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MIRANO – Trovati dalla Guardia ambientale

MIRANO – Ancora amianto e terra bruciata in Cà Perale a Mirano. Lastre di eternit, bancali vuoti, gomme d’auto abbandonate, frigoriferi da campeggio, scarti di materiale edile, taniche di prodotti tossici e infiammabili e batterie d’auto. E poi ancora pannolini, spazzatura di ogni genere e tipo, sacchetti di nylon, bottiglie rotte e scatolette di alluminio. Tutto questo è stato trovato dopo un sopralluogo in via Taglio Sinistro, in zona industriale, dalla Guardia nazionale ambientale del distaccamento di Venezia, con in testa il dirigente regionale Guido Sgrò e il responsabile provinciale Luca Saccon.

«Abbiamo rinvenuto – spiegano – bottiglie rotte ovunque e ogni tipo di rifiuto sparso nel territorio. Spostandoci verso i confini con le aziende davanti alla cava abbiamo trovato diverse lastre di eternit, già da noi segnalate più volte. Lungo una strada poi confinante con una azienda ci sono residui di spazzatura: sacchetti, frigoriferi, carta igienica, lasciati dai nomadi che mesi fa erano lì accampati. Inoltre il territorio è circondato da terra bruciata a causa dei focolai di persone che riescono a introdursi nelle cave e campeggiare. Questo ha causato un principio di incendio lungo tutto il litorale della cava. Anche questo da noi segnalato in precedenza».

Le guardie che già erano intervenute più volte, spiegano come ora la situazione sia peggiorata. «Le uniche forze – dicono – che ci danno supporto sono quelle della polizia provinciale e locale, ma con i pochi mezzi che hanno non riescono a stare dietro a ogni nostra segnalazione. Le risorse sono esigue e loro non hanno migliaia di uomini».

(s.bet)

 

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