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MIRA – Una mozione con voto unanime del consiglio comunale per pretendere dalla Regione risposte chiare sul futuro del distretto sanitario la cui realizzazione sarebbe dovuta partire a inizio aprile. Questa la decisione del parlamentino cittadino che giovedì sera ha affrontato anche la questione del trasferimento dei servizi sanitari dal Poliambulatorio di Oriago a Dolo e Camponogara.

Il sindaco ha dichiarato che il trasferimento a Camponogara dei Servizi specialistici ospitati nel Poliambulatorio di Oriago «si è reso necessario per l’assenza di requisiti di sicurezza nella struttura ormai vetusta. Un trasferimento comunque temporaneo fino alla realizzazione del nuovo distretto. A proposito del quale sono rimaste finora senza risposta le richieste e le sollecitazioni alla Regione per un nuovo incontro che possa mettere in moto l’ter per la sua realizzazione».

Sulla questione il Consiglio ha quindi votato all’unanimità, una mozione che impegna il sindaco e la giunta «perché si attivino con sollecitudine presso gli organi competenti per pretendere risposte adeguate ai fini di definire una nuova tempistica del cronoprogramma e garantire ai cittadini di Mira la realizzazione del distretto».

Il Consiglio ha chiesto inoltre che la mozione sia trasmessa ai candidati consiglieri alle prossime elezioni regionali espressione del territorio dell’Asl 13, e anche ai candidati presidenti.

(a.ab.)

 

Noale. Quaranta posti letto. Pigozzo: «Il Pd è stato coerente»

NOALE «Abbiamo solo agito con quanto deciso dal Consiglio e agli indirizzi programmatori del parlamento veneto. Anzi, finora è stata la giunta regionale a non dare una risposta coerente. La dignità delle istituzioni e il valore dei politici si misurano su questo».

Risponde così il consigliere Pd di Ferro-Fini Bruno Pigozzo intervenendo sulle polemiche del trasferimento dei 40 posti dell’ospedale di comunità dalla nuova casa di riposo al vecchio Pier Fortunato Calvi. Pigozzo è stato uno dei promotori dell’emendamento alla legge di stabilità, poi votato in modo trasversale, che ha sollevato una marea di discussioni nella città dei Tempesta, tanto che i dirigenti della casa di riposo hanno intenzione di andare per vie legali perché si sentono danneggiati. Il servizio sarebbe dovuto partire il prossimo primo maggio ma, almeno per ora, tutto salta. E per il direttore generale dell’Asl 13 Gino Gumirato, se si dovesse ripartire da zero, si perderanno altri anni. Pigozzo non si sente sul banco degli imputati e spiega i motivi della sua decisione.

«Il 17 aprile 2012» spiega «il Consiglio noalese ha approvato all’unanimità il progetto di ospedale di comunità dentro l’ospedale. Con i colleghi di Ferro Fini ci siamo impegnati a inserire tutto questo nel programma regionale. Così è stato scritto nelle schede approvate nel 2013. La Regione, tra i criteri per l’attivazione, stabilisce che tali posti letto siano istituiti in via prioritaria in strutture pubbliche».

(a.rag.)

 

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