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VETERNIGO – Via Desman torna a essere tema, oltre che di proteste, anche di progetti. Dopo l’incontro avuto in Provincia con i referenti comunali, arriva l’annuncio: convocati due tavoli tecnici per riaprire la questione della sicurezza.

Niente soldi per la ciclabile? Si valuteranno almeno le alternative. Prima conquista dunque da parte del comitato che dal 17 novembre, ogni giorno, protesta in strada per chiedere più sicurezza sulla provinciale 33. Il commissario della Provincia, Cesare Castelli, ha voluto incontrare i referenti dei comuni di S. Maria di Sala e Mirano, per capire perché non si sia fatto nulla nonostante un progetto del 2009 per fare la ciclabile a sud. All’incontro hanno partecipato il sindaco salese, Nicola Fragomeni, che ha ricevuto ampio mandato dal Consiglio comunale convocato in seduta aperta la scorsa settimana e un dirigente di Mirano delegato dal sindaco Maria Rosa Pavanello, oltre a un incaricato di Veneto Strade e una delegazione del comitato.

Concordate tre linee d’azione: verrà attivato un primo tavolo tecnico tra comuni e Provincia, per definire gli interventi urgenti per la messa in sicurezza di via Desman, come la segnaletica, i limiti di velocità e i divieti per alcuni mezzi pesanti.

Poi, un secondo tavolo tecnico servirà per provare a “resuscitare”, con gli stessi soggetti coinvolti, il progetto elaborato dalla Provincia nel 2009, che prevede anche la pista ciclabile, valutando possibili alternative. Infine, individuate le soluzioni più adatte e i relativi costi, verrà inviata alla Regione una richiesta congiunta, tra Provincia e Comuni, per attivare un finanziamento specifico per l’opera.

Tempi rapidi quelli dettati da Castelli: il tutto dovrà essere portato a termine già entro la fine del mese.

(f.d.g.)

 

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