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A Marghera torna la paura per l’arrivo di nuovi rifiuti

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

12

set

2012

ALLES IN REGIONE

I COMITATI  «Si rischia di creare un polo per i veleni da tutta Italia»

Ogni volta che si riunisce la Commissione regionale è come se una vecchia ferita di guerra si riaprisse. Questa mattina il progetto di Alles per aumentare la quantità e le tipologie di rifiuti da trattare a Malcontenta (nel piccolo impianto che fino ad oggi è servito solo per trattare i fanghi scavati dai canali industriali) tornerà sui banchi della commissione per la Valutazione di impatto ambientale (Via). Si tratta del prosieguo dell’esame tecnico del progetto, e la decisione definitiva spetterà alla Giunta regionale, ma l’Assemblea permanente contro il rischio chimico si è già mobilitata, perché «se passasse questo progetto Marghera rischierebbe di diventare la pattumiera d’Italia, bloccando la trasformazione della vecchia zona industriale in un posto dove le produzioni inquinanti sono bandite».
Quelli dell’Assemblea ricordano che «il nostro territorio ha già pagato e sta ancora pagando un tributo altissimo in termini di malattie da inquinamento legate alle produzioni vecchie e nuove di Porto Marghera. È ora di dire basta».
Dal punto di vista politico il Comune e la Provincia di Venezia hanno già bocciato il progetto, anche con una votazione dei rispettivi Consigli. Lo stesso assessore comunale all’Ambiente, Gianfranco Bettin, ha più volte detto che «se passasse un progetto del genere rischieremmo di aprire la strada alla trasformazione di Porto Marghera in un polo globale di smaltimento dei rifiuti provenienti da tutta Italia».

Il progetto di Alles prevede il potenziamento dell’impianto in banchina su via dell’Elettronica «con l’obiettivo di aumentare i 20 tipi di rifiuti speciali, consentiti dall’attuale Autorizzazione al funzionamento, a 70 diverse tipologie di rifiuto, incluse varie tossico-nocive – sostengono gli attivisti dell’Assemblea permanente -. Si prevede il raddoppio dei seimila metri cubi autorizzati oggi per arrivare a 12.000 metri cubi, portando i flussi giornalieri da quasi 700 tonnellate a oltre mille: più di 300.000 tonnellate annue da stoccare e trattare, rifiuti in arrivo da terra e dal mare con aumento del traffico di camion e navi».

Tutto questo ad opera di Alles, che sta per Azienda Lavori Lagunari Escavo e Smaltimenti, controllata dalla Mantovani SpA. (e.t.)

 

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