Gazzettino – Montebelluna. Treni in tilt e in ritardo, la rabbia corre sul web.
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
14
mag
2015
MONTEBELLUNA – Treni in ritardo e passaggi a livello bloccati: i cittadini protestano. Sono arrivate anche alla polizia municipale, ieri attorno alle 9, alcune telefonate di cittadini per problemi relativi ai passaggi a livello della linea per Padova, in particolare via Trevignano e via San Gaetano. Per l’ennesima volta, infatti, la linea è rimasta bloccata, con ritardi segnalati dagli utenti anche di 40 minuti. Non è ben chiaro cosa sia successo, se il problema a monte sia stato rappresentato da un treno guasto o da malfunzionamento delle sbarre, che si presenta ad intermittenza. I cittadini, infatti, segnalano, ad esempio in un caso le sbarre non abbassate ed un treno che, prima fermo, poi sarebbe transitato a passo d’uomo. «Quando cominceremo a mettere le auto scassate di traverso sui binari invece che lamentarci e non far nulla? -afferma, in reazione all’ltimo disservizio, un Montebellunese- Se non ricordo male son state spedite lettere su lettere ma dei nostri infiniti passaggi a livello e dei nostri super-infiniti tempi di attesa non importa nulla». E il sindaco Marzio Favero dice: «il dossier sull’attuale situazione del trasporto su rotaia è pronto. Lo hanno redatto i nostri uffici evidenziando in particolare come, con l’orario cadenzato, che di per sè è positivo, la nostra situazione sia peggiorata». Ma lo stesso Favero non nutre grandi speranze per l’immediato. «Negli ultimi mesi abbiamo avuto i contatti con la parte tecnica; il problema è che quella politica si trova in una fase di passaggio dato che siamo in periodo elettorale. Inoltre verrà anche rinnovata la gestione del servizio: tutto, quindi, è da ridefinire». Sta di fatto che per Montebelluna continuano a presentarsi i problemi di sempre e a risentirne sono, in contemporanea, sia i pendolari dei treni sia gli automobilisti che percorrono le strade intercettate dai passaggi a livello. Mentre di interventi di abolizione delle strutture che intercettano in vari punti la città non c’è neppure l’ombra. E si spera solo nel passaggio a livello di via Piave, che peraltro non a tutti sembra interessare.
Laura Bon