mantenimento dei posti letto dell’ospedale di comunità di Noale e della chirurgia a Dolo, come deciso all’unanimità dal Consiglio regionale del 16 dicembre scorso».