Gazzettino – Riviera / Miranese. Pedaggi in A4 tornano gli sconti per i residenti.
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10
dic
2014
PEDAGGI – Sconti sul pedaggio autostradale anche per il 2015: lo ha annunciato Cav
AUTOSTRADA – Lo ha annunciato Cav: 1.70 euro per la tratta Mirano-Padova Est
Pedaggi scontati anche nel 2015
Per i residenti nei Comuni di Pianiga, Dolo, Mira, Mirano e Spinea
Sconti sul pedaggio autostradale anche per il 2015, i pendolari tirano nuovamente fuori la calcolatrice. La concessionaria autostradale Cav ha infatti diffuso una comunicazione rivolta agli automobilisti della Mirano-Padova Est: «La richiesta di rinnovo dell’abbonamento per la tratta Padova Est-Mirano Dolo con sconto del 40% deve essere presentata presso i Centri Servizi Cav entro 30 giorni dalla data di scadenza».
L’abbonamento è rivolto ai residenti nei Comuni di Mirano, Spinea, Mira, Dolo e Pianiga e consente di pagare sulla tratta Mirano-Padova Est (e viceversa) 1.70 anziché 2.80 euro. Attenzione: lo sconto è solo per chi fa almeno 20 accessi, anche 10 andate e 10 ritorni. Chi intende fare questo tipo di abbonamento per la prima volta, deve compilare un modulo disponibile agli sportelli o sul sito di Cav.
Nel 2014 gli abbonamenti sottoscritti con questa formula sono stati 225: va considerato che dallo scorso gennaio (quando il pedaggio Mirano-Padova Est è passato da 80 cent a 2.80 euro) molti pendolari hanno deciso di abbandonare il casello di Mirano privilegiando quello di Spinea. Chi imbocca il Passante a Spinea, infatti, paga 1.60 euro nella tratta Spinea-Padova Est.
Oltre agli sconti del 40% per i pendolari di questi cinque Comuni, resteranno in vigore fino al 31 dicembre 2015 anche le agevolazioni tariffarie stabilite dal Ministero dei Trasporti a livello nazionale. Questo secondo tipo di agevolazione permette di godere di sconti fino al 20% per i pendolari dotati di abbonamento Telepass che percorrono una tratta di massimo 50 chilometri tra due caselli prefissati: è possibile avere maggiori informazioni sia sul sito www.telepass.it sia agli sportelli Cav (per la Venezia-Padova) e Autovie (per la Venezia-Trieste). Gli sconti maturano progressivamente dopo aver superato i 20 viaggi: al 21esimo viaggio lo sconto su tutti i viaggi (compresi i 20 precedenti) sarà dell’1%, e così via fino al 40esimo viaggio che garantirà una riduzione del 20 percento. Per i pendolari la tratta Mestre-Padova Est può dunque arrivare a costare 2.24 e non più 2.80 euro. Per molti rimarrà comunque più conveniente imboccare il Passante a Spinea: arrivando ad ottenere uno sconto del 20% i pendolari pagano 1.28 euro anziché 1.60 sulla tratta che porta a Padova Est.
Gazzettino – Dolo. Disabili, all’ospedale parte un progetto pilota
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10
dic
2014
Dolo. È il primo nel Veneto ed è stato lanciato nel reparto di Urologia: riguarda un nuovo sistema di comunicazione
Una guida al reparto e alle terapie tradotta stilizzate per comunicare con i disabili mentali.
All’Urologia di Dolo parte un progetto sperimentale ed innovativo, uno strumento di assisteannza sanitaria dedicato ai disabili con gravi problemi di comunicazione.
Si chiama Pecs e si tratta di una sorta di «lingua alternativa» con la quale medici e infermieri potranno comunicare, attraverso tavolette con immagini stilizzate, con pazienti con problemi comunicativi, dai bambini autistici, o con persone con ritardi mentali o colpite da ictus.
In Italia cinque persone su cento sono disabili, e una su cento è in condizioni di grave o gravissima disabilità, proprio per venire incontro alle loro necessità il reparto di Urologia dell’Asl 13, in collaborazione con l’Associazione Famiglie e Abilità di Campagna Lupia (ispirati al Progetto DAMA, presente in Lombardia), ha creato per prima in Veneto un progetto («perché anche noi disabili con ritardo cognitivo ci ammaliamo come voi») che utilizza le «Pesc».
«La disabilità non è solo fisica – ha spiegato il primario di Urologia Giorgio Artuso – ma anche mentale. Per la prima forma di disabilità, eravamo già attrezzati da tempo: stanze preparate appositamente per accogliere, ad esempio, persone, spesso giovani, in carrozzina.
Da circa un mese abbiamo fatto un passo in più nell’ottica dell’accoglienza, per i pazienti con ritardo mentale e questo è un passo avanti favvero importante e significativo».
Tutte le stanze di Urologia sono «segnate» con le Pecs, le immagini stilizzate e dl personale sanitario ha imparato questo tipo di linguaggio alternativo e, nel momento in cui, un disabile con ritardo mentale si rivolge al reparto, ha con sè queste tessere con cui può spiegargli facilmente l’iter terapeutico che dovrà affrontare.
Luisa Giantin
Gazzettino – Mirano “Cardiochirurgia, omesse le performance del reparto”
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9
dic
2014
Il Tribunale del malato difende Mirano mentre avvia una nuova campagna di prevenzione sanitaria
MIRA – Da questa mattina e fino a giovedì negli ospedali dell’Asl 13 prende il via la campagna nazionale “Mi sta a cuore, guida alla salute di cuore e cervello”, con la distribuzione di un opuscolo per i cittadini realizzato da Cittadinanzattiva – Tribunale dei diritti del malato. La guida contiene informazioni su come prevenire le patologie cardiovascolari e cerebrovascolari attraverso la conoscenza dei principali fattori di rischio.
Ma la campagna di prevenzione è anche l’occasione per difendere l’operato dell’Unità operativa di Emodinamica e Cardiologia interventistica dell’ospedale di Mirano, considerata un’eccellenza nel Triveneto e a livello nazionale e polo di attrazione da altre Ulss e regioni. Dal 1. gennaio 2015 il reparto chiuderà e sarà trasformato in Chirurgia vascolare. Una scelta avallata dal direttore generale Gino Gumirato che riferendosi ai dati Agenas, l’Agenzia sanitaria legata al ministero, sottolineava come i dati negativi sull’attività del reparto miranese di Cardiologia individuava come unica strada la collaborazione con Mestre.
«Quei dati sono stati letti in maniera strumentale – dichiara la presidente del Tribunale Sandra Boscolo con i dati alla mano – si è volutamente omesso di riferire che Mirano, trattando il 66,5% dei pazienti in infarto acuto con angioplastica coronarica entro le 48 ore, raddoppia la media nazionale del 30,76% superando ampiamente Mestre che detiene il 45,5%».
Luisa Giantin
Nuova Venezia – Asl 13, arriva Checchin
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4
dic
2014
È stato eletto ieri presidente della conferenza dei sindaci
MIRA – Sostituzione ai vertici della conferenza dei sindaci dell’Asl 13: i sindaci dei 17 Comuni hanno votato il nuovo presidente. A dirigere l’assemblea sarà il sindaco di Spinea (di area centrosinistra) Silvano Checchin, che subentra al collega di Campagna Lupia (di area centrodestra) Fabio Livieri. La sostituzione è avvenuta, secondo Livieri, in modo concordato, anche se non poco avrebbero pesato, secondo alcuni, le recenti polemiche e le proteste legate alla difesa dell’ospedale di Dolo sfociate in una manifestazione.
«Era da tempo», spiega Livieri, «che avevo chiesto la sostituzione alla guida della conferenza, sia per problemi di lavoro che di salute. Dopo due anni e mezzo di incarico, ritengo sia giusto optare per l’alternanza. Credo che il collega Checchin saprà operare con grande capacità, tenendo conto degli interessi di tutto il comprensorio».
Va detto che Livieri era stato l’unico sindaco a non aderire alla marcia di protesta organizzata dai primi cittadini della Riviera a novembre per le strade di Dolo e si era attirato gli strali dei comitati e degli stessi colleghi. Fra gli altri argomenti affrontati ieri dalla conferenza dei sindaci, c’è stata anche la questione del distretto sanitario di Mira. Il sindaco di Mira Alvise Maniero ha ricordato i passaggi fatti e l’invio in Regione del progetto per il nuovo sito di Oriago con il piano finanziario per realizzarlo. Infine i fondi per l’ospedale di Dolo.
«Attendiamo entro fine mese dalla Regione», ha detto Livieri, «una risposta per ottenere i 28 milioni di euro che ci servono per realizzare le nuove sale operatorie, il pronto soccorso e la riabilitazione all’ospedale di Dolo».
(a.ab.)
Gazzettino – Dolo. “Negozi nel deserto. Chiuderemo tutti”
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4
dic
2014
DOLO – Dopo la serrata della storica cartolibreria si alza la protesta dei commercianti locali
La notizia della chiusura della storica libreria Morelli ha accentuato il malessere esistente a Dolo e non sono mancate le reazioni. Umberto Cogno, contitolare di uno degli esercizi più vecchi, la fioreria Cogno sorta nel 1934, è molto amareggiato.
“Il mio è un grido di disperazione dall’attuale situazione del commercio di tutta la Riviera della Brenta, situazione causata da una politica inefficiente basata solo sull’aumento delle tasse, con politici bravi solo a promettere senza nessun risultato, solo aumenti e basta”.
Cogno, che parla anche a nome di altri commercianti, aggiunge: “Mai visto un politico, un sindaco o chi per lui entrare nei nostri negozi e chiedere come va? Com’è la situazione attuale? Ci sono vendite? Cosa pensate? Mai, solo in campagna elettorale quando promettono e poi, una volta seduti sulla poltrona spariscono nel nulla. Intanto i nostri paesi muoiono, negozi storici che chiudono e licenziano i commessi, impoverendo sempre più le famiglie. La politica attuale punta solo sulla grande distribuzione, così facendo hanno fatto morire tutti i piccoli commercianti”.
Cogno è deluso: «Domenica 30 novembre la Riviera sembrava una via della fantascienza, buia, negozi spenti e chiusi mentre una folla impressionante si recava nei centri commerciali. Noi ci stiamo autotassando di 100 euro a negozio per cercare di abbellire il paese, a che pro? Tanto tutti vanno nei centri commerciali! E continuano a dare ancora permessi di costruirne degli altri . Un grazie ai nostri politici per aver creato un grandissimo deserto nei nostri paesi. Nel 2015, se continuiamo su questa strada, ci sarà una chiusura spaventosa di negozi”
Lino Perini
Nuova Venezia – Dolo. Cogno al Comune “Non fa nulla per il commercio”
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3
dic
2014
DOLO «Il mio è un grido di disperazione per l’attuale situazione del commercio di tutta la Riviera». A scriverlo in una lettera aperta è Umberto Cogno, storico commerciale dolese ed ex vicepresidente Ascom della Riviera.
«Domenica la Riviera sembrava una via della fantascienza», racconta Cogno, «buia e con negozi chiusi. Noi ci stiamo autotassando di circa 100 euro a negozio per cercare di abbellire il paese con le luminarie ma a quale scopo. Tutti vanno nei centri commerciali e la politica invece di tutelare i centri storici continua a concedere permessi per costruirne altri».
Cogno, la cui famiglia gestisce un negozio dal 1934, non risparmia critiche anche all’amministrazione comunale di Dolo.
«Mai visto un politico», accusa il commerciante, «un sindaco o chi per lui entrare nei nostri negozi e chiedere come va o com’è la situazione attuale. Solo in campagna elettorale quando promettono il mondo intero e poi, una volta seduti in quella “poltrona”, spariscono nel nulla. E intanto i nostri paesi muoiono, negozi storici che chiudono con licenziamento dei commessi. A gennaio chiuderanno tre negozi storici, un grazie ai nostri politici per aver creato un grandissimo deserto nei nostri paesi».
(g.pir.)
Nuova Venezia – Dolo. Nuovi rinvii udienze nell’ufficio del Giudice di pace.
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2
dic
2014
DOLO – Nuovo rinvio ieri mattina per le udienze penali previste nell’ufficio del Giudice di pace di Dolo. Si tratta del terzo rinvio nel giro di poche settimane dopo quelli avvenuti a novembre. Il provvedimento di rinvio, che era già stato comunicato nei giorni scorsi agli avvocati che a loro volta avevano immediatamente allertato le parti coinvolte, è stato disposto perché si è in attesa che venga completato trasferimento dell’ufficio dolese a Venezia come previsto dalla riforma della geografia giudiziaria e dopo che i comuni del territorio non sono riusciti a farsi carico della spese per il mantenimento del servizio in Riviera. Erano circa venti i procedimenti iscritti a calendario ieri che sono stati rinviati tutti al 13 aprile 2015. Le udienze si svolgeranno nella sede del Giudice di Pace di Venezia.
Sulla vicenda è arrivato il commento dell’avvocato Stefano Marrone, neo presidente della Camera degli Avvocati della Riviera e del Miranese. «È una situazione grave», spiega l’avvocato Marrone, «che deve essere affrontata e risolta, anche per evitare pregiudizi ai diritti dei cittadini».
Giacomo Piran
Gazzettino – Dolo. D’Agostino, ex amministratore dell’ospedale “Sale d’attesa da terzo mondo”
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2
dic
2014
DOLO – «È una situazione da terzo mondo». Sbotta l’ex amministratore dell’ospedale e dell’Asl Vincenzo D’Agostino al cospetto di come si presentano ogni giorno le sale d’attesa del nosocomio dolese. «È inconcepibili che gli operati sostino nei corridoi ed i letti degli ammalati passino fra coloro aspettano per entrare in sala gessi. E non è giusto che la sala gessi si trovi al quarto piano dove le persone arrivano da sole, dovrebbe essere accanto al pronto soccorso come lo prevede la normativa. È un reparto importante, è stato giudicato dal ministero come il terzo in Regione, merita maggiore attenzione.» D’Agostino non si limita a questo. «Ed è ancora disumano vedere cosa accadde nella sala d’attesa degli ambulatori di cardiologia dove le attese sono anche di ore in uno spazio angusto, gente in piedi perché la sala è stata dimezzata per fare una stanza per le riunioni che non serve e che va a discapito della funzionalità del servizio. I cittadini non meritano di essere trattati in questo modo»
(L.Per. )
Nuova Venezia – Unione Comuni in deficit, Dolo sotto accusa
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2
dic
2014
La polemica
DOLO «Lo spirito di responsabilità dei consiglieri dell’Unione dei Comuni ha permesso l’approvazione all’unanimità dell’assestamento di bilancio nonostante il mancato trasferimento da parte della Regione di circa 200 mila euro. Questo ammanco è stato provocato dalla miopia di alcuni rappresentanti di maggioranza della giunta Gottardo».
A dirlo è una nota inviata dall’Unione dei Comuni della Riviera del Brenta di cui fanno parte Dolo, Fiesso, Fossò e Campagna Lupia. La questione riguarda la mancata approvazione da parte del consiglio comunale di Dolo entro il 30 ottobre, contrariamente a quanto fatto dagli altri tre comuni, del trasferimento all’Unione della funzione della Protezione Civile in modo che la Regione, che riconosce le Unioni con almeno due funzioni, potesse erogare il contributo previsto. Ora l’unica funzione inserita è la polizia locale. Al centro della questione ci sono quindi le tensioni all’interno della maggioranza di centrodestra di Dolo in cui alcuni assessori sono contrari all’inserimento della Protezione Civile nell’Unione.
«Purtroppo la situazione del Comune di Dolo», prosegue la nota, «ha avuto come risultato che la Regione, non riconoscendo all’Unione dei Comuni della Riviera i requisiti, non ha concesso il contributo previsto facendo registrare un deficit di circa 200 mila dal bilancio. Questo, unito al contributo straordinario del Governo centrale per le funzioni dello sportello “Sì cittadino” di oltre 45 mila euro, porta il totale del deficit a 250 mila euro». Sulla questione i 10 consiglieri di opposizione di Dolo vogliono vederci chiaro e hanno chiesto la convocazione di un Consiglio comunale con la presenza dei sindaci degli altri Comuni dell’Unione.
Giacomo Piran
Gazzettino – Riviera del Brenta. Fosso’ accusa Dolo “Persi 200 mila euro”
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2
dic
2014
«Buttato via un tesoretto: sono loro i colpevoli»
Il sindaco di Fossò Federica Boscaro: «Buttare di questi tempi dalla finestra 200mila euro per l’incapacità di amministratori di guardare avanti e di operare con senso civico di responsabilità verso i cittadini, merita solo un epiteto: colpevoli»
BOSCARO «Una miopia gravissima pagata a caro prezzo»
«Dolo ci ha “tolto” 200 mila euro»
Il sindaco di Fossò attacca duramente la Giunta Gottardo per i mancati introiti dell’Unione dei Comuni
È un colpo difficile da digerire per l’Unione dei Comuni «Città della Riviera del Brenta». Tutta colpa del mancato introito di 200mila euro che avrebbero dovuto entrare nelle casse dell’Unione, ma sul cui trasferimento la Regione del Veneto non ha dato il proprio assenso.
«La miopia, ma sarebbe meglio chiamarla cecità, di alcuni assessori e consiglieri di maggioranza della Giunta comunale del sindaco di Dolo, Mariamaddalena Gottardo, si è rivelata di gravissima entità per i quattro comuni che compongono l’Unione. Tuttavia, nonostante il mancato trasferimento da parte della Regione del Veneto di circa 200mila euro, lo spirito di responsabilità dei consiglieri dell’Unione dei Comuni della Riviera del Brenta ha ugualmente permesso l’approvazione all’unanimità dell’assestamento di bilancio».
A rendere pubblica la situazione è la sindaco di Fossò, Federica Boscaro, che nel corso di una seduta del Consiglio comunale ha dovuto affrontare la discussione in merito all’argomento per rispondere alla presentazione di una interpellanza a risposta immediata presentata dai consiglieri Asta, Discardi e Rubin.
«I Consigli Comunali di Fossò, Campagna Lupia e Fiesso d’Artico hanno votato in tempo utile il trasferimento all’Unione delle funzioni della Protezione Civile e della Polizia Municipale. Purtroppo la difficile situazione politica del Comune di Dolo, dove la sindaca Gottardo si è trovata ostaggio di alcuni membri di maggioranza, non ha permesso l’adozione delle stesso provvedimento. La Gottardo è stata ricattata con il veto di trasferimento di ogni altra funzione, compreso l’ingresso di altri comuni della Riviera del Brenta all’interno dell’Unione, ottenendo come risultato che la Regione non abbia riconosciuto la congruità dei requisiti. Di conseguenza alle casse dell’Unione sono mancati 200mila euro, portando il totale del deficit nelle casse di 250mila euro».
GOTTARDO – Un Consiglio straordinario per far luce sulla questione
La collega: «Ora voglio approfondire, poi replicherò»
DOLO – «Non mi sento di replicare a quanto dichiarato dal sindaco Boscaro. In questo momento preferisco approfondire la questione prima di fare qualsiasi commento».
Il sindaco di Dolo Maddalena Gottardo preferisce rispondere con calma alle affermazione della sua omologa ma intanto l’opposizione al completo ha inoltrato una richiesta di convocazione del Consiglio Comunale con all’ordine del giorno il “Mancato introito contributi e maggiori spese in Unione dei Comuni «Città della Riviera del Brenta» a causa di presunte inadempienze e mancate decisioni da parte dell’Amministrazione comunale di Dolo”. Su questo tema il sindaco Gottardo osserva. «È una richiesta legittima e condivisibile perché vengano approfonditi tutti gli aspetti della vicenda.» E sulla richiesta che il consiglio sia aperto con la presenza anche degli altri sindaci dell’Unione, la Gottardo conviene. “È giusto anche questo perché è un problema che riguarda tutti ed è opportuno che tutti siano presenti.” Il sindaco s’impegna anche a fissare il consiglio al più presto, sicuramente prima delle festività natalizie.
(L.Per.)
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