Gazzettino – Oriago. Due firme bloccano la bretella.
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31
lug
2014
MIRA – Terminata lo scorso 23 luglio non è ancora stata aperta
Rimpallo di responsabilità sui ritardi tra Comune e Provincia
Rimpallo di responsabilità e polemiche attorno alla mancata apertura delle Bretella di collegamento tra le Regionale 11-Brentana e il casello autostradale di Oriago i cui lavori sono conclusi dallo scorso 17 luglio. Dopo sollecitazioni e proteste ieri Veneto Strade ha comunicato in una nota di aver concluso l’iter il 23 luglio con la consegna dell’opera alla Provincia e al Comune di Mira. «Il ritardo dell’apertura della Bretella di collegamento tra la Brentana e l’A4 non è imputabile a Veneto Strade – spiega la società. – I lavori sulla strada sono terminati a fine giugno, si sono protratti per altre due settimane per le ultime rifiniture. Il 23 luglio abbiamo fatto pervenire il verbale di consegna della Bretella e di conseguenza come prevede il Codice Stradale spetta infatti ai due enti, decidere l’apertura della strada e la conseguente gestione. Eventuali spiegazioni sui ritardi vanno chiesti a Provincia e Comune».
Al comune di Mira però il verbale, sollecitato più volte, è arrivato solo l’altra sera. «C’è stato un problema di Pec da parte di Veneto Strade – replica l’assessore ai Lavori Pubblici di Mira Luciano Claut – ed il verbale è arrivato in ritardo. Resta però il fatto che mentre Mira doveva recepire solo la proprietà della pista ciclabile la maggiore responsabilità è imputabile alla Provincia, considerato che l’iter prevede una delibera della Presidente per sottoscrivere il verbale di Veneto Strade».
Insomma per l’apertura della Bretella, i cui lavori sono iniziati il 10 aprile 2013, mancherebbero solo un paio di firme e quindi, uffici provinciali permettendo, sarebbe solo questione giorni. Nel frattempo sulla vicenda è intervenuto anche il segretario del Pd di Mira Albino Pesce che ha inviato una nota al prefetto Domenico Cuttaia proprio per segnalare il problema della sicurezza stradale nell’asse di collegamento Brentana-Casello autostradale Borbiago/Oriago. «Considerato – evidenzia Pesce – che, a causa della chiusura della bretella, centinaia di auto transitano per il centro di Oriago e di Borbiago».
Intanto il consigliere regionale Francesco Piccolo (Gruppo Misto) ha presentato un’interrogazione invitando il presidente Zaia ad intervenire tempestivamente per consentire l’apertura della bretella e fare chiarezza sulle eventuali competenze tra enti superando l’impasse burocratico.
Nuova Venezia – Mira. Bretella in ritardo. Veneto Strade “Non colpa nostra”
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30
lug
2014
MIRA “La bretella di collegamento fra la Brentana e la A4 in via Valdarno fra Oriago e Borbiago è stata consegnata al comune di Mira e alla Provincia lo scorso 23 luglio. La strada è completa e i lavori hanno subito un ritardo di un mese dalla presa in consegna di Veneto Strada, non addebitabili alla stessa”. A precisare questa posizione è la stessa direzione di Veneto Strade che riassume i recenti passaggi dell’opera. “I lavori sulla strada », spiega la direzione, «sono terminati a fine giugno, si sono protratti per altre due settimane per le ultime rifiniture. Il 23 luglio il verbale di consegna della bretella e dei percorsi ciclabili è stato consegnato agli uffici della provincia di Venezia e del comune di Mira. Spetta infatti a questi due enti decidere l’apertura della strada, perché, una volta terminati i lavori, Veneto Strade consegna gli atti agli enti che la gestiranno come da codice della strada. Se ci sono dei ritardi bisogna chiederlo, pertanto alla Provincia di Venezia e al comune di Mira. La strada dunque è completa”. Veneto Strade precisa poi che “i lavori sono stati presi in consegna a dicembre 2011. Il contratto prevedeva che terminassero a maggio 2014. Sono terminati a fine giugno con un mese di ritardo”.
(a.ab.)
Nuova Venezia – Bretella, un altro rinvio. Oriago soffoca di traffico.
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29
lug
2014
L’asse di collegamento tra la Brentana e l’autostrada è finito ma resta chiuso
Veneto Strade si giustifica: mancano i guardrail. La storia va avanti dal 2010
MIRA – Continuano i rinvii per l’apertura della bretella di collegamento di via Valdarno fra la Brentana e la A4. Se non fosse una storia vera, potrebbe entrare con merito nel novero delle barzellette che raccontano gli stranieri del Nord Europa sul nostro Paese, ma purtroppo non è così . Per i miresi con ogni probabilità neanche ad agosto la strada sarà aperta al traffico. Ora è un problema di guardrail. «La direzione dei lavori di Veneto Strade che ha realizzato l’opera», spiega fra l’incredulo e lo sconsolato il comandante dei vigili di Mira, Mauro Rizzi, «ci ha spiegato che neanche per i primi di agosto l’opera sarà pronta. Mancherebbero a detta loro ancora da risistemare e collocare degli accessori stradali necessari, fra questi soprattutto i guardrail. Scoprire ora che mancano i guardrail fa davvero arrabbiare. Non so più che giustificazioni dare a residenti e commercianti che mi chiedono ogni giorno quando sarà aperta per sgravare dal traffico il centro di Oriago». Commercianti e residenti hanno minacciato di aprirla loro la bretella ed effettivamente qualcuno i blocchi di plastica all’ingresso li ha spostati, costringendo Veneto Strade a piazzarne alcuni in cemento per evitare il transito dei cittadini che sanno che l’opera è conclusa. Nel frattempo sono state denunciate anche corse clandestine di auto e moto durante la notte. Nonostante questo quadretto Veneto Strade, forse orfana delle direttive dell’ex assessore ai Trasporti Renato Chisso, non si muove. La questione si trascina da anni. L’apertura era stata prevista prima nel 2010 in contemporanea con l’apertura del Passante di cui è opera complementare , poi in 18 mesi dal 2011.Dopotre anni e due mesi di cantieri ancora nulla di fatto. Veneto Strade aveva annunciato l’apertura a giugno (il 3), l’opera è ancora da inaugurare. I ritardi sono addebitabili ad aziende appaltatrici dell’opera che sono fallite e si è dovuto ricominciare con l’assegnazione dei lavori. Tutto il traffico pesante e di attraversamento sulla Brentana che ora passa per il centro di Oriago sarà convogliato sulla nuova arteria, sollevando la Sp30 (via Giovanni XXIII) e via Valdarno dai disagi patiti in questi ultimi anni. L’incubo ora è che la bretella apra solo dopo Ferragosto o al ritorno dalle vacanze estive. «Il rischio», conclude il comandante, «è che ora sia gli uffici regionali che quelli provinciali vadano in ferie e per l’assenza di qualcuno per l’autorizzazione bisogna aspettare settembre ». Aspettando un altro annuncio di apertura e – speriamo di no– un altro rinvio.
Alessandro Abbadir
Nuova Venezia – “Passante, con il casello Scorze’ morira’ di traffico”
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27
lug
2014
Scattolin (Pd): senza la tangenziale sud lo svincolo tra Martellago e Cappella costringerà gli automobilisti a percorrere una rete viaria già congestionata
SCORZÈ «Non serve un esperto per comprendere come il nuovo casello tra Martellago e Cappella rappresenterà una calamita per le macchine che dovranno entrare o uscire dal Passante. In assenza di alternative, questo incremento di traffico insisterà tutto su una una rete viaria già congestionata, inquinata e quindi insicura per tutti i cittadini e per la nostra salute». Il grido d’allarme arriva dal consigliere del Pd di Scorzè Gigliola Scattolin, parlando della futura viabilità quando il casello a cavallo del fiume Dese sarà pronto: fine 2014. Sotto accusa finiscono le arterie di collegamento, qualcuna ancora da realizzare come la tangenziale sud di Scorzè, e le opere di mitigazione. Per quanto riguarda il primo cantiere, potrebbe aprire tra fine 2014 e inizio 2015, anche se i tempi certi non sono ancora stati comunicati; poi serviranno almeno dodici mesi per costruire gli oltre tre chilometri da via Milano a via Boschi, tutti in territorio comunale che toccheranno pure la zona industriale. Nel frattempo, il centro di Scorzè potrebbe andare in sofferenza per l’aumento dei veicoli da e per il casello. «A inizio anno», continua Scattolin, «il sindaco Giovanni Battista Mestriner si spendeva parlando di “pochi mesi” per l’inizio dei lavori, credo forte delle rassicurazioni che gli amici in Regione avevano dato. Siamo arrivati a fine luglio e di mesi ne sono passati quasi otto da quell’annuncio ed è interessante andare a vedere a che punto siamo arrivati. Il casello è quasi pronto, quindi operativo e in grado di muovere nuovo traffico sul Passante; peccato che della famosa variante, essenziale per bypassare il centro di Scorzè, non si sappia più nulla». Scattolin si rivolge alla neonata Unione dei Comuni del Miranese: «La ferita del Passante non si è ancora rimarginata e mettiamo insieme tutti i problemi determinati dalle promesse non mantenute sulla viabilità complementare e, insieme ai cittadini, gli operatori economici, le associazioni, i consigli comunali, si vada in Regione a presentare una richiesta complessiva per la nostra area». Mestriner replica pepato: «Consiglio a Scattolin di fare un’interrogazione agli organi competenti per conoscere l’iter del procedimento della tangenziale. Posso aggiungere che il bando è stato fatto, sono arrivate anche le offerte, la commissione ha valutato la parte tecnica e mi risulta che in questi giorni stia facendo pure quella economica. Al termine, il cantiere sarà aggiudicato».
Alessandro Ragazzo
Gazzettino – Dolo. “Ostaggi della nuova rotatoria”
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27
lug
2014
DOLO – Insorgono le duecento famiglie residenti nella zona di Ca’ Tron
«Così spariranno i percorsi ciclopedonali e la strada diventerà a rischio»
Il problema della nuova rotatoria sulla Brentana che collega il raccordo con Roncoduro ed il quartiere Ormenese di via Velluti dove si trovano gli istituti superiori dolesi, è al centro delle preoccupazioni non solo dell’Actv ma soprattutto dei residenti a causa della mancanza di un percorso ciclopedonale. Le circa 200 famiglie, infatti, hanno scritto nelle scorse settimane all’amministrazione comunale dolese per segnalare il problema.
E il sindaco Gottardo ha subito risposto: «Il problema è noto da tempo a questa Amministrazione, numerosi sono state le sollecitazione per gli incontri con i tecnici di Veneto Strade. In data 21 maggio 2013 sono state formalizzate per iscritto le nostre richieste di rivedere, per quanto possibile, le scelte progettuali per quanto riguarda i percorsi ciclopedonali ma Veneto Strade non le ha accolte per l’impossibilità di reperire le risorse finanziarie necessarie. I percorsi ciclopedonali attualmente possibili sono unicamente quelli che prevedono il passaggio per via Meloni ed il nuovo sottopasso».
Una comunicazione è stata inoltrata all’ufficio dei lavori pubblici dai cittadini. «Proponiamo queste soluzioni: dei semafori pedonali alle uscite della rotatoria mantenendo l’attuale pista ciclabile. Predisporre la fermata dell’autobus per l’arco dell’intera giornata alla fine della via Velluti dove ci sono le scuole; è impensabile che i ragazzi raggiungano il sottopasso che dista una ventina di minuti a piedi tra le scuole e la fermata. A settembre vi troverete con un sacco di ragazzi che attraverseranno la rotatoria. Poi fare delle varianti in corso d’opera»
Altri hanno sottolineato che «non possiamo fare un chilometro e mezzo per raggiungere la fermata ACTV sulla Brentana dovendo attraversare un sottopasso in zona isolata, Non è consigliabile farlo al mattino presto o di sera. Ora, se non si provvede ad un nuovo percorso pedonale breve per il raggiungimento della fermata dell’autobus per Venezia-Padova, la comodità viene meno e di conseguenza gli immobili perderanno valore di mercato con conseguenze gravose da parte dei proprietari».
Gazzettino – Mogliano. La nuova bretella completa a meta’.
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25
lug
2014
TANGENZIALE – Aperto ieri il cantiere, ma il tratto nord resta bloccato
MOGLIANO – Tangenziale nord-ovest di Mogliano. La Provincia di Treviso ha rotto gli indugi. Ieri sono partiti i lavori per la bretella di 2,5 chilometri che collega il Terraglio al grande rondò sulla provinciale 64 di via Zermanesa. L’impresa Cosmo ha aperto il cantiere nel tratto della nuova arteria compreso tra via Cavalleggeri e la Zermanesa in direzione est. Resta invece bloccato il tratto nord della bretella, dal Terraglio a via Cavalleggeri, che interessa la proprietà della “Fondazione Giuseppe Boldini” che ha presentato ricorso al Tar a tutela dell’area verde di pregio ambientale. Il presidente della Fondazione, Giorgio Boldini, ha chiesto che venga effettuato il Via (valutazione di impatto ambientale). Il contenzioso ha bloccato i lavori dalla primavera scorsa. Il progetto di completamento della tangenziale nord-ovest è stato finanziato dalla Provincia di Treviso con 9,5 milioni di euro. Il presidente Leonardo Muraro ha ribadito l’importanza di attuare l’opera viaria per migliorare la viabilità sia nel territorio di Mogliano che nell’area di Treviso sud. La procedente amministrazione moglianese aveva deciso di dirottare i mezzi pesanti da Mogliano a Mestre lungo la nuova bretella una portata a termine. Per questa soluzione si è sempre espresso anche il Comitato di quartiere Centro Nord presieduto da Paolo Foffano. Il completamento della tangenziale ha avuto però un iter procedurale travagliato.
(N.D.)
Nuova Venezia – Dolo. “Fermate Actv in sicurezza”
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23
lug
2014
Dolo. Il presidente Scalabrin oggi alla rotatoria della cittadella scolastica
DOLO «Siamo pronti a spostare le fermate dell’Actv per venire incontro alle esigenze di studenti ed utenti del polo scolastico delle scuole superiori di Dolo. Studenti e residenti che si servono di quelle che si trovano nell’area della costruzione della nuova rotonda realizzata da Veneto Strade alle porte di Dolo ». A dirlo è il presidente dell’Actv Luca Scalabrin dopo le richieste di residenti e famiglie di studenti che ritengono la salita e la discesa dagli autobus un problema. «Effettivamente », spiega Scalabrin, «con la costruzione di questa rotonda e la bretella di collegamento con Roncoduro, la presenza delle fermate dell’Actv non è più sicura come un tempo. Sembra che i costruttori non abbiamo tenuto conto delle fermate dei bus, un fatto inspiegabile. A qualche ragazzo o anziano potrebbe venire la tentazione di tagliare la rotonda a piedi io in bici per raggiungere le fermate a ridosso del Naviglio e della brentana di fronte al ristorante “ Alla Posta” per questo ho deciso di fare un sopralluogo mercoledì 23 con i tecnici». Scalabrin è favorevole a far arrivare i pullman il più possibile vicino all’entrata del polo scolastico di Dolo, aumentando così la sicurezza. «Spostando le fermate verso il polo scolastico », spiega, «la salita e la discesa sia verso Venezia che verso Padova sarebbe più sicura. Un accordo del genere però può essere preso solo in accordo con il Comunee con chi gestisce la realizzazione della rotonda e della brentana cioè Veneto Strade». Il presidente dell’Actv promette infine un controllo sulla corretta collocazione delle pensiline e fermate Actv in tutta la Riviera del Brenta. «Riceviamo tantissime segnalazioni», conclude, «sia su atti di vandalismo contro le pensiline che su infelici collocazioni delle fermate .Con gli uffici ho concordato un monitoraggio completo , per andare incontro alle esigenze dell’utenza ed aumentare il livello di sicurezza».
(a.ab.)
Gazzettino – Dolo. Actv: “Preoccupati per le fermate lungo la Brentana”
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23
lug
2014
DOLO – Oggi l’azienda dei trasporti effettuerà un sopralluogo all’altezza di Ca’ Tron
«Siamo preoccupati per la sicurezza delle fermate Actv lungo la Regionale 11 – Brentana con l’ormai prossima apertura della bretella e della rotatoria di Cà Tron». Luca Scalabrin presidente dell’Actv ha annunciato per questa mattina un sopralluogo con i tecnici sulla Brentana all’altezza nella nuova lottizzazione di Cà Tron a Dolo dove sarà aperta prossimamente una nuove bretella verso Roncoduro con annessa rotatoria. Al centro dell’attenzione soprattutto le due fermate in prossimità del ristorante La Posta e lungo il Naviglio particolarmente frequentate dagli studenti che frequentano gli istituti superiori di Dolo ma anche da lavoratori pendolari che si recano a Mestre, Venezia o Padova. «Le modifiche alla viabilità lungo la Regionale 11 – spiega il presidente dell’Actv nominato un anno fa dall’allora sindaco di Venezia Giorgio Orsoni – rischiano di compromettere la sicurezza sulle fermate delle linee Actv che transitano lungo la Brentana. Nei mesi scorsi abbiamo modificato alcune linee portandole direttamente dentro il nuovo quartiere di Cà Tron ma nella nuova rotatoria sembra non ci sia spazio per garantire le manovre degli autobus extraurbani, soprattutto quelli più lunghi utilizzati nelle ore di punta». Insomma Actv è preoccupata delle problematiche tecniche inerenti la nuova viabilità. «Non vorremmo – evidenzia il presidente Actv – che a lavori concluse, da parte di Veneto Strade, si scoprisse poi che le fermate delle linee del servizio di trasporto debbano essere modificate o addirittura spostate. Per questo – sottolinea Scalabrin – di nostra iniziativa abbiamo organizzato un sopralluogo con i nostri tecnici Actv per verificare che le condizioni di sicurezza per i nostri utenti vengano rispettate nella nuova viabilità».
(l.gia.)
Nuova Venezia – “La bretella tra A4 e Brentana aprira’ il primo agosto”
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18
lug
2014
Mira. ennesimo annuncio.
MIRA – Ora si rasenta il ridicolo. Arriva un nuovo rinvio per l’apertura della bretella di collegamento fra la A4 e la Brentana. L’opera che doveva essere pronta per giugno e poi per il 10 luglio sarà aperta il primo agosto, cioè di sabato, con il rischio che slitti a dopo il 15. «Siamo esterrefatti », dice il comandante dei vigili di Mira, Mauro Rizzi, «la bretella è finita, i collaudi sono stati fatti e tenerla chiusa non ha alcun senso. Anzi il rischio è che la gente ci passi lo stesso o che di notte qualcuno ci faccia delle gare di velocità». Intanto i residenti ammettono candidamente che passano lo stesso: «Anche a me è capitato di trovare la strada aperta», spiega Guerrino Manente per i comitati cittadini di Oriago, «la piccola transenna era stata spostata e tante auto hanno percorso quel tratto». La bretella lunga quasi tre chilometri sulla direttrice dell’ex via Valdarno è opera complementare al Passante di Mestre. Doveva aprire nel 2010. I ritardi sono addebitabili a molte aziende fallite durante la costruzione dell’opera, che alla fine è costata oltre due milioni di euro. Il traffico pesante e di attraversamento sulla Brentana, che ora passa per il centro di Oriago, sarà convogliato sulla nuova arteria.
(a.ab.)
Nuova Venezia – Riparte solo mercato di auto aziendali
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13
lug
2014
I dati delle immatricolazioni. Boom di acquisti da parte di autonoleggi, ma le famiglie comprano sempre meno veicoli
Navigano in internet e scelgono la macchina che preferiscono, valutandone le prestazioni. Puntano sulla qualità ma stando sempre più attenti ai prezzi. Poi fanno visita a diversi rivenditori cercando quello più conveniente. La crisi, dopo aver operato sul nostro territorio una selezione naturale fra i concessionari, ha trasformato anche la mentalità dei mestrini che si approcciano al mercato dell’auto con sempre maggior accortezza. Risultato? La vendita di vetture a soggetti privati continua a diminuire, anche se di contro gli operatori si consolano con l’aumento della vendite alle società di autonoleggio. I dati dell’Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Auto Estere) che prendono in considerazione tutti i tipi di vetture, dicono nei primi sei mesi in provincia si sono vendute 8.688 auto, contro le 7.965 dello stesso periodo del 2013. Una crescita del9%completamente imputabile agli acquisti effettuati dagli autonoleggi, cresciuti del 20%. Le famiglie veneziane hanno invece comprato circa 130 auto in meno rispetto all’anno peggiore degli ultimi decenni: il 2013. «Questo sarebbe il momento migliore per acquistare una vettura visto il rapporto qualità- prezzo – spiega Emanuele Gasparini, titolare assieme al fratello Maurizio di Gasparini auto in via Giustizia – Noi qui non possiamo lamentarci, anche se il fisco ci rende la vita impossibile». Mercato in crescita? Dal punto di vista numerico i dati dell’Unrae confermano una inversione di tendenza a partire dal 2014. Nell’ultimo mese preso in considerazione, giugno, le immatricolazioni nel Veneziano sono state 1.397 contro le 1.302 di giugno 2013. Ma per tutti i mesi dell’anno si registrano aumenti anche sostanziosi in confronto al disastroso 2013. Infatti da gennaio a giugno compreso i concessionari veneziani hanno venduto circa 720 vetture in più. In generale un quarto degli acquisti avviene nella parte orientale della provincia, soprattutto San Donà e Portogruaro mentre trequarti si materializzano nel resto del territorio. Privati in crisi. I dati positivi provenienti dalle immatricolazioni non sono però segnale di una svolta per le famiglie. L’incremento del 2014 è del tutto addebitabile al boom degli acquisti da parte delle aziende: società, autonoleggi, leasing. Soprattutto le “rent a car” hanno conosciuto una crescita del 20% essendosi trovate con un parco auto insufficiente dopo i tagli dello scorso anno. Delle 8.688macchine immatricolate da gennaio a giugno, il 57% è destinato a privati, quindi 4.952 auto, il 2,5% in meno dell’anno passato, quando le famiglie veneziane acquistarono circa 5.080 macchine nel periodo preso in esame. Una ulteriore diminuzione rispetto a un anno, il 2013, nel quale il mercato ha toccato il fondo. Trasformazioni. In un contesto di difficoltà economiche la crisi ha cambiato anche la mentalità dei veneziani. «Ormai nessuno viene direttamente a comprare la macchina dal concessionario senza aver prima consultato internet – spiega Emanuele Gasparini – Il cliente prima individua la macchina che vuole, poi va a confrontare i costi. In ogni caso, di fronte a prezzo comunque molto competitivi, la qualità viene sempre e comunque premiata. L’Opel Mokka, tanto per fare un esempio, ha un grandissimo successo». A Mestre molti concessionari di automobili hanno chiuso mentre «hanno resistito gli operatori più dinamici. Certo è che siamo sempre più strozzati da una fiscalità che ci lascia pochi margini di manovra e di guadagno. Da questo punto di vista serve una totale inversione di tendenza da parte della politica se si vuole rilanciare un mercato così importante anche per il nostro territorio ».
Gianluca Codognato
Vendite in caduta libera dall’inizio della crisi
In meno di vent’anni immatricolazioni calate di oltre il 50 per cento. In picchiata le macchine di lusso
Anche se il mercato della auto rialza un po’ la testa grazie alle società, la serie storica delle immatricolazioni dipinge un quadro a tinte tetre. Facendo un bel balzo indietro, al 1990, ci si rende conto di quanto sia crollato un mercato che in oltre 20 anni ha visto più che dimezzate le transazioni. 24 anni fa nel Veneziano erano state immatricolate quasi 30mila auto ed esattamente 29.277. Nel 1997 s’è raggiunto il top, con 35.698 immatricolazioni, un vero e proprio record. Il trend, fra bassi e alti, ha continuato a ruotare attorno alle 30mila vendite all’anno ma dal 2008 è arrivato il crollo concretizzatosi nel 2013, quando sono state immatricolate 14.821 auto, quasi 21mila auto in meno rispetto all’anno d’oro, il ’97, appunto. Per quanto riguarda la tipologia di macchina, anche per ilmese di giugno le famiglie veneziane hanno optato per le quattro case più gettonate: Fiat, Opel, Ford, Volkswagen. In testa alle vendite per il mese appena trascorso si piazza la Casa automobilistica torinese, con 233 macchine immatricolate nel nostro territorio, sette in più rispetto a giugno del 2013. In questa classifica la Opel si piazza al secondo posto con 108 immatricolazioni contro le 103 dell’anno passato. Anche la Ford conosce una leggera crescita in provincia in confronto a giugno 2013: 103 vetture immesse sul mercato, rispetto alle 96 del 2013. In quarta posizione, come detto, la Volkswagen, che però è riuscita a vendere tre auto in meno,103 contro 106. Renault (79 immatricolazioni) e Peugeot (76) vedono crescere il loro appeal. Per quanto riguarda le macchine più costose, si registrano balzi negativi anche clamorosi come quello della Chevrolet che a giugno 2014 ha piazzato quattro vetture contro le 25 del 2013. Le Porche sono passate da cinque a quattro immatricolazioni mentre la Ferrari non ha venduto neanche una macchina, come d’altra parte nel 2013.
(g.cod.)
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