Nuova Venezia – Cresce la raccolta differenziata nel Veneziano, brilla Fosso’.
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26
set
2013
Nel mese di agosto nel territorio gestito da Veritas è arrivata al 57%.
Più dell’80% di differenziata a Fossò, Martellago e Spinea. Venezia e Mestre al 43%
VENEZIA. Cresce la raccolta differenziata dei rifiuti. La media del territorio dove Veritas gestisce l’igiene urbana ha infatti raggiunto, nel mese di agosto, il 57,80%. Il record spetta a Fossò (83,91%), seguito da Martellago (81,15%) e Spinea (80,08%). Nel primo comune, da qualche settimana, i rifiuti vengono pesati puntualmente dopo la raccolta porta a porta, quindi i cittadini pagano effettivamente per quello che producono. Negli altri due il secco viene raccolto con i cassonetti dotati di calotta, che si aprono solo con una chiave personale, consegnata a tutti gli utenti.
Questi risultati e la crescita ormai costante della percentuale di differenziata testimoniano l’impegno della maggioranza dei cittadini nei confronti dell’ambiente. Sempre più famiglie, infatti, collaborano con Veritas per migliorare la differenziata, sia in termini di quantità che di qualità. E’ buono anche il risultato del Comune di Venezia (42,93%), grazie anche all’incremento fatto registrare dal centro storico, Murano e Burano (27,81%). Su livelli molto alti è ancora la Municipalità di Chirignago-Zelarino (il primo territorio a partire con i cassonetti con la calotta), che anche ad agosto ha raggiunto il 73%. Se sarà confermato questo trend è prevedibile che per la fine dell’anno il Comune di Venezia possa raggiungere il 45%, l’attuale livello di differenziata di Berlino.
Grazie all’aumento delle differenziate e alla trasformazione del rifiuto secco in Cdr (combustibile derivato dai rifiuti), bruciato insieme al carbone nella centrale termoelettrica Palladio di Fusina per produrre energia elettrica, Veritas manda in discarica una quantità di rifiuti inferiore al 4%. Si tratta di un risultato molto importante, che ci accomuna a un Paese all’avanguardia nella gestione dei rifiuti come l’Austria, perché è stato cancellato uno sistemi di smaltimento più inquinanti e meno sostenibili al mondo. Un altro importante risultato è la chiusura dell’inceneritore di Fusina, che la crescita delle differenziate ha reso inutile. La dismissione dell’impianto – negli ultimi cinque anni ha bruciato in media 45.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani all’anno, recuperando dalla combustione 15.000 KWh – permetterà di ridurre ogni anno l’emissione in atmosfera di 50.000 tonnellate di CO2.
Bettin: “Bene Venezia, meno rifiuti in discarica”. £I dati sulla raccolta differenziata dei rifiuti in provincia di Venezia, diffusi da Veritas, confermano la forte e positiva evoluzione del sistema nel nostro Comune. Con il 43 % dei rifiuti raccolti in modo differenziato, ci consolidiamo ai vertici della classifica per le città medie e grandi che differenziano di più e ci collochiamo a livello dei migliori standard europei per le città della nostra dimensione e complessità”, dice l’assessore all’ambiente del Comune di Venezia Gianfranco Bettin.
“Intanto, nelle parti di città che già hanno visto l’introduzione del nuovo sistema a calotta (mentre a Venezia centro storico si è esteso a quasi tutta la settimana il porta a porta), la differenziata è giunta a livelli record (oltre il 70%) ai quali l’intero comune accederà non appena il nuovo regime sarà generalizzato (con Mestre centro e il Lido, fra poco) – sottolinea l’assessore – Ciò che più conta, però, è che è l’intero sistema che stiamo sviluppando a dare ottime prove: infatti, se aumenta la differenziata e insieme si riduce sempre più il conferimento in discarica (circa il 4%, una delle migliori performance nazionali) ed è imminente, grazie a tutto ciò, la chiusura del vecchio inceneritore. Si tratta di una grande prova di efficienza e innovazione, realizzata da un sistema interamente pubblico, che dunque garantisce la massima trasparenza e affidabilità. Certo, bisogna ancora migliorare, superare limiti, ma questi ulteriori risultati confermano che la via è quella giusta. Ad esse, in modo determinante, concorrono i cittadini e le cittadine, ai quali siamo grati, protagonisti di un percorso che anche per questo è davvero d’eccellenza”.
Nuova Venezia – Scorze’, Tangenziale sud Via libera al bando.
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21
set
2013
SCORZÈ – Il progetto della variante alla Noalese, primo stralcio secondo lotto, è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione (Bur). Dunque un passo in avanti non da poco per l’opera, che prevede un collegamento da via Milano a via Boschi, tutto il territorio di Scorzè (tangenziale sud) e che a breve sarà messo a bando. Anche la precedente soluzione, da via Mestrina a Noale a via Volta a Scorzè era stata messa nel Bur e poi le cose mutarono, tanto da cambiare il tracciato e scatenando le proteste di Salzano. Stavolta, però, sembra che le cose possano prendere una piega diversa. «Lo considero un passo molto importante», commenta il sindaco Giovanni Battista Mestriner, «ed è un risultato atteso dai nostri cittadini. Ci auguriamo che le fasi successive siano compiute con celerità, per arrivare al progetto esecutivo e alla soluzione dei problemi ancora non risolti». Da Scorzè si è sempre detto e sostenuto che questa strada debba essere realizzata entro la fine dei lavori del casello del Passante a cavallo del fiume Dese, prevista fra poco più di un anno. Per il cantiere, si useranno i 12 milioni di euro messi sul piatto dalla Regione per la vecchia soluzione, da via Mestrina a via Volta, ma poi dirottati sul nuovo progetto approvato. La tangenziale sud avrà due corsie e quattro rotatorie: su via Milano, via Boschi (questa già esistente), più via De Gasperi e via Volta (zona via Olmara). Su via Milano e via De Gaspari, il rondò avrà due corsie e un diametro interno di 50 metri, quello in via Volta, stesso diametro ma a tre corsie. Da via Boschi, al confine con Martellago, ci sarà la strada d’innesto al casello dell’autostrada, dove i lavori hanno preso il via a inizio 2013.
Alessandro Ragazzo
Gazzettino – Scorze’, Approvata la variante alla Noalese.
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21
set
2013
Mestriner: «Tappa importante»
Approvata dalla Regione Veneto la variante di Noale e Scorzè alla S.R. 515 «Noalese», primo stralcio , secondo lotto a sud di Scorzè in raccordo al casello di Martellago sul Passante Autostradale. Il decreto regionale approva così l’accordo di Programma che è stato sottoscritto in data 02 aprile 2013 tra la Regione Veneto, il Comune di Noale, Comune di Scorzè, Comune di Martellago e Veneto Strade, accordo che si era reso necessario per la realizzazione della variante e per le variazioni alla strumentazione urbanistica vigente nei comuni interessati. Soddisfazione da parte del sindaco Giovanni Battista Mestriner dopo aver appurato il provvedimento nel Bollettino ufficiale della Regione . «Una tappa importante attesa da tempo da tutta la popolazione di Scorzè – ha sottolineato il sindaco – Ci auguriamo che i passi successivi vengano ultimati con celerità al fine di acquisire il progetto esecutivo e risolvere, almeno in parte, i problemi della viabilità». Ora la parola passerà a i singoli consigli comunali che dovranno ratificare l’adesione del sindaci entro trenta giorni pena la decadenza. I singoli comuni dovranno anche provvedere all’adeguamento urbanistico dei piani regolatori con l’apposizione del vincolo preordinato a i vari espropri. L’appalto dell’opera probabilmente potrebbe avvenire nei primi mesi del 2014 con inizio dei lavori per la strada di collegamento tra via Milano e via Boschi sulla Castellana tutta in territorio di Scorzè. Successivamente si raccorderà con la strada di accesso al casello del Passante a cavallo del fiume Dese, tra Cappella e Martellago.
Renzo Favaretto
Nuova Venezia – Martellago. Mobilita’ sostenibile. Studenti a lezione di strade alternative.
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16
set
2013
MARTELLAGO. Appuntamento a Martellago con la Settimana europea della mobilità sostenibile, che coinvolgerà i bambini delle scuole elementari (oggi) e i ragazzi delle medie (domani). L’obiettivo è riscoprire un modo alternativo per raggiungere senz’auto i luoghi del territorio. Stamani i piccoli di terza, quarta e quinta si ritroveranno alle 8.15 in via Berna a Martellago, mentre alla stessa ora le prime e quinte saranno in via Friuli. Dai rispettivi luoghi, gli allievi raggiungeranno a piedi piazza Bertati e poi, assieme, si dirigeranno verso via Fapanni per arrivare alla scuola Goldoni. A Maerne ritrovo alle 8.25 in piazza Giotto, in via Berti e piazza Ilaria Alpi per andare in piazza IV Novembre, seguiranno la pista ciclo-pedonale e andranno alla elementare Sauro.
Infine Olmo, con luogo d’incontro via Chiesa, passeggiata fino a piazza Maestri del lavoro e poi un corteo fino alla scuola Papa Giovanni XXIII. Domani gli studenti delle medie saranno impegnati per tutta la mattina e si muoveranno in bicicletta. Partenza dalle 9 dalla scuola Goldoni, mentre a Maerne ci si vedrà alle 9.30 e a Olmo alle 10. Infine ritrovo al Parco Laghetti tutti insieme con un ristoro.
(a.rag.)
Gazzettino – Martellago. Settimana della mobilita’. M5S attacca il Comune: “E’ solamente uno spot”
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15
set
2013
MARTELLAGO – Anche quest’anno il Comune aderisce alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile con le scuole, ma scendono in pista anche i grillini. Per sensibilizzare i giovani, Amministrazione, polizia locale, istituti scolastici e altre associazioni organizzano il Pedibus e la biciclettata collettivi. Domani mattina tutti gli alunni delle elementari di Maerne, Olmo e Martellago si ritroveranno nei capolinea dei Pedibus e, guidati da insegnanti e agenti, raggiungeranno, rispettivamente, piazza IV Novembre, Maestri del Lavoro e Bertati, da dove, in un unico corteo, raggiungeranno i loro plessi. Martedì mattina tocca ai ragazzi delle medie, che usciranno in bici scortati dagli agenti e, dopo una pedalata per conoscere i percorsi ciclabili, si ritroveranno tutti ai Laghetti per poi fare ritorno a scuola.
Ma per il M5S si tratta di un’iniziativa spot e così i militanti, «per celebrare davvero la Settimana della Mobilità Sostenibile» e iniziare a lavorarci, stamattina, in piazza Bertati, raccoglieranno proposte e firme per il loro progetto «SosMob». Per i grillini il comune ha bisogno di ciclabili continue e protette, marciapiedi sicuri, traffico compatibile con salute e ambiente e di un trasporto pubblico adeguato e quindi chiederanno alla Giunta di istituire un cantiere permanente di progetti coinvolgendo le scuole e tutti i cittadini attraverso l’indizione di un concorso di idee sulla mobilità sostenibile. Il progetto vincente andrebbe premiato e presentato alla prossima Settimana europea, e realizzato in tempi certi.
Nicola De Rossi
Nuova Venezia – “Piu’ treni a Spinea e Maerne”
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14
set
2013
Richiesta dei due sindaci dopo la soppressione di alcuni collegamenti
SPINEA – Spinea e Martellago inviano una nota congiunta all’assessore regionale alla mobilità Renato Chisso, per chiedere di migliorare il traffico ferroviario tra i due comuni. Silvano Checchin e Monica Barbiero hanno anche avanzato alcune proposte concrete alla Regione, come la fermata a Maerne del regionale veloce Venezia-Bassano e la deviazione di altri convogli locali verso Spinea.
Entrambi i comuni fanno parte del contesto metropolitano mestrino e all’hinterland della Castellana e per questo motivo sono interessati al potenziamento delle linee Bassano-Venezia, Mestre-Trento, in particolare nella tratta Maerne-Venezia e Maerne-Castelfranco.
Analizzando le modifiche proposte dalla Regione agli attuali percorsi e orari, i due sindaci, anche sulla base di precise richieste arrivate dai cittadini, hanno individuato le principali criticità sorte nell’eliminazione di alcuni collegamenti diretti a Venezia e Trento-Bassano.
Per questo hanno chiesto che «il treno regionale veloce Venezia-Bassano, di nuova istituzione, fermi alla stazione di Maerne nelle due direzioni».
«Le due amministrazioni», si legge poi nel documento, «ritengono che l’incremento del servizio offerto non compensi adeguatamente la domanda della clientela che, se da una parte potrà contare su più servizi, dall’altra si vedrà costretta a spostarsi di più da un treno all’altro e sottoporsi ad attese, anche lunghe, delle coincidenze, con l’incognita di un aggravamento della situazione in caso non fosse rispettato l’orario».
Checchin e Barbiero chiedono anche «la deviazione dei 13 treni regionali veloci del collegamento Venezia-Conegliano sulla ex linea dei Bivi, con fermata a Spinea. Ciò comporterebbe un aumento di percorrenza di circa sei minuti, ma offrirebbe un importante servizio all’area del Miranese».
Filippo De Gaspari
Gazzettino – Treni: Spinea e Martellago scrivono all’assessore Chisso
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14
set
2013
TRASPORTI – Due richieste per migliorare il servizio
SPINEA – Fermata a Maerne del Venezia-Bassano e deviazione sui Bivi e fermata a Spinea di alcuni treni della Venezia-Conegliano. Queste le richieste presentate da Spinea e Martellago, in modo congiunto, all’assessore regionale Chisso in vista dell’avvio dell’orario cadenzato, il 14 dicembre.
«I nostri comuni sono interessati al potenziamento della linee Bassano Venezia e Mestre-Trento, in primis la tratta Maerne-Venezia, Maerne-Castelfranco. Analizzando le modifiche proposte dalla Regione agli attuali percorsi e orari, pur apprezzando il lavoro svolto, dopo aver ascoltato le richieste dei cittadini abbiamo individuato le principali criticità nell’eliminazione di alcuni collegamenti diretti a Venezia e Trento-Bassano» spiegano i sindaci di Martellago, Monica Barbiero, e Spinea, Silvano Checchin.
Nella proposta attuale i due treni l’ora che fermeranno in stazione a Maerne, infatti, sono il Castelfranco-Venezia e la navetta Noale-Mestre.
«Riteniamo che l’incremento del servizio non compensi adeguatamente la domanda della clientela, che potrà contare su più servizi, ma dovrà spostarsi di più da un treno all’altro con lunghe attese delle coincidenze – continuano Barbiero e Checchin – Perciò, chiediamo che fermi a Maerne nelle due direzioni anche il regionale veloce Venezia-Bassano di nuova istituzione», che nella proposta attuale salta la fermata. Ma i due sindaci chiedono anche di deviare i 13 regionali veloci della Venezia-Conegliano sulla ex linea dei Bivi, con fermata a Spinea.
«Ciò comporterebbe un aumento di percorrenza di soli 6 minuti ma offrirebbe a tutta l’area del Miranese un importante servizio» di collegamento diretto con il Trevigiano. (N.Der.)
Gazzettino – Scorze’. Percorso ciclabile del fiume Dese, in partenza i lavori del primo stralcio.
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14
ago
2013
SCORZÈ – Il nuovo itinerario ciclabile lungo il fiume Dese sta per prendere forma: i lavori partiranno nei prossimi mesi e dovranno concludersi entro la fine del 2014.
A comunicarlo è l’amministrazione comunale di Scorzé, dopo che si è concluso l’iter per l’affidamento dei lavori alla ditta “Masiero Gino e Figli” di Malcontenta.
La convenzione sottoscritta da Comune e Regione Veneto prevede una spesa complessiva di 560mila euro: 446.250 euro a carico della Regione mentre i restanti 113.750 saranno investiti dal Comune di Scorzè.
«L’opera consiste in un percorso ciclopedonale che dal parco del Mulino Todori di via Contea, mantenendosi sempre sull’argine del fiume Dese, arriva fino agli impianti sportivi di viale Kennedy» ha spiegato l’assessore all’Ambiente Albino Luise.
L’opera è il primo stralcio di un progetto più grande: sempre costeggiando l’argine del fiume Dese, il percorso dovrebbe arrivare poi fino ai laghetti di Martellago. (g.pip.)
Gazzettino – Martellago. Tosap, nuovo braccio di ferro fra Comune e Cav
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9
ago
2013
MARTELLAGO – Nuovo contenzioso tra Comune e Cav per “l’occupazione” del Passante. La singolare causa tributaria si trascina ormai da un anno e mezzo e ha per oggetto la Tassa di occupazione di spazi e aree pubbliche. Il concessionario del Comune per la sua riscossione, l’Aipa, nel 2011 ha iniziato a esigerla anche dalla Concessioni autostradali venete, gestore del Passante, per i tratti dove esso sovra o sottopassa – e dunque “occupa” – il territorio comunale, come nel caso del sottopasso di via Zigaraga o del viadotto in via Motte.
Per Aipa, Cav s’inquadra come soggetto privato e va esclusa dalle esenzioni previste per Stato, Regioni, Province, Comuni e loro consorzi, di cui Cav invece è convinta di avere diritto riaffermando la sua natura pubblica, in quanto società per azioni ma costituita da Regione e Anas. E così, trattandosi anche di una bella somma, la Cav a più riprese si è appellata contro gli avvisi d’accertamento per gli anni d’imposta 2009 (11mila euro), 2010 (19 mila) e 2011 (10.862), chiamando in causa Aipa e Comune presso la Commissione tributaria provinciale. La quale tuttavia ha respinto i ricorsi, ma il Comune, finora, non ha visto un euro perché Cav non si dà per vinta, ha proposto ricorso in Commissione tributaria regionale e il mese scorso ha presentato un ulteriore ricorso alla Commissione tributaria provinciale contro il nuovo avviso di accertamento emesso da Aipa in maggio per l’anno 2012, per 10.821 euro, notificandolo anche al Comune. Così la Giunta il 29 luglio, forte delle sentenze favorevoli pregresse, ha deliberato di costituirsi di nuovo in giudizio presso la Commissione tributaria provinciale, delegando a rappresentare il Comune la ragioniera capo Annalisa Scroccaro. L’esito del contenzioso è di un certo rilievo: un pronunciamento sfavorevole a Cav costituirebbe un precedente anche per gli altri Comuni attraversati dal Passante per esigere la Tosap.
Nicola De Rossi
Nuova Venezia – Altri 20 milioni per il Passante Verde
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9
ago
2013
La Cav completerà entro l’anno il “Parco lineare” con l’acquisizione di nuove aree e la sostituzione delle alberature
La società per azioni Concessioni Autostradali Venete (Cav) concessionaria del Passante autostradale di Mestre entro il 2013 gestirà tutti i 150 ettari di aree del “Passante Verde” e investirà o ulteriori 20 milioni di euro per realizzare gli “interventi mitigativi”, per realizzare un vero e proprio parco lineare che si estende dall’interconnessione A4-A57, ad ovest, in località Dolo-Pianiga fino ad est, nel territorio di Quarto d’Altino. È prevista anche la sostituzione di circa un centinaio di piante sulle 18.000 già piantate, pari a circa lo 0.6 % del totale.
«Il Passante Verde è un’opera di riqualificazione del territorio, con un intervento di mitigazione ambientale che ha ripristinato l’equilibrio naturale che l’opera stradale in qualche modo aveva modificato» osserva l’assessore regionale alla Mobilità e alle Infrastrutture, Renato Chisso «a chi critica il progetto ricordo che sono 150 gli ettari di aree verdi dislocate lungo il tracciato e in macro aree adibite a parco urbano, fruibili dalla popolazione. Con il tempo miglioreremo ancora l’intervento raccogliendo le istanze dei cittadini dei comuni interessati».
Tiziano Bembo, presidente di Cav spa, aggiunge che «l’accordo per la realizzazione dei Passante Verde è stato sottoscritto nel 2003 nell’ambito delle intese per la realizzazione del Passante autostradale; la Cav non solo ha raccolto quell’eredità ma abbiamo anche fatto inserire nel Piano Finanziario della società 20 milioni di euro per realizzare ulteriori interventi mitigativi. Entro la fine di questo anno tutte le aree passeranno sotto la gestione di Cav spa e, dunque, per noi sarà più facile completare gli investimenti».
Cav spa è partecipata pariteticamente dalla Regione del Veneto e dall’Anas che dal 2009 gestisce il progetto del “Passante di Mestre”, infrastruttura realizzata su proposta della Coldiretti per “by–passare” l’area metropolitana di Venezia e decongestionare così il traffico percorrente la Tangenziale Ovest di Mestre. L’infrastruttura, prevista dalla Legge Obiettivo, è inserita nel contesto territoriale dei corridoi europei, nella fattispecie il Corridoio n. 5 di collegamento Lisbona – Kiev.
Gli interventi più importanti del “Passante Verde” – spiegano Cav spa e la Regione Veneto – riguardano principalmente «la realizzazione di macro aree con funzione di parco urbano dislocate nei comuni di Venezia, Mirano, Spinea, Martellago, Salzano, Mogliano Veneto, nonché nel riutilizzo di aree residuali delle procedure di esproprio situate nelle adiacenze dell’opera viaria e opportunamente sistemate a verde».
Le macro aree che costituiscono il parco lineare sono caratterizzate dalla presenza da vegetazione a prato e alberata con la piantumazione di specie arboree ed arbusti autoctoni». Sono presenti anche aree umide, con bacini di “lagunaggio” e laghetti che contribuiscono a variare l’aspetto ambientale e il paesaggio; sono presenti anche percorsi ciclopedonali, che integrano i percorsi preesistenti, aree di sosta, aree ricreative e attrezzate con percorsi vita. I parchi sono a loro volta arricchiti dalla presenza di dune artificiali con pendenze variabili che hanno la principale funzione di abbattere le emissioni di rumore generato dal traffico autostradale, soprattutto a beneficio degli attigui centri abitati, nonché di ridurre l’impatto visivo dell’infrastruttura nel territorio circostante soprattutto per quelle persone che usufruiscono degli ampi spazi a verde del parco.
Gianni Favarato
L’OPERA – 33 CHILOMETRI E 18 MILA PIANTE PER MITIGARE L’INQUINAMENTO
Per la Regione Veneto e i comuni interessati che l’hanno fortemente voluto, il cosiddetto Passante Verde è una sorta di nuova e grande opera pubblica – collaterale alla rete autostradale – che si sviluppa lungo 33,2 chilometri attraversando il territorio delle provincie di Venezia e Treviso e interessando ben 13 comuni. La realizzazione del Passante Verde è prevista dall’atto Aggiuntivo all’Intesa Generale Quadro del 24 ottobre del 2003, sottoscritto da Governo e Regione Veneto nel dicembre del 2007 e che prevedeva la destinazione di un primo importo per la realizzazione del Passante Verde di circa 20 milioni di euro a cui ora se ne aggiungono altri 20 di nuovi investimenti per un totale di 40 milioni di euro.
L’area totale interessata dagli interventi di mitigazione ambientale del Passante – che ogni giorno è attraversato da camion, tir e auto che scaricano nell’aria grandi quantità di polveri contaminate – misura 150 ettari, comprensivi degli espropri ancora da portare a termine , che si estendono dall’interconnessione tra le autostrade A4-A57 ad ovest ( tra i comuni di Dolo e Pianiga) fino ad est, nel territorio di Quarto d’Altino.
«Il completamento dei lavori del Passante Verde è avvenuto in momenti diversi» precisa la Regione «nel maggio 2012 sono state consegnate a Cav per la gestione e manutenzione le aree a verde ricadenti nei Comuni di Spinea, Salzano, Martellago, Mogliano Veneto e Mirano, ad esclusione di quella a ridosso di Via Porara, nonché le aree comprese tra le interconnessioni A4-A57 nei comuni di Pianiga – Mirano e Quarto d’Altino». Le rimanenti aree sono state completate nel corso del 2012-2013 e nel maggio scorso sono state eseguite le verifiche di «attecchimento delle piante per la loro eventuale sostituzione in garanzia; nella fattispecie, saranno da sostituire circa un centinaio di piante su circa 18.000, pari a circa lo 0.6 % del totale».
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