Venezia 9 maggio – Basta grandi opere! Fuori le grandi navi! Liberiamoci da mafia e corruzione
Posted by Opzione Zero in Appuntamenti | 0 Comments
22
apr
2015
Appello alle associazioni e ai cittadini del Veneto per una grande manifestazione per liberarci dalla cricca delle grandi opere inutili, dannose e imposte, il 9 maggio!
Inizia la stagione croceristica 2015 senza che le autorità preposte abbiano ottemperato a quanto previsto dal Decreto Clini Passera in merito al passaggio delle grandi navi da crociera in Bacino San Marco. La Marittima non ospiterà le mega navi di stazza superiore alle 96 mila tonnellate, così come previsto da una Ordinanza della Capitaneria di Porto poi annullata dal TAR, ma tutte le altre, ugualmente enormi e non sostenibili per il delicato equilibrio lagunare e per la sicurezza e la salute della città di Venezia e degli altri insediamenti lagunari, riprenderanno ad entrare dalla Bocca di Porto del Lido e a passare davanti all’area marciana e per il Canale della Giudecca, giungendo alla stazione marittima, a ridosso di quartieri densamente abitati, con il loro carico inquinante di fumi tossici e radiazioni elettromagnetiche nocive.
Sono tre anni ormai che la soluzione alternativa viene rinviata, per una precisa responsabilità dell’Autorità Portuale, la quale, invece di accettare l’evidenza che navi sempre più grandi e insostenibili per l’equilibrio idrodinamico e morfologico della laguna, debbano attraccare fuori in un avamporto alla Bocca del Lido, si intestardisce a voler imporre un’altra grande opera inutile e dannosa quale il canale Contorta Sant’Angelo, per far entrare le navi da crociera dalla Bocca di Porto di Malamocco, per giungere alla Marittima senza passare davanti a San Marco (come se il problema fosse solo questo e non l’estromissione di navi che provocano erosione dei fondali e la trasformazione della Laguna in un braccio di mare).
E’ nota a tutti, con la conferma del mondo scientifico, la devastazione provocata dal Canale dei Petroli in laguna centrale, eppure si vuole ancora insistere con la manomissione ambientale ed idraulica, raddoppiando in pratica il Canale dei Petroli portandolo, con il Contorta, direttamente in centro città. Un’altra grande opera, un canale largo 150 metri e profondo 10 dove ora c’è un piccolo canale navigabile profondo 2 metri e mezzo, per soddisfare gli appetiti dei soliti noti, della cricca affaristica e criminale che la grande retata del Mose del 4 giugno 2014 ha solo fermato, ma non certo sradicato, visto che tutto sta continuando come prima, dopo aver cambiato i vertici e qualche nome, ma mantenendo sostanzialmente integro il “sistema”, sostituendo qualche “mela marcia”, ma mantenendo integro “l’albero” del malaffare.
Ogni mese un’indagine della Magistratura svela la realtà delle grandi opere inutili e imposte, che sia l’EXPO, il Mose, la Tav o la Romea Commerciale: tangenti, corruzione, malaffare, vere e proprie associazioni a delinquere colluse con la Politica, con la mafia, con i servizi segreti (inchiesta Mose docet).
Eppure nulla cambia, all’insegna dell’italico gattopardesco motto: che tutto cambi perché nulla cambi.
Questa pervicacia poi dell’Autorità Portuale a voler imporre un’opera devastante quale il Contorta sta seriamente danneggiando anche il settore croceristico. L’ostinazione della A.P. nel proporre un progetto non accettabile sul piano procedurale, tecnico e ambientalista, non rispettoso della specificità della laguna e del suo ambiente tanto da aver sollevato numerosissimi rilievi, difficilmente superabili, ha allungato oltremisura i tempi di approvazione del progetto con il serio pericolo che le compagnie croceristiche abbandonino Venezia danneggiando economia e occupazione. Questo quando altre soluzioni praticabili di avamporto alla bocca del Lido, potrebbero garantire la permanenza e anzi lo sviluppo del settore, mantenendo le navi di stazza insostenibile fuori della Laguna, conservando la Marittima quale terminal e comunque come attracco delle navi più piccole.
E’ per questo che questo nostro appello è rivolto pure ai lavoratori del Porto e dell’indotto del settore croceristico: non fatevi ingannare dalle sirene della cricca delle grandi opere, che intende mettere i lavoratori contro i cittadini e le associazioni ambientaliste, solo per avere il via libera per un’altra grande opera inutile e devastante quale il Contorta, con tutto li corollario di tangenti e malaffare.
Venezia è scossa e umiliata dallo scandalo del Mose: un’intera città e i suoi abitanti commissariati ed espropriati di democrazia. Il Comune è amministrato da un Commissario prefettizio che governa per nome e per conto del Governo, operando tagli agli stipendi dei lavoratori comunali e ai servizi del welfare municipale, nonché la svendita di palazzi comunali ed altri beni comuni, come se il buco in bilancio fosse responsabilità dei lavoratori e degli utenti dei servizi comunali e non delle politiche di austerità e di un patto di stabilità che sta soffocando tutti gli enti locali, mentre la cricca del Mose ha rubato e sperperato ben un miliardo di euro sui cinque che finora è costato il Mose, un’opera per la quale esistono forti dubbi sulla sua efficacia e che comunque, con una manutenzione da 30 e passa milioni di € l’anno, condannerà al debito permanente le future generazioni.
E’ per questo che questo nostro appello è rivolto pure ai lavoratori del Comune in lotta per la difesa dei servizi comunali e del loro stipendio, ai cittadini e ai settori sociali che stanno pagando queste politiche di austerity sulla casa e sui servizi: è dai primi anni del 2000 che tutti fondi della Legge Speciale per Venezia per la manutenzione fisica e per la salvaguardia socio-economica e le politiche per la residenza, vengono dirottati al Mose; pure nei parametri per il rispetto del Patto di Stabilità del Comune ci stanno ancora i fondi della Legge Speciale che non ci sono più; beffa nella beffa: il Comune sta rischiando il default anche per i soldi del Mose che la cricca del Consorzio Venezia Nuova ha rubato.
FERMIAMO IL CONTORTA E LE GRANDI OPERE NEL VENETO RIPRENDIAMOCI LA CITTA’
E’ per questo che questo nostro appello è rivolto ai giovani, agli studenti e ai precari perché si riprendano la possibilità di vivere e ripopolare Venezia, dopo aver scalzato la cricca del malaffare, la cupola del Mose e delle grandi opere volte al profitto per pochi e alla devastazione ambientale e sociale per tutti.
SABATO 9 MAGGIO NO GRANDI NAVI – NO GRANDI OPERE BASTA MAFIA E CORRUZIONE
ore 15.30 C.po Santa Margherita – corteo fino a CAMPO SANT’ANGELO con dibattito – spettacoli e concerto