Gazzettino – Miranese. Unione, eletti i consiglieri.
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2
ago
2014
MIRANESE – Unione dei Comuni eletti i consiglieri
Sono 18 e sono stati scelti nei 6 Comuni: seguiranno l’attività dei servizi unificati
Ora c’è da nominare il presidente: il sindaco di Mirano in pole position
L’Unione del Miranese è già stata sancita nei giorni scorsi, da giovedì sera è completo anche il quadro dei consiglieri che rappresenteranno ogni Comune. Saranno 18, seguiranno l’attività dei servizi unificati e non avranno alcuna retribuzione aggiuntiva rispetto ai gettoni di presenza già percepiti come consiglieri comunali. Il quadro adesso è dunque delineato: i sei Comuni hanno eletto tramite il proprio consiglio comunale tre rappresentanti ciascuno, due di maggioranza e uno di minoranza. Vediamo quindi nel dettaglio da chi sarà composto il consiglio dell’Unione: per Mirano sono stati eletti Giorgio Barbato, Tommaso Politi e Martina Pasqualetto; per Noale Davide Boschin, Annamaria Tosatto e Michele Celeghin; per Salzano Andrea Pellizzon, Elisa Zanin e Giuliano Stevanato; per Martellago Elena Moscatelli, Sara Faraon e Alberto Ferri; per Spinea Anna Malvestio, Marzia Marastoni e Stefania Mazzotta; per Santa Maria di Sala Luca Morosin, Stefano Pistore e Giuseppe Rodighiero. Ora manca da scegliere il presidente, un ruolo che probabilmente sarà svolto con alternanza annuale: nei mesi scorsi il nome forte era quello dell’ex sindaco di Noale Michele Celeghin, in prima linea nella costituzione dell’Unione, ora in vantaggio appare il sindaco di Mirano Maria Rosa Pavanello. Nei prossimi mesi saranno accorpate Risorse Umane e Protezione Civile, per unificare i vari corpi di Polizia Locale ci vorrà invece circa un anno. Entro l’autunno i sindaci attendono 230mila euro di finanziamento regionale: una parte sarà subito investita per collegare le telecamere dei sei Comuni mettendole in rete con le forze dell’ordine, visto che il tema della sicurezza è sempre molto caldo. I sindaci ribadiscono ancora una volta i vantaggi dell’Unione: opportunità di tagliare i costi e migliorare i servizi, maggior peso politico in Regione, più possibilità di ricevere fondi da Bruxelles. Scorzé si chi è chiamato fuori e le perplessità di molti dipendenti rimangono: l’Unione già dall’autunno sarà chiamata alla prova dei fatti. La sede sarà a Mirano: un’ala di Villa Belvedere ospiterà oltre una decina di dipendenti e il comando centrale della Polizia Locale.
Nuova Venezia – Cresce la raccolta differenziata.
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30
lug
2014
Veritas
Venezia al 53,79% , Mestre traina con il 66,20%. Martellago record
Cresce la raccolta differenziata dei rifiuti nel territorio dove Veritas gestisce l’igiene urbana. Nel mese di giugno la media complessiva ha raggiunto il 63,63% contro il 62,26% del primo semestre del 2014. Il primato tra i Comuni non spetta a Venezia ma a Martellago (81,58%), seguito da Scorzè (81,08%), Meolo (80,47%), Spinea (79,97%), Fossò (79,76%), Noale (79,53%), Camponogara (78,76%), San Donà di Piave (78,68%), Campagna Lupia (78,00%) e Pianiga (77,77%). Nel Comune di Venezia la percentuale di raccolta differenziata è del 53,79%. Il dato, comunque, è ancora in aumento. E va meglio in centro storico: Venezia, Murano e Burano hanno raggiunto il 28,47% (27,10% a maggio) mentre Pellestrina e Lido, grazie ai nuovi cassonetti con calotta, registrano il migliore risultato, passando dal 33,99% di febbraio al 61,54% di giugno. Anche la terraferma mestrina continua a crescere in attenzione all’ambiente. Il dato di Mestre e terraferma sale al 66,20%. Le Municipalità di Chirignago-Zelarino (75,60%), Marghera (68,71%), Favaro (66,18%) e Mestre centro (61,68%) fanno i risultati migliori anche se qui la distribuzione dei cassonetti con calotte è in fase di taratura e assestamento e quindi Veritas prevede dati migliori nei prossimi mesi. Affinché la raccolta differenziata migliori, anche dal punto di vista della qualità, Veritas ricorda che è necessaria la collaborazione dei cittadini a cui si chiede di «porre la massima attenzione nel separare i vari materiali e di non abbandonando rifiuti in strada o accanto ai cassonetti». Di conseguenza sono stati potenziati i controlli da parte degli ispettori ambientali, che svolgono anche un ruolo informativo, e nel sito internet di Veritas ( l’indirizzo è www.gruppoveritas.it) è stata creata la sezione “Dove lo butto” dove sono contenute le informazioni per fare bene la differenziata. Le stesse sono state tradotte in 17 lingue e i volantini (oltre che nel sito) possono essere ritirati all’ufficio Immigrazione e nei Commissariati di Polizia di Venezia- San Marco, Mestre, Marghera e Chioggia.
Nuova Venezia – Miranese. Ultime nomine per l’Unione dei Comuni.
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29
lug
2014
SPINEA – Tempo tre giorni e si formerà il Consiglio della nuova Unione dei Comuni del Miranese. Mancano all’appello i Comuni di Santa Maria di Sala, Spinea e Martellago, che hanno convocato i rispettivi parlamentini tra oggi alle 18.30 (il primo) e giovedì alle 19 (i restanti due). Si andranno ad aggiungere alle nomine fatte di recente da Mirano, Noale e Salzano, che formano il sestetto del nuovo ente nato meno di due settimane fa. Dei sette del Miranese si è chiamata fuori Scorzè che non si è detta interessata al progetto. Come da statuto, ciascun Comuneha il diritto di essere rappresentato da tre consiglieri, almeno uno della minoranza. Questi andranno ad aggiungersi a Giorgio Barbato (Udc), Tommaso Politi (Pd) e Martina Pasqualetto (Movimento 5 Stelle) per Mirano; Davide Boschin (Pd), Annamaria Tosatto (La Forza dei Noalesi) e Michele Celeghin (Noalesi al centro) per Noale; Andrea Pellizzon ed Elisa Zanin (entrambi della lista Il Tuo Paese Vivo) e Giuliano Stevanato (Lega) per Salzano. Una volta costituito il Consiglio, toccherà eleggere la presidenza che, a turno, sarà ricoperta da uno dei sindaci.
(a.rag.)
Nuova Venezia – Noale è l’unica che non riesce a riciclare
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22
lug
2014
Tutti gli altri paesi del Miranese oltre il 65%, qui no.
Dini: «Bisogna capire perché Veritas non ce la fa»
NOALE – Noale unico del Miranese fuori dai Comuni Ricicloni 2014. Una notizia che fa un po’ specie, se è vero che in passato era spesso presente nella classifica stilata da Legambiente, dove ora trovano posto altri territori, come Mirano e Santa Maria di Sala tanto per citarne due, che negli ultimi anni hanno fatto bene. Invece nei primi cento non c’è traccia della città dei Tempesta, perché si doveva almeno avere il 65 per cento di raccolta. La graduatoria è costituita non solo dall’aver raggiunto l’obiettivo di legge di differenziata ma anche da un indice di buona gestione. Ebbene, il Nordest va molto bene, con in testa proprio il Veneto e soprattutto la provincia di Treviso, mentre il Miranese, dove tutti sono sopra i 10 mila abitanti, è quasi al gran completo. Senza Noale. E dire che anche qui è stato cambiato il sistema di raccolta della spazzatura, puntando sui cassonetti a calotta con tanto di chiavetta per aprirla, come fatto ne resto del Miranese ad eccezione del “porta a porta” di Salzano. I dati Veritas su Noale, a fine 2013, parlavano del 65,77 per cento di differenziata ma non è bastato. Anche se il sestetto del comprensorio è tutto oltre il cinquantesimo posto a livello regionale; così alla posizione numero 56 troviamo Salzano, alla 58 Spinea, alla 61 Martellago, all’88 Santa Maria di Sala, al 95 Mirano e al 96 Scorzè. Ma se gli altri vanno bene, perché a Noale si è rimasti indietro? «Prima della mia uscita» spiega Renato Damiani, assessore all’Ambiente fino a un mese e mezzo fa e che ha riformato il sistema «eravamo tra il 76 e il 78 per cento di differenziata, con l’obiettivo di arrivare almeno all’80 per cento a fine 2014. Credo che si possa raggiungere. Siamo in ritardo perché gli altri sono partiti prima con il nuovo metodo di raccolta: Martellago e Scorzè hanno cominciato tre anni fa, Santa Maria di Sala due e noi solo lo scorso anno, prima con le frazioni e, da inizio 2014, allargandolo anche a Noale. Ci è voluto più tempo per organizzarci, visto come sono fatti il nostro territorio e il centro storico ». Il suo successore, Alessandra Dini, chiederà un incontro ai vertici di Veritas. «Nel frattempo » aggiunge «analizzerò tutti i Comuni laddove si sta facendo bene e cercherò di capire le difficoltà Noale si: dei cittadini mi hanno parlato di calotte mal funzionanti. Non è escluso si possano fare pure delle azioni mirate con le scuole e con i cittadini pur di migliorare il servizio. Cambio di sistema? Per ora no».
Alessandro Ragazzo
Nuova Venezia – Spinea. Ecco le fontane tecnologiche con l’acqua pubblica gassata.
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20
lug
2014
SPINEA – Si chiamano comunemente “casette dell’acqua”, in realtà quelle di Spinea appaiono più come moderni distributori ultratecnologici. La purezza sta nel contenuto: acqua pubblica di qualità che zampilla, novità assoluta, sia naturale che gasata. La prima fontana tecnologica è stata inaugurata in viale Viareggio, fronte Estetica Lubin. Ci sarà presto anche un altro punto in via Matteotti, fronte Bar Centrale. «È un’idea per promuovere la qualità e la sicurezza dell’acqua pubblica», spiega l’assessore all’Ambiente Stefania Busatta, «permettendo anche di ridurre il consumo e lo smaltimento delle bottiglie di plastica e le emissioni inquinanti dovute al trasporto dell’acqua in bottiglia». La nuova fontana di viale Viareggio eroga acqua microfiltrata, naturale o gasata, sempre fresca. Ogni mese eroga una media di 45 mila litri d’acqua, risparmiando lo smaltimento di ben 30 mila bottiglie di Pet pari a 1.200 chili di plastica. L’acqua sarà disponibile a soli 0,05 euro, ma sarà gratuita per un per un primo periodo.
(f.d.g.)
Gazzettino – Una pista ciclabile lunga sette comuni
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19
lug
2014
NEL MIRANESE – Progetto da 10 milioni: una rete di tracciati, anche fluviali, per incentivare il turismo
Una grande rete ciclabile e fluviale che colleghi tutti i comuni del Miranese, un percorso culturale e gastronomico in grado di portare sempre più turisti a Mirano, Salzano, Spinea, Martellago, Noale, Scorzé e Santa Maria di Sala. Il progetto è ambizioso, l’investimento supera i 10 milioni e i Comuni hanno già inviato tutta la documentazione alla Regione. L’obiettivo è realizzare una rete di tracciati ciclopedonali e canoistici lungo i fiumi Dese, Marzenego e Muson per collegare parchi e luoghi culturali del Miranese; il progetto è denominato “Le Greenways del parco Metropolitano” ed è stato presentato in collaborazione con la Provincia. I Comuni hanno aderito ad un bando regionale rivolto alle Ipa (Intese Programmatiche d’Area), uno strumento attraverso cui la Regione offre la possibilità di partecipare alla programmazione regionale, con l’obiettivo di sviluppare un determinato comprensorio. Ma il Miranese cosa intende fare? Creare nuovi percorsi che possano diventare anche veri e propri itinerari culturali e gastronomici, legati per esempio alle opere del Tiepolo o alle prelibatezze culinarie come il radicchio. «Questi percorsi potranno incrementare la vocazione turistica del territorio, con vantaggiose ricadute sul sistema economico generale» scrivono i sindaci nel documento stilato con gli uffici tecnici. È previsto innanzitutto il completamente di un percorso ciclopedonale e canoistico che dal mulino di Scorzè attraverserebbe diverse aree naturalistiche lungo il fiume Dese, collegandosi ai laghetti di Martellago. «Da qui attraverso il Marzenego si possono raggiungere ad est il Parco San Giuliano, a ovest l’oasi Lycaena di Salzano e il centro medievale di Noale» si legge sempre nel progetto. Un altro percorso ciclopedonale e canoistico sarebbe quello che va da Noale a Santa Maria di Sala attraversando poi parchi e ville storiche di Mirano fino al bacino dei Molini di Sotto. Da quel punto la ciclabile lungo il canale Taglio consente già di collegarsi ai percorsi della Riviera ma anche a laguna di Venezia, Treviso-Ostiglia e colli Asolani. Altri percorsi interesserebbero il fiume Rio Cimetto nel territorio di Spinea. L’investimento da 10.2 milioni (finanziato all’85% dalla Regione e il restante dai Comuni) prevede la sistemazioni dei corsi d’acqua, la realizzazione delle piste ciclabili e una valorizzazione turistica di molti beni storici. Se ne parla da anni, sarà l’occasione giusta? Le graduatorie regionali saranno rese note dopo l’estate.
Nuova Venezia – Treni a Spinea. Nasce il comitato pendolari con una pagina su Facebook.
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18
lug
2014
SPINEA «Attenzione, segnalazione ritardo: il treno delle 13.26 per Castelfranco Veneto (ferma anche a Spinea) è partito alle 13.39». La segnalazione è di martedì ma potrebbe essere di tutti i giorni. A farla, sulla nuova pagina Facebook, è il neonato comitato pendolari Spinea, nato sulla scia di analoghe formazioni spontanee sorte in altri Comuni,tra cui la vicina Salzano e che si ripromette di non farne passare una ai gestori delle ferrovie. Perché se fino a ora la battaglia dei pendolari dei treni è stata fatta a colpi di petizioni, proteste, segnalazioni, a Spinea, anche con l’appoggio del sindaco Silvano Checchin, ora il malcontento prova a prendere forma organizzata. Il comitato ha anche eletto i suoi portavoce, si tratta di Andrea Pruner e Laura Mezzacapo, ha organizzato già un primo incontro tra tutti gli aderenti, alcuni giorni fa in piazza Marconi e si è già costituito in due gruppi di lavoro: un primo gruppo si occuperà di elaborare un documento con le criticità rilevate finora e le proposte da portare all’attenzione degli organi di competenza, Comune, Regione e Trenitalia, mentre un secondo gruppo si occuperà di entrare in contatto con agli altri comitati locali. Già più di un centinaio i fan della pagina, ovviamente si punta a raggiungere il maggior numero di cittadini interessati dalle questioni del trasporto pubblico su rotaia. Per contattare il comitato è aperto l’indirizzo: comitatopendolarispinea@ gmail.com. La questione pendolari a Spinea è all’ordine del giorno da diversi anni, in pratica dopo l’apertura della stazione dell’Sfmr al Graspo de Ua. La protesta però si è inasprita dopo l’entrata in vigore, a dicembre, del nuovo orario cadenzato deciso dalla Regione, orario che ha modificato orari e capienza dei treni che collegano le diverse stazioni sulla linea Mestre-Bassano.
Filippo De Gaspari
Nuova Venezia – Il Miranese un’unica citta’. Nata l’Unione dei Comuni.
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18
lug
2014
L’intesa tra Mirano, Noale, Spinea, Santa Maria di Sala, Salzano e Martellago
Saranno unificati i servizi di Polizia locale, Protezione civile e il personale
NOALE – Anche il Miranese ha la sua Unione dei Comuni. Ce l’ha da ieri, da quando i sindaci di Martellago (Monica Barbiero), Mirano (Maria Rosa Pavanello), Noale (Patrizia Andreotti), Salzano (Alessandro Quaresimin), Santa Maria di Sala (Nicola Fragomeni) e Spinea (Silvano Checchin) hanno firmato l’atto costitutivo alla presenza del segretario del Comune di Noale, Giovanni Zampieri. Manca Scorzè, che si è detta contraria, anche se il sestetto ha teso la mano a Giovanni Battista Mestriner così come alla vicina Pianiga: le porte restano aperte. Ovvio che gli effetti non si vedranno dall’oggi aldomani ma i sei parlano di un investimento per il territorio e i cittadini. Si partirà con il mettere assieme la Polizia locale, la Protezione civile e il personale. In futuro si vorrà partecipare a bandi per migliorare i servizi attuali. Un percorso iniziato anni fa anche con altri sindaci: per questo hanno voluto ringraziare due ex colleghi come Michele Celeghin (Noale) e Paolo Bertoldo (Santa Maria di Sala). Come sarà. L’Unione avrà un presidente che sarà, a turno, uno dei sindaci dei territori componenti. Per ora il legale rappresentante sarà Mirano. La giunta sarà composta dagli altri suoi colleghi, mentre nel consiglio siederanno tre rappresentanti per ciascun Comune, due della maggioranza e uno dell’opposizione. Sono già stati istituiti due tavoli di lavoro: il primo su polizia locale e protezione civile, ilsecondo sul personale. Nelle prossime settimane sarà studiato come unire questi settori, quali sono le criticità, come risolverle, prendendo spunto anche da altre esperienze venete ma non solo. Polizia locale.È uno degli aspetti a cui si guarda con maggiore interesse, tanto che ci potrebbe essere un’unica centrale operativa e si lavorerà per allargare i turni di servizio. In questo momento è attiva una convenzione tra Martellago, Salzano e Scorzè, con scadenza il 31 dicembre 2015; ebbene, si andrà sino alla fine senza alcun problema ma con il 2016 si mira ad avere un’aggregazione con gli altri. E pure Spinea, che opera con Venezia, punta ad estenderla anche alla neonata Unione. Bandi. C’è da far presto perché a breve usciranno i fondi fino al 2020 e non si vuole restare fuori dai giochi. Esclusi. Porte aperte a Scorzè e Pianiga, anche se Mestriner ha definito «un baraccone» quanto sta nascendo. «Dobbiamo dimostrare con i fatti» dicono i sei all’unisono «che chi si è chiamato fuori sta sbagliando».
Alessandro Ragazzo
Gazzettino – Miranese. E’ nata l’Unione dei Comuni.
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18
lug
2014
MIRANESE – Si valuta l’estensione della convenzione tra Venezia e Spinea per la Polizia locale
Siglato l’atto costitutivo grazie a cui sei amministrazioni condivideranno alcuni servizi
È nata ieri pomeriggio con la firma dell’atto costitutivo l’Unione dei Comuni del miranese che comprende i Comuni di Martellago, Mirano, Noale, Salzano, Santa Maria di Sala e Spinea e che vedrà al suo inizio l’unificazione dei servizi di Polizia locale, Protezione civile e delle Risorse umane. Entro questo mese di luglio parte la richiesta di finanziamento alla regione del Veneto che ha predisposto un bando e che dovrebbe finanziare la neonata Unione con oltre 100mila euro. L’atto costitutivo prevede che fino alla nomina del presidente dell’Unione il rappresentante legale sarà Maria Rosa Pavanello, sindaco di Mirano, dove sarà la sede legale nel municipio di piazza Martiri e dove sorgerà la sede dell’Unione nella Villa Belvedere.
«È la conclusione di un percorso avviato da tempo – sottolinea il sindaco di Salzano e decano dei 6 primi cittadini Alessandro Quaresimin – Cominciamo con due tavoli di lavoro per il personale dipendente e per le funzioni ed i servizi, dopodichè entro settembre affronteremo le criticità che emergeranno».
Nei prossimi giorni i Consigli comunali eleggono tre rappresentanti (due di maggioranza e uno di minoranza). «Con i 125 mila abitanti che rappresenta l’Unione – ha affermato il sindaco di S. Maria di Sala Nicola Fragomeni – siamo la quarta città del Veneto. Sono certo che a breve anche Scorzè e Pianiga entreranno a farne parte». Fragomeni e la collega di Martellago Barbiero hanno ringraziato l’ex sindaco di Noale Michele Celeghin per il suo impegno; lo stesso in una nota ha ricordato come il processo di Unione sia nato a Noale 5 anni fa e che si tratta di guardare al futuro in un’ottica diversa per andare incontro alle esigenze dei cittadini. I sindaci di Noale Patrizia Andreotti e Mirano Maria Rosa Pavanello hanno sottolineato che l’Unione nasce dalla volontà di tutti, maggioranze ed opposizioni, mentre il sindaco di Spinea Silvano Checchin ha accennato alla possibilità che il Comune di Venezia possa estendere la convenzione, che attualmente ha in essere con Spinea, sulla Polizia locale con la neonata Unione fin da subito con una centrale operativa unica di Polizia.
Nuova Venezia – Miranese. Domani a Noale nasce l’Unione dei Comuni.
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16
lug
2014
La firma ufficiale del sodalizio tra sei enti locali del Miranese. Fuori Scorzè, da sempre contrario
NOALE – Domani nascerà l’Unione dei Comuni del Miranese. Dopo i dubbi, le polemiche, i favorevoli e i contrari e i dibattiti nei vari consigli comunali negli ultimi mesi, a Noale si firmerà l’atto costitutivo, il documento formale che sancirà la volontà di sei dei sette territori del comprensorio di portare avanti un percorso assieme. Resterà fuori la sola Scorzè, con il sindaco Giovanni Battista Mestriner che già nel suo primo mandato non solo si era detto contrario ma pure critico, definendolo «un piccolo baraccone dentro a uno più grande (Città metropolitana ndr)», senza cambiare neppure con la rielezione. E così, davanti al segretario generale di Noale Giovanni Zampieri, si presenteranno i suoi colleghi Monica Barbiero (Martellago), Maria Rosa Pavanello (Mirano), Alessandro Quaresimin (Salzano), Nicola Fragomeni (Santa Maria di Sala) e Silvano Checchin (Spinea) oltre alla padrona di casa di Noale, Patrizia Andreotti. Nascerà un nuovo soggetto giuridico, con l’obiettivo di gestire in forma associata alcune funzioni,puntando ai risparmi e a una maggiore qualità dei servizi erogati. Inoltre, il sestetto di sindaci è convinto che si potranno avere più opportunità, peso politico e anche ricevere in modo più agevolato maggiori fondi e finanziamenti da Bruxelles da trasformare in progetti concreti. I confini formerebbero un’area da 125 mila abitanti sparsi in 150 chilometri quadrati, che ne farebbero la quarta città del Veneto dopo Venezia, Padova e Verona. All’inizio l’Unione gestirà, in forma associata, le funzioni di protezione civile, polizia locale e messi ma in futuro se ne aggiungeranno delle altre. «Con questo atto», spiega Andreotti, «i singoli Comuni dell’Unione manterranno tutta la loro autonomia di scelta politica e di programmazione ma, allo stesso tempo, hanno maturato e condiviso la convinzione che sia necessario avere anche programmi e obiettivi collettivi in vari ambiti del servizio pubblico. Questa sinergia sarà il cuore dell’Unione, condividendo risorse e mezzi ma, grazie alle professionalità dei funzionari e dei tecnici degli staff esistenti, si potranno ottimizzare i procedimenti facendo tesoro delle buone prassi in uso. Domani sarà una data storica per il nostro comprensorio, che si realizza, ci tengo ad evidenziare, anche grazie all’impegno del mio predecessore Michele Celeghin, che per primo ha creduto e sostenuto la nascita di questo ente».
Alessandro Ragazzo
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