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Gazzettino – Mira. Emergenza gioco d’azzardo.

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

27

feb

2015

MIRA – Sono 227 i videopoker nei bar, una settantina le persone in cura per ludopatia

Il sindaco Maniero: «Bene l’accordo in Prefettura ma il Governo non fa abbastanza»

«Lodevole il protocollo d’intesa tra sindaci e prefetto per contrastare la diffusione del gioco d’azzardo, ma il Governo sembra più interessato a sostenere gli interessi delle lobby».

Dura presa di posizione del sindaco di Mira Alvise Maniero contro il governo a ridosso dell’accordo sottoscritto dai sindaci in Prefettura per contenere la diffusione dell’azzardo, in particolare presso i giovani, attraverso un controllo più attento delle autorizzazioni e l’avvio di una campagna di sensibilizzazione sui rischi del gioco on line.

Secondo i dati dei Monopoli, a inizio 2014, erano ben 227 le apparecchiature di videopoker presenti negli esercizi pubblici di Mira e il fenomeno della ludopatia è in continua crescita. All’Asl 13 ci sono una settantina di persone seguite per tale disturbo (il 66% uomini), ma le cifre tendono ad aumentare e a preoccupare i sanitari.

«Se è vero che dalla cocaina si guarisce facendo a meno della droga – afferma il dott. Mauro Cibin dell’Asl 13 – dal gioco si guarisce rieducandosi all’uso corretto del denaro: non ci si può allontanare e fare a meno dei soldi in assoluto».

Purtroppo questa dipendenza è in forte crescita e tende a coinvolgere un target di popolazione molto differenziato, dai giovani agli anziani, uomini e donne, minando spesso gli equilibri di tante famiglie, dal punto di vista economico e non solo.

«A Mira abbiamo portato la Polizia postale nelle scuole a sensibilizzare gli studenti – ha ricordato Maniero – abbiamo trovato grande collaborazione in Ulss con l’apporto del dottor Cibin, abbiamo accompagnato fianco a fianco nelle colorate manifestazioni i ragazzi. Ma rischiamo di avere le armi spuntate – avverte Maniero – La bozza del decreto legislativo che su questo tema sta circolando non pare accogliere la richiesta di una maggior tutela dei luoghi sensibili (scuole, chiese), ampliando le distanze minime da rispettare per le nuove autorizzazioni di sale o per l’installazione di videopoker nei locali pubblici. Parallelamente si allarga lo spazio per ricorsi contro le ordinanze dei sindaci da parte dei potenti mezzi legali delle lobby del gioco».

Luisa Giantin

 

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