Solidarieta’ a Castelfranco!
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6
nov
2012
Il comitato Opzione Zero – Riviera del Brenta esprime tutta la propria solidarietà e sostegno alla battaglia del comitato No Ecomostro di Castelfranco Veneto, impegnato a contrastare il nuovo devastante insediamento di Rotocart nel proprio territorio.
Purtroppo non siamo riusciti a contribuire alla loro fulminea e straordinaria raccolta firme (3000 firme in due week end!), ma così come siamo stati presenti a Vedelago contro il progetto Barcon, allo stesso modo ci impegnamo a dare il nostro contributo per le loro prossime iniziative, per quanto ci sarà possibile. Sempre nello spirito di solidarietà, unione e mutuo soccorso che ispira la nostra azione.
Veneto City, Barcon e adesso Castelfranco… le speculazioni e l’assedio del cemento ai territori e alle aree agricole non conoscono tregua, ma trovano una sempre più fiera resistenza della società civile che spontaneamente si attiva e si difende e che, se saprà cooperare e fare fronte comune si riapproprierà di quei diritti democratici da cui viene sistematicamente esclusa.
Per parte nostra, intanto, stiamo seguendo la vicenda e informando di quanto sta accadendo in rassegna stampa del nostro sito.
Opzione Zero
C.S. Op.Zero 02/11/12 – Romea Commerciale: gli indignados di palazzo
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3
nov
2012
Stavolta non sono i cittadini e le comunità a inveire contro le scelte del governo, bensì le alte sfere regionali di Palazzo Ferro-Fini.
La Orte-Mestre, nota come nuova Romea Commerciale, è un’infrastruttura che gli oligarchi regionali dell’asse d’asfalto Lega-PdL vogliono fortissimamente. Il Presidente Luca Zaia e l’Assessore Renato Chisso non si sono trattenuti e hanno sbottato arrivando quasi a minacciare il governo, con una risentita lettera a Ciaccia, qualora la situazione non venisse sbloccata rapidamente.
D’altra parte la “Romea commerciale” è un affare da 10 miliardi di euro che da sola vale quattro volte di più di tutti i progetti contenuti nel nuovo piano regionale delle opere pubbliche appena approvato e che vede la cantierizzazione di un turbinio di nuove strade e autostrade (Padana Inferiore, Nogara-Mare, collegamento A4-Jesolo, nuova Valsugana, tangenziali Verona-Vicenza-Padova, grande Raccordo Anulare di Padova e Camionabile…). Un’occasione più unica che rara per la collaudata “Cricca del cemento Veneta”.
Invece qualcuno al Governo si è reso conto che un Project Financing da 10 miliardi di euro con questi livelli di traffico e in tempi di crisi, semplicemente non sta in piedi, a meno di non provocare un “buco” nei bilanci pubblici dello Stato che avrà ripercussioni per molti anni a venire sulle tasche dei contribuenti italiani. Esattamente come per la TAV in Val di Susa.
E infatti le “difficoltà tecniche” di cui parla Chisso sono in realtà difficoltà economico-finanziarie, manca un piano economico-finanziario: il giochetto del project financing per opere di questa portata non funziona più da anni, nemmeno con il sistema dei Project Bond e della defiscalizzazione tanto voluta dal Ministro Corrado Passera e dal suo braccio destro Mario Ciaccia.
A fronte di un calo vertiginoso dei dati di traffico, si continuano a portare avanti progetti concepiti 15 anni fa, trascurando consapevolmente le infrastrutture esistenti che continueranno a rimanere insicure e degradate, come per l’attuale Romea. La Romea Commerciale è un’opera insostenibile sia dal punto di vista economico che ambientale.
Per Opzione Zero e per tutte le altre organizzazioni del coordinamento nazionale Rete Stop OR-ME, il rinvio del CIPE non costituisce certo una vittoria; le pressioni delle potenti lobby che stanno dietro a quest’opera potrebbero far precipitare la situazione da un momento all’altro. Si tratta però di una tregua importante per prepararsi ad una battaglia estremamente difficile.
C.S.Op.Zero 25/10/12 – Agricoltura contro cementificazione? No, tattica della confusione.
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25
ott
2012
La Regione del Veneto continua a mandare informazioni contraddittorie sulla sua politica in materia di consumo di suolo. Se da un lato, chiede una moratoria che risparmi i terreni agricoli, dall’altro, continua a sostenere e approvare mega-progetti inutili che di suolo ne “mangiano” centinaia di ettari, come Polo Logistico di Giare, Veneto City, Romea Commerciale, ecc.
Opzione Zero aderisce a “Firenze 10+10″
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25
ott
2012
Il comitato OpzioneZero – Riviera del Brenta (VE) aderisce all’appello per il Forum “Firenze 10+10″ del 8-11 novembre 2012.
Condividiamo pienamente i principi e le linee che ispirano e guidano questo grande appuntamento internazionale per la “costruzione di un’Europa sociale e dei beni comuni, come risposta alla crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui siamo immersi.”
Con preghiera di diffusione, inviamo un caro saluto.
Appello: Unire le forze per un’altra Europa
8-11 Novembre, 2012 / Fortezza da Basso – Firenze
A dieci anni di distanza da quell’enorme spazio di discussione e dibattito aperto che fu il primo Forum Sociale Europeo, reti, gruppi e movimenti fiorentini hanno avviato un percorso inclusivo per costruire nella città un appuntamento con cui rimettere insieme legami, riflessioni e azioni intorno alla costruzione di un’Europa sociale e dei beni comuni, come risposta alla crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui siamo immersi.
Questo evento si svolgerà nell’arco di quattro giorni nel prossimo mese di novembre e vi troveranno spazio attività autorganizzate e incontri di convergenza finalizzati al lancio di azioni e campagne europee e del bacino del Mediterraneo.
Acqua bene comune: la battaglia continua in europa
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19
ott
2012
La vittoria del Referendum sull’Acqua e la recente sentenza della Corte Costituzionale hanno segnato una vittoria importantissima per i movimenti che si battono in difesa dei Beni Comuni. Ma sottovalutare la reazione delle multinazionali e dei poteri finanziari sarebbe un errore. Per questo i Movimenti rilanciano a livello Europeo sfruttando lo strumento ICE (Iniziativa Cittadini Europei). Tutte le info nell’appello sottostante.
Vi chiediamo di aderire alla petizione e di diffondere il messaggio con tutti i mezzi a vostra disposizione (mail, FB, siti…).
OpzioneZero
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Care e cari,
la battaglia per l’acqua bene comune continua e, ancora una volta, abbiamo bisogno del vostro supporto.
Così come in Italia, in molti paesi europei l’acqua non è considerata un diritto ma una merce da vendere e comprare.
Finalmente, però, è possibile sottoscrivere un proposta di iniziativa europea perché le risorse idriche siano messe fuori dal mercato e dai processi di privatizzazione in tutti i paesi europei.
In che modo? Attraverso il nuovo strumento legislativo di democrazia diretta dell’ICE (iniziativa dei cittadini europei). Per presentare un’ICE servono un milione di firme da almeno sette paesi dell’unione.
Come si fa a sottoscrivere? Basta andare su www.acquapubblica.eu, è semplicissimo e bastano pochi minuti.
Firma e fai firmare per l’acqua diritto umano universale, inoltra questa mail ai tuoi amici, ai tuoi colleghi, ai tuoi conoscenti. Condividi il testo di questa mail e il video Youtube su Facebook, Twitter e Google+.
Scegli di essere parte delle decisioni. Scegli per l’acqua diritto umano universale. In Italia e in Europa.
Grazie,
Forum Italiano dei Movimenti per L’Acqua
http://www.youtube.com/watch?v=ECw7kvoAW-g
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Ufficio Stampa Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
www.acquabenecomune.org
C.S.Op.Zero 16/10/12 – Insieme per la sicurezza idraulica
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16
ott
2012
A un mese dal secondo anniversario dell’alluvione, che a novembre 2010 ha disastrato il Veneto, vale la pena di chiedersi che cosa si stia facendo concretamente.
Per esempio che fine ha fatto lo studio di fattibilità sull’Idrovia commissionato dalla Regione Veneto lo scorso 27 aprile con una spesa di 160.000 euro di soldi pubblici?
Il termine dei 120 giorni per la sua presentazione sono passati abbondantemente, ma nessuno ne sa più nulla, anche se è facile intuire quale sarà il risultato: un via libera al canale scolmatore affiancato da una superstrada a pagamento – visto il conflitto d’interesse che riguarda una delle società affidatarie dello studio di fattibilità, la Idroesse Infrastrutture impegnata anche nella progettazione della Camionabile.
Premio Minazzi Ambientalista dell’anno 2012
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13
ott
2012
In lizza sette persone e un movimento che hanno lottato per rendere migliore il nostro paese. Il premio è dedicato a Luisa Minazzi, coraggiosa attivista contro l’amianto.
Al via la VI edizione del Premio Ambientalista dell’anno, dedicato a Luisa Minazzi, la coraggiosa attivista di Casale Monferrato (Al) scomparsa nel 2010, che ha lottato in difesa dei diritti delle persone esposte all’amianto. Ed è proprio il circolo locale di Legambiente del paese martoriato dalla fibra-killer che da quest’anno lo organizza in sua memoria.
Otto i candidati tra cui Mattia Donadel del Comitato Opzione Zero.
In lizza sette persone e un movimento che hanno lottato in difesa dell’ambiente e reso migliore il nostro paese.
Come votare
Invia la scheda che trovi cliccando questo link inviandola via email all’indirizzo ambientalista2012@lanuovaecologia.it (specificando il proprio nome, cognome, data di nascita, indirizzo e indicando, ovviamente, il candidato scelto)
C’è tempo fino al 10 novembre.
C.S.Op.Zero 09/10/12 – Quando i mostri finiscono al tappetto. Barcon e Veneto City: stesso copione, finale diverso
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9
ott
2012
Nonostante le pressioni degli interessi speculativi, gli opportunismi politici e l’assurdità delle procedure amministrative; nonostante il trito richiamo per le allodole su presunti posti di lavoro e sul falso mito dello sviluppo, il cosiddetto “progetto Barcon” di Vedelago non è passato.
L’affollata seduta del consiglio comunale di Vedelago di lunedì sera, assediata all’esterno da comitati, associazioni e cittadini contrari, ha visto l’affossamento del mega-insediamento industriale di 500.000mq ancora agricoli, che doveva comprendere il macello più grande d’Europa, una cartiera e un casello autostradale, giusto per dimostrare l’utilità pubblica! Opzione Zero era presente a sostegno dei valori che ci vedono contro V.C., contro il consumo speculativo di suolo, in difesa dei beni comuni e nel rispetto di quella necessaria pratica di mutuo soccorso e cooperazione con le realtà che condividono sorti simili a quelle della Riviera del Brenta.
Inevitabile, infatti, il parallelo con il “caso” Veneto City: stessi slogan promozionali, stessa procedura di Accordo di Programma, stessi ricatti e stesse minacce per la sopravvivenza dei beni comuni e della salute dei cittadini. E anche lo stesso teatrino, che ha visto i posti disponibili della Sala Consiliare occupati per tempo dalla claque “a favore”. Nel caso di Barcon ha certamente influito il “disorientamento” dell’asse PdL-Lega che nell’ultimo anno si è scompaginato, ma… paese che vai, leghista che trovi… e il fuoco incrociato di chi ha ancora un barlume di buon senso politico, di chi ha il coraggio di dissociarsi da scelte scellerate e della sempre più potente voce della società civile hanno giocato un ruolo fondamentale. Quando l’asservimento alle logiche clientelari politiche e lobbistiche e l’incompetenza amministrativa nel governo reale del territorio prevalgono, assistiamo alle più basse nefandezze. Veneto City è un chiaro esempio di come la debolezza della politica locale, incapace di assumersi la responsabilità e il diritto/dovere di esercitare il proprio potere a beneficio dei cittadini e incurante delle loro istanze democratiche, conduca alle più temibili devastazioni. Ma la società civile è sempre più vigile, sempre più esasperata e sempre più capace di alzare la voce e spostare gli equilibri di una politica inadeguata e distante.
E anche se la Regione Veneto inventa strumenti sempre più arroganti per spianare la strada alla speculazione e agli interessi privati – come l’ultimo DDL commercio del 2 ottobre che spalanca le porte ad altri centri commerciali – questi mostri si possono e si devono fermare: in Veneto siamo al collasso, non possiamo più permetterci di consumare territorio, mettendo a rischio sicurezza, salute e quel poco di economie locali che restano. L’esempio di Barcon parla a tutti noi: dobbiamo e possiamo dire BASTA!
Barcon di Vedelago: Appello alla partecipazione
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8
ott
2012
Invitiamo tutti gli attivisti e simpatizzanti a partecipare al presidio di stasera davanti al Comune di Vedelago a sostegno degli oppositori al mega insediamento di Barcon: Fondazione Villa Emo, Comitato Barcon Viva e Primavera Civica, oltre ai dissidenti di maggioranza PdL-Lega.
L’appuntamento è per stasera LUNEDI’ 8 OTTOBRE 2012 alle ore 20.30
Il “progetto Barcon” è un mostruoso insediamento agro-industriale di 80 ettari (circa 4 volte Veneto City!!!) nella frazione di Barcon di Vedelago che vede, tra l’altro, l’agghiacciante progetto di un mega-macello, un casello autostradale e di una cartiera (nel nostro sito c’è tutta la rassegna stampa a riguardo). Il tutto sta procedendo col famigerato Accordo di Programma (come per V.C.) ma la maggioranza PdL/Lega del Comune si è spaccata e stasera c’è il consiglio comunale di ratifica. Il presidio pacifico e testimoniale davanti al Comune serve a fare pressione affinché non firmino l’A.d.P.
La presenza di Opzione Zero si inserisce in un contesto ampio di coerenza e rispetto dei valori che ci vedono combattere contro V.C., contro il consumo speculativo di suolo e in difesa dei beni comuni. L’adesione a tali valori deve vederci operare in condizioni di mutuo soccorso con le realtà che condividono sorti simili alle nostre, in virtù dello spirito di unione e cooperazione che ci anima.
Grazie a chiunque riuscirà ad esserci.
25/09/12 – Che settimane !!!
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25
set
2012
Ciao a tutt@,
eccoci a fare un po’ il punto della situazione…
Certo che riemergere dalla quantità di attività e dallo straordinario impegno degli ultimi quindici giorni, non è facile! Ma siamo sani, salvi e più che mai galvanizzati.
Vogliamo innanzi tutto ringraziare tutte le persone, i comitati, le associazioni e i movimenti che si sono resi attivi e partecipi e che non solo hanno reso possibile tutto quello che è successo, ma si sono spesi per un risultato a dir poco fantastico! Grazie davvero di cuore a tutt@.
Continua …
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