Gazzettino – Tram a Venezia, “prima” contestata
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
14
mar
2015
Tram sul ponte, notte “calda”
La prima storica prova elettrificata contestata dai ciclisti. E Stifanelli chiama i vigili
I ciclisti boicottano la prova elettrificata del tram fino a Venezia. Le associazioni che si battono per la pista ciclabile, giovedì notte hanno pedalato sui binari rallentando la corsa del mezzo tra viale San Marco e San Giuliano. L’amministratore di Pmv Stifanelli ha chiesto l’intervento dei vigili.
Protesta dei ciclisti e sit-in giovedì notte per la prova elettrificata sulla linea fino a piazzale Roma
I ciclisti rallentano la prova elettrificata del tram fino a Venezia. Non sono mancati momenti di tensione giovedì notte, quando il siluro rosso per la prima volta in assoluto ha raggiunto piazzale Roma senza nessun traino, alimentato dalla corrente. Le associazioni che si battono per ottenere la pista ciclabile tra la terraferma e il centro storico, hanno fatto le ore piccole per mettere in scena la protesta, peraltro annunciata.
Quando il tram, partito da piazzale Cialdini all’1.45 è comparso in viale San Marco, una trentina di manifestanti con la pettorina catarifrangente ha iniziato a pedalare sui binari. Un’operazione che l’ha costretto a ridurre la velocità a meno di 10 chilometri orari, tanto che il motore si è spento un paio di volte, come capita a un’auto quando va troppo giù di giri. Questo per più di un’ora fino all’arrivo al cavalcavia di San Giuliano dove per motivi di sicurezza l’amministratore unico di Pmv Antonio Stifanelli ha chiesto l’intervento dei Vigili urbani.
A quel punto il sit-in si è sciolto e il tram ha potuto continuare la sua corsa raggiungendo i 35 chilometri orari previsti dal protocollo e raggiungendo piazzale Roma in 3 minuti, poco dopo le 3. «La prova è andata bene dal punto di visto tecnico, meno per la manifestazione – ha detto l’amministratore unico Antonio Stifanelli – La protesta è legittima, ma in questo caso è fuori luogo: che colpa ne ha il tram se manca la pista ciclabile? Facendo così si rischia di ritardare ulteriormente l’approdo del mezzo in centro storico, che serve a trasportare 30 mila persone al giorno».
«Abbiamo dimostrato quanto sia pericoloso pedalare sui binari, a maggior ragione in presenza del tram quando sarà in funzione – ha spiegato la presidente degli Amici della bicicletta, Miriam Guida – La proposta di caricare 2/3 biciclette a bordo del tram, peraltro solo tra qualche mese, è semplicemente una non soluzione. Basti pensare che d’estate sono 500 le persone ogni giorno che arrivano in piazzale Roma con le due ruote e senza dimenticare che stiamo andando verso l’Expo».
Tra i manifestanti in strada, una rappresentanza del Movimento 5 Stelle e il suo candidato sindaco Davide Scano: «Sono 20 anni che si parla del tram a Venezia, ma ci si è messi a creare uno spazio dedicato ai ciclisti solo in questi mesi. Poi finora si è pensato solo al ponte della Libertà, ma fino a lì come arriveranno i ciclisti»?
La prova elettrificata sarà replicata la settimana prossima portando la velocità a 50 chilometri orari nel centro abitato e 70 sul ponte della Libertà e simulando il peso dei passeggeri a bordo con un carico di acqua o di cemento. Sabato prossimo, invece, gli Amici della bicicletta organizzeranno un’altra pedalata collettiva sul ponte fino piazzale Roma e ritorno, per riproporre il problema dell’assenza del collegamento ciclabile.