Gazzettino – Venezia. Comitati privati: “No al Contorta”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
21
mar
2015
Bilancio degli ultimi interventi di restauro in città, ma resta problematico il rapporto con l’Unesco
I Comitati Privati internazionali per la salvaguardia di Venezia esprimono preoccupazione circa la possibilità che il progetto dello scavo del Canale Contorta, possa essere preso senza uno studio approfondito sulle conseguenze per la laguna. Lo affermano nelle “raccomandazioni” rese note ieri nella riunione dei Comitati, tenutasi nella sede Unesco a Palazzo Zorzi.
«A 40 anni dallo scavo del Canale dei Petroli, considerato l’impatto che esso ha avuto sulla laguna circostante – scrivono i Comitati privati -, desta preoccupazione il fatto che la decisione di un progetto importante, ossia lo scavo del Canale Contorta, possa essere presa senza uno studio delle conseguenze sull’idrodinamica della laguna e in particolare della zona più prossima a Venezia». «Si raccomanda – proseguono – che la progettazione di opere in laguna sia fatta valutando scientificamente le conseguenze a breve e a lungo termine».
La seconda “raccomandazione’ discende dalla riduzione del finanziamento del Governo Italiano all’Unesco, per la quale – osservano i Comitati – si ventila «la possibilità di un drastico ridimensionamento dell’Ufficio di Venezia».
Una collaborazione che ha portato nel corso di quasi 50 anni al compimento di 717 restauri.
«Si raccomanda che l’Ufficio Unesco – è detto – possa continuare la collaborazione con i Comitati per non compromettere iniziative che, finanziate da privati, sono risultate essenziali per la sopravvivenza del patrimonio storico, artistico e culturale pubblico di Venezia». I Comitati Privati hanno in corso, o in fase di avvio, 25 progetti di restauro per un importo che supera i 10 milioni di euro.
I Comitati hannoo concluso 684 progetti. Oggi, in occasione dell’assemblea, i Comitati hanno incontrato la nuova soprintendente Emanuela Carpani e il nuovo direttore del Polo museale, Daniele Ferrara. L’assemblea ha accettato la richiesta di adesione presentata dai Cavalieri di San Marco e dalla Comunità Ebraica. Attualmente l’associazione riunisce 23 membri di 11 paesi diversi.