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MARTELLAGO – Archiviata l’inaugurazione, con la soddisfazione per la consegna dell’ultima grande opera del Passante, ma anche l’assenza della Regione e le proteste dei Comitati, ieri primo giorno di pieno esercizio per il casello e le nuove strade, che cambiano la viabilità di Scorzè e soprattutto di Martellago.

Lunga 5,4 km, dal suo ingresso est a via Boschi, due corsie, 8 rotatorie, di cui sei connesse alle strade locali (via Castellana, Morosini, Ponte Nuovo, San Paolo, Cà Nove, Boschi), la variante alla Sr 245 porta alla stazione, ma copre anche il percorso Scorzè-Venezia tagliando il centro: il vecchio tratto di Castellana sarà declassato. Con la variante di Robegano, che evita via Roma confluendo in via Boschi, si completa l’anello che bypassa il centro.

Certo la nuova variante ha il limite di non arrivare all’Angelo, una delle critiche del comitato Pro Complanare, coi costi e l’impatto dell’opera, «abnorme».

Visione opposta a quella del presidente Cav, Tiziano Bembo, e del sindaco Monica Barbiero, che rimarcano le opere complementari e di mitigazione portate dal casello, tra cui la variante. Che, pur in questa versione limitata, si è certi darà un contributo decisivo per togliere traffico e smog dal centro, che ora volendo si potrà anche chiudere per le manifestazioni.

Ma il lavoro non è finito: manca la complanarina di collegamento casello-Moglianese, che, sbloccata, sarà costruita da Veneto Strade e pronta entro il 2016. Ma tra gli interventi concordati manca anche tutto il pacchetto (allargamento strada e mitigazione) di via Mezzaluna, tra le più colpite: i residenti sono sul piede di guerra. Moreno Bernardi, Un Comune per tutti, ha presentato un’interpellanza invitando il sindaco ad agire per le vie legali se gli accordi non saranno rispettati.

(n.der.)

 

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