Televenezia – Una parodia per l’autostrada troppo cara
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18
feb
2014
Nuova Venezia – Il casello di Albarea. I comitati: “La Regione disfa, Calzavara dice di non sapere”
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18
feb
2014
PIANIGA «È ovvio che la Regione non vuole finanziare il casello di Albarea. Alla Regione e all’assessore Renato Chisso interessa solo l’innesto del Passante a Roncoduro. Il casello di Albarea sarà fatto eventualmente solo solo dopo Veneto City».
Dura replica dei comitati Opzione Zero al sindaco di Pianiga Massimiliano Calzavara, che si era detto meravigliato per la mancanza del casello nei progetti.
«Il sindaco Calzavara», dicono con le portavoce del Comitato, Rebecca Ruvoletto e Lisa Causin, «afferma di sentirsi preso in giro dai suoi colleghi di partito presenti in Regione perché non ci sono finanziamenti per costruire il casello di Albarea? Poi si dice sorpreso di scoprire che il casello di Roncoduro sarà forse riaperto parzialmente (solo in direzione Mestre)?
O il sindaco di Pianiga è in malafede o è incapace di guardare i progetti e di ascoltare quello che da anni espongono comitati e cittadini.
I piani del suo collega di partito Renato Chisso sono chiari: innesto della Romea Commerciale a Roncoduro.
Il casello di Albarea ci sarà solo se andrà in porto Veneto City.
In tal caso, oltre ad impedire la riapertura totale del casello di Roncoduro potrebbe anche “saltare” l’apertura parziale dell’ex casello di Dolo per evitare che il “tornello” si trasferisca tra il casello di Albarea e Roncoduro».
Duro l’affondo. «Se il sindaco Calzavara- conclude Opzione Zero – avesse avuto a cuore, di aiutare le imprese a restare competitive ed evitare che chiudano i battenti, avrebbe bocciato il devastante progetto di Veneto City e chiesto il rispetto degli accordi sul Passante: spostamento della barriera a Roncoduro con accesso all’autostrada in ambo le direzioni.
Ciò comporterebbe minor consumo di suolo, l’integrità dell’abitato di Albarea e della sua villa e metterebbe a frutto infrastrutture già realizzate con milioni di euro».
(a.ab.)
L’ira di Calzavara «Il casello di Albarea non è finanziato»
PIANIGA «Ci sentiamo presi in giro dalla Regione. Per il casello autostradale di Albarea sulla A4 non sono ancora stati stanziati dei finanziamenti ad hoc nonostante questa opera sia prevista da tempo a servizio dell’area industriale di Dolo – Pianiga che è la terza della nostra provincia».
La bordata del sindaco di Pianiga Massimo Calzavara è diretta contro i suoi compagni di partito in Regione.
Calzavara spiega che recentemente si è tenuta una conferenza dei servizi in cui si è scoperto che i finanziamenti per la realizzazione del casello autostradale non ci sono e di fatto non ci sono mai stati.
«Con enorme sorpresa», spiega Calzavara, «abbiamo scoperto che il casello è un’opera che non è stata finanziata, quando invece sarebbe di vitale importanza a servizio dell’area industriale di Pianiga e potrebbe servire anche il polo della calzatura della Riviera del Brenta».
Ma le sorprese negative non sono finite qui. Altra brutta scoperta è stata quella relativa al casello di Roncoduro chiuso anni fa. «Si era parlato di una riapertura imminente», spiega Calzavara, «e ora scopriamo invece che sarà riaperto solo fra qualche anno e in forma ridotta, mentre per quello di Albarea come minimo, anche se si trovassero i finanziamenti, ci vorranno altri 7-8 anni prima che veda la luce. Non è questo il modo di aiutare le imprese a restare competitive e ad evitare che chiudano i battenti.
Dovremo continuare a servirci del casello di Marano- Vetrego che è distante chilometri dalla nostra area industriale».
(a.ab.)
Gazzettino – Pianiga. Opzione Zero attacca Calzavara sul casello
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18
feb
2014
«Il sindaco di Pianiga Calzavara getta la maschera sul casello». È quanto afferma il comitato Opzione Zero che aggiunge…”Il sindaco di Pianiga Calzavara afferma di sentirsi preso in giro dai suoi colleghi di partito presenti in Regione perchè non ci sono finanziamenti per costruire il casello di Albarea? Poi si dice sorpreso di scoprire che il casello di Roncoduro sarà forse riaperto parzialmente (solo in direzione Mestre?).
I piani del collega di partito Renato Chisso sono chiarissimi: innesto della Romea Commerciale a Roncoduro.
Il casello di Albarea sarà realizzato solo se andrà in porto Veneto City. In tal caso, oltre ad impedire la riapertura totale del casello di Roncoduro potrebbe anche saltare l’apertura parziale dell’ex casello di Dolo per evitare che il tornello si trasferisca tra il casello di Albarea e Roncoduro”.
Le portavoce del comitato Rebecca Rovoletto e Lisa Causin osservano: “Se il sindaco Calzavara avesse avuto veramente a cuore, come afferma, di aiutare le imprese a restare competitive ed evitare che chiudano i battenti, avrebbe bocciato il devastante progetto di Veneto City e chiesto il rispetto degli accordi sul Passante: spostamento della barriera a Roncoduro con accesso all’autostrada in ambo le direzioni.
Questa operazione oltre ad essere molto meno costosa, comporterebbe un minor consumo di suolo, garantirebbe l’integrità dell’abitato di Albarea e metterebbe a frutto le infrastrutture già realizzate con milioni di euro dei cittadini come il sottopasso nei pressi di Ballò, la bretella est di Dolo e la bretella da Fiesso”.
(l.per.)
Nuova Venezia – Sul web spopola la parodia contro il salasso al casello
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18
feb
2014
Il nuovo clip da “Die hard (Duri a morire)” diventa “Pay hard (Duri a pagare)”
Migliaia di condivisioni per protesta contro i 2,80 euro per arrivare a Padova
MIRANO – L’autostrada è troppo cara? Puoi sempre fare come Bruce Willis. Dopo “Un casello di ordinaria follia”, Doliwood colpisce ancora: doppiata, naturalmente in dialetto veneto stretto, una delle famose scene d’azione di “Die Hard (duri a morire)”, il film cult con Bruce Willis e Samuel L. Jackson, diventato per l’occasione “Pay Hard (duri a pagare)”. L’ultimo lavoro del collettivo di doppiatori di Dolo, per la regia del mitico Giorgio “Ciano” Brugnone, guarda direttamente ai problemi di casa e offre ancora una volta la spalla alla battaglia di migliaia di pendolari, dopo il salasso d’inizio anno ai caselli autostradali di A57 e A4. Se dopo che i vecchi 80 centesimi pagati al casello di Vetrego per raggiungere Padova est sono diventati 2,80 euro dall’oggi al domani, la soluzione di molti è stata la viabilità ordinaria. Lo sanno bene i sindaci che hanno visto aumentare giorno dopo giorno le auto nei loro centri storici. Ecco allora che l’alternativa diventa un film: Willis e Jackson sono due amici che per evitare la “rapina” del casello, escogitano, come alternativa per andare al lavoro, una rocambolesca e folle corsa sulle strade urbane della Riviera. Bruciando semafori e precedenze, attraversando parchi e saltando rampe, in perfetto stile d’azione americano, tutto traffico e stridore di pneumatici. Obiettivo: arrivare al lavoro comunque in tempo ma senza sbancarsi, non importa come. «Te fasso vedare mi come che se va a Padova sensa pagare l’autostrada» avverte un risoluto John McClane, al secolo Bruce Willis, ma con la voce di Eugenio Moro: ruba un taxi e giù di acceleratore. Peccato che Vetrego sia dall’altra parte. Niente casello oggi: «Passo par Scaltenigo, tajo par Fiesso, ecco: semo in zona Stanga». Certo il viaggio non è dei più confortevoli: come dire che all’autostrada non ci sarebbe poi tutta questa alternativa. Zeus Carver, il Samuel L. Jackson di Die Hard (la voce è di Giuseppe Menegazzo) ci prova pure a riaccendere nell’indomito Willis il lume della ragione: «Ma se domandassimo el sconto pendoeari?» «Te domandarìa do euro o’stesso», è l’amara risposta di McClane, inseguito dai “controllori”, che vogliono riportarli sulla retta (auto)strada. Una parodia ben riuscita di un film, ma soprattutto di quello che da un mese e mezzo a questa parte si trovano costretti a fare tutti o quasi i pendolari di Miranese e Riviera. E le soluzioni tardano ad arrivare.
Il video-parodia ha già collezionato migliaia di visualizzazioni e condivisioni in rete, rilanciato anche dal comitato Opzione Zero, da sempre impegnato nella campagna “Un euro può bastare” e che, per l’occasione, è partner ufficiale.
Filippo De Gaspari
C.S.Op.Zero 17/02/14 – Il sindaco di Pianiga Calzavara getta la maschera sul casello
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17
feb
2014
COMUNICATO STAMPA OPZIONE ZERO – 17 FEBBRAIO 2014
Il sindaco di Pianiga Calzavara afferma di sentirsi preso in giro dai suoi colleghi di partito presenti in Regione perchè non ci sono finanziamenti per costruire il casello di Albarea? Poi si dice sorpreso di scoprire che il casello di Roncoduro sarà forse riaperto parzialmente (solo in direzione Mestre)?
O il sindaco di Pianiga è in malafede o è incapace di guardare i progetti e di ascoltare quello che da anni espongono comitati e cittadini.
I piani del suo collega di partito Renato Chisso sono chiarissimi: innesto della Romea Commerciale a Roncoduro. Il casello di Albarea sarà realizzato solo se andrà in porto Veneto City. In tal caso, oltre ad impedire la riapertura totale del casello di Roncoduro potrebbe anche “saltare” l’apertura parziale dell’ex casello di Dolo per evitare che il “tornello” si trasferisca tra il casello di Albarea e Roncoduro.
Se il sindaco Calzavara avesse avuto veramente a cuore, come afferma, di aiutare le imprese a restare competitive ed evitare che chiudano i battenti, avrebbe bocciato il devastante progetto di Veneto City e chiesto il rispetto degli accordi sul Passante: spostamento della barriera a Roncoduro con accesso all’autostrada in ambo le direzioni.
Questa operazione oltre ad essere molto meno costosa, comporterebbe un minor consumo di suolo, garantirebbe l’integrità dell’abitato di Albarea e della sua villa e metterebbe a frutto le infrastrutture già realizzate con milioni di euro dei cittadini (vedi sottopasso nei pressi di Balla, bretella est di Dolo e bretella da Fiesso).
Ancora una volta assistiamo a un penoso scaricabarile, ma la realtà è che le responsabilità delle scelte che hanno ridotto il territorio in queste condizioni prosciugando tra l’altro le casse pubbliche, è di tutta la classe politica e amministrativa che ha governato in questi anni Regione, Provincia e Comuni.
Nuova Venezia – Nuova Romea, polemiche a Dolo
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16
feb
2014
MERCOLEDI’ CONSIGLIO STRAORDINARIO A MIRA
Il consigliere Gei al sindaco Gottardo: «Chiarisca la sua posizione»
MIRA «Qual è la posizione della Lega sulla Nuova Romea? Quella espressa pubblicamente due mesi fa dal sindaco Maddalena Gottardo, di totale ripensamento dell’opera o quella del gruppo consiliare in Provincia con la presentazione di un progetto alternativo che sembra voler solo riaprire il contenzioso tra Comuni sull’onere dell’attraversamento?».
Giorgio Gei (Ponte del Dolo) chiede al sindaco di Dolo di fare chiarezza sulla questione. «Provveda a dare seguito» sollecita Gei «alla creazione della rete di contatti tra sindaci decisa in quell’occasione, per portare avanti l’opposizione alla Romea commerciale».
A Mira un Consiglio comunale straordinario sulla Romea commerciale si terrà mercoledì prossimo alle 19.
«Si parlerà – si legge in una nota del Comune – dell’autostrada Orte-Mestre, in particolare delle ipotesi di percorso del tratto finale che tanto destano preoccupazione, perché potrebbero venire a impattare pesantemente con il nostro territorio. Il Consiglio sarà anche l’occasione per fare il punto sulla messa in sicurezza della Romea, che proprio nel tratto che attraversa Mira presenta una serie di incroci di grande pericolosità, per i quali da tempo il Comune chiede all’Anas una soluzione».
Al Consiglio sono stati invitati a partecipare i sindaci di Venezia, Spinea, Dolo, Camponogara, Campagna Lupia e Codevigo, la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto, l’assessore Renato Chisso e i consiglieri regionali Laroni, Pigozzo, Tesserin e Tiozzo. L’invito è stato mandato anche all’Anas.
La discussione sulla Romea Commerciale cade proprio nel momento in cui in provincia la Lega Nord e la presidente Francesca Zaccariotto si è schierata con il sindaco di Dolo, optando per un innesto sul Passante invece che a Roncoduro.
(a.ab.-g.pir.)
Pay Hard – Duri a pagare
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14
feb
2014
Nuove autostrade, aumento pedaggi, ecco gli effetti oltre alla cementificazione del territorio …
Cliccare qui se non si vede il video
Nuova Venezia – “Nuova Romea, l’innesto sia sul Passante”
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14
feb
2014
La Lega presenta un tracciato alternativo per la Riviera che salverebbe Dolo ma penalizzerebbe Mira
MIRA – La Lega Nord forza la mano in commissione viabilità provinciale e fa propria portandola alla votazione del Consiglio, la soluzione del sindaco di Dolo, Maddalena Gottardo, sul tracciato della autostrada Mestre-Orte. Di fatto la Lega e la presidente Francesca Zaccariotto vogliono l’innesto della Romea Commerciale sul Passante, evitando l’innesto a Roncoduro e l’attraversamento della Riviera in direzione Dolo-Pianiga.
«In alternativa al tracciato B», spiega il presidente della commissione mobilità Michael Valerio, «cioè Lughetto-Malcontenta-Villabona che l’Anas ha proposto per l’ultimo tratto della Romea Commerciale, nel dicembre scorso è stato depositato in Provincia (sostenuto da Maddalena Gottardo) un progetto (B1) che ne prevede la modifica da Codevigo a Lughetto, e da Lughetto alla A4-Passante di Mestre».
Nel testo della mozione della Lega Nord si legge che «la modifica proposta di fatto migliora e rende più efficiente la “soluzione B”, evitando l’attraversamento della Riviera del Brenta non aggravando in tal modo il nodo viario di Roncoduro (già di per sé complesso e impattante), minimizza l’impatto con i vari centri abitati e riduce lo spreco di territorio mettendo in sicurezza l’attuale Romea, eliminando gli incroci a raso, fluidifica il traffico, libera ulteriormente la tangenziale di Mestre dal traffico, ripristina la permeabilità dell’entroterra verso la laguna e riduce il rischio idraulico».
Il documento impegna, secondo la Lega Nord, la presidente della Provincia, Francesca Zaccariotto ad attivarsi per sostenere la proposta presentata in Regione «affinché venga presto presa in considerazione la sostituisca alla proposta originaria del tracciato B di Anas».
L’accelerazione impressa dalla Lega su un innesto che salva Dolo, ma che di fatto investe i comuni di Mira, Spinea e Venezia, trova la ferma opposizione del Movimento 5 Stelle, con il capogruppo in consiglio comunale a Mira, Mauro Berti.
«La Romea Commerciale è un’opera sbagliata», dice Berti, «sia a Roncoduro che sul Passante o a Villabona. Noi siamo a favore di una messa in sicurezza dell’attuale Romea. Siamo pronti a mobilitarci contro l’opera».
Il consigliere provinciale mirese del Pd Guerrino Palmarini spiega che la proposta della Lega verrà bocciata. «Lo sanno tutti», dice Palmarini, «che l’assessore Renato Chisso è favorevole all’innesto a Roncoduro cioè a Dolo- Pianiga. Quello che fa la Lega in Provincia è solo un favore politico al sindaco di Dolo».
Alessandro Abbadir
Gazzettino – Nuova Romea, spunta una variante
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14
feb
2014
GRANDI OPERE – Mozione della Lega in Provincia, coinvolta la Regione
Tracciato parallelo alla statale con innesto al casello di Spinea
Liscia, gassata o… Come nella vecchia pubblicità dell’acqua minerale spunta una terza via per l’innesto della Nuova Romea sull’autostrada A4. Diversa dal tracciato attuale ma anche dalla variante che ha suscitato le proteste pressoché unanimi della Riviera del Brenta, che sarebbe tagliata in due dalla nuova autostrada da Lughetto fino a Roncoduro.
La variante al piano B, ovvero il tracciato B1, è stata discussa ieri in Provincia dalla terza commissione, contenuta in una mozione che il gruppo della Lega Nord porterà in Consiglio provinciale, con la richiesta di presentarla in Regione per l’esame di merito.
Il tracciato, spiega il presidente della commissione, il capogruppo del Carroccio Michael Valerio, «consente di mettere in sicurezza l’attuale tracciato della Romea ma soprattutto di evitare l’attraversamento della Riviera del Brenta. In più consente l’accesso al futuro porto offshore senza andare a intasare la tangenziale di Mestre».
L’ipotesi, già presentata in Comune a Dolo, prevede che all’altezza di Codevigo la nuova autostrada corra parallelamente all’attuale statale 309 ma più all’interno. All’altezza di Lughetto, anziché piegare verso sinistra attraversando i territori di Camponogara e Dolo, il percorso seguirebbe il tracciato della statale fino a Malcontenta. Qui, superato in tunnel il Naviglio Brenta, sono previsti due svincoli a beneficio del futuro scalo portuale e del traffico diretto a Porto Marghera. Quindi il tracciato proseguirebbe verso Est, lungo il tracciato del nuovo collegamento ferroviario previsto per il porto. All’altezza di Villabona ci sarebbe un innesto monodirezionale in direzione Ovest (ovvero Padova e Milano), mentre il traffico diretto verso Est (Trieste) proseguirebbe fino all’attuale casello di Spinea lungo il Passante.
La proposta, formalizzata da una mozione presentata dalla Lega, dovrà ora affrontare il dibattito in Consiglio, dove Forza Italia appare intenzionata a confermare la variante che attraversa la Riviera.
L’opposizione di centrosinistra invece punta ad analizzare le planimetrie dei due tracciati “ufficiali”, coinvolgendo allo stesso tempo le popolazioni interessate.
Il percorso, in ogni caso, non sarà breve dato che, se anche la Regione dovesse avallare la nuova variante, il tutto dovrà poi essere trasmesso all’Anas, committente del progetto dell’autostrada Orte-Mestre, di cui la Nuova Romea fa parte.
Alberto Francesconi
Nuova Venezia – Mirano. Aumento pedaggi in A4 “Via Dante? Una statale”
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13
feb
2014
A Mirano esplode la rabbia dei residenti per l’inquinamento e i disagi in centro «Qui passano 15 mila veicoli al giorno quando la Romea arriva a 18 mila»
MIRANO – Dalle proteste alla proposta, ma con la preghiera di fare presto. Il Coordinamento spontaneo per la salvaguardia del territorio del quartiere via Dante-via Villafranca lancia l’allarme traffico: «Situazione allarmante, esasperante e invivibile», tuona il comitato, che elenca una lunga serie di disagi patiti ogni giorno dai residenti: smog, inquinamento acustico, stress e danni agli edifici provocati dalle continue vibrazioni. Torna insomma a salire la tensione nei quartieri, in un anno cominciato davvero male sul fronte traffico in città, complice anche l’aumento tariffario ai caselli. L’insofferenza è palpabile soprattutto in via Dante Sud, anche perché collega il centro di Mirano con i comuni a nord. Gli abitanti tornano a lamentare volumi di traffico fuori ogni limite di tolleranza e stavolta però avanzano anche una proposta: un anello tra il quartiere Dante e la Fossa, dove sta per arrivare una rotatoria tra via Miranese e via Vittoria, nel contesto della lottizzazione ex Iveco: una soluzione che permetterà la svolta a sinistra per chi arriva dal centro di Mirano. In pratica il comitato di quartiere Dante sud chiede al Comune di allargare la zona dei sensi unici attorno all’ospedale, fino alla Fossa, coinvolgendo via Dante sud, via della Vittoria e via Miranese. Secondo il comitato si potrebbe in questo modo creare una rete di sensi unici sulle strade interne del quartiere, evitando possibili scorciatoie dal traffico di attraversamento e nel contempo creare corsie preferenziali per i bus di linea e piste ciclabili. Una, ovviamente, proprio in via Dante sud, collegando così la ciclabile lungo il canale Taglio con la zona ospedale e il Muson a nord.
«Ipotesi da valutare», secondo il portavoce del comitato Stefano Bonato, «con una preghiera: quella di non aspettare il morto per trovare delle soluzioni. Per ben due volte l’Arpav ha segnalato un forte inquinamento acustico derivato dall’intenso traffico dei mezzi, valori fuori norma anche per quanto riguarda il piano acustico comunale».
Per il comitato la situazione di via Dante sud è “drammatica”: «Quindicimila veicoli al giorno, quando in Romea ne transitano 18 mila e per il 90% sono traffico di attraversamento, senza contare i 223 autobus che passano ogni giorno.
L’apertura del casello di Crea e quello di Vetrego hanno trasformato questa strada residenziale in centro storico in una tangenziale».
Filippo De Gaspari
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