Gazzettino – Primo via libera per i rifiuti Alles
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
13
set
2012
MARGHERA – La commissione tecnica regionale ha approvato il progetto di potenziamento dell’impianto
Gli ambientalisti pronti ad una nuova mobilitazione, l’assessore Bettin annuncia ricorso al Tar
Che la commissione regionale Via desse un parere favorevole al potenziamento dell’impianto di Alles a Fusina era abbastanza scontato ma che, invece di limitarsi a considerazioni e prescrizioni tecniche, si addentrasse in questioni politiche questo proprio non era prevedibile. E per gli ambientalisti di Marghera è «una decisione dove pesano pressioni e ingerenze della Giunta regionale». Per questo annunciano la ripresa della mobilitazione generale che, in occasione dell’esame di un altro progetto, quello dell’inceneritore Sg31, aveva portato tempo fa ad organizzare pure cortei acquei fino alla sede della Regione.
Anche l’assessore comunale all’Ambiente, Gianfranco Bettin, è preoccupato e annuncia che, assieme alla Provincia, il Comune farà tutto ciò che è in suo potere per evitare l’ampliamento di quell’impianto, compreso un ricorso al Tar, perché il rischio è di aprire la strada alla trasformazione di buona parte di Porto Marghera in un’immensa pattumiera con rifiuti provenienti da ogni parte d’Italia.
Gli ambientalisti dell’Assemblea permanente contro il pericolo chimico sostengono che il progetto Alles comporterebbe ricevere a Fusina «70 diverse tipologie di rifiuto, incluse varie tossico-nocive (contro le 20 attuali), con il raddoppio dei seimila metri cubi autorizzati oggi per arrivare a 12 mila, e portando i flussi giornalieri da quasi 700 tonnellate a oltre mille: più di 300.000 tonnellate annue da stoccare e trattare, rifiuti in arrivo da terra e dal mare con aumento del traffico di camion e navi».
Bettin afferma che i tecnici provinciali e comunali «hanno ribadito il parere contrario espresso dalle due Istituzioni ma la Regione, in commissione, conta tanti voti quanti sono i tecnici regionali, ossia una dozzina. Quindi non c’è stata partita ma una forzatura autoritaria e violenta».
La settimana prossima i commissari regionali torneranno a riunirsi per approvare verbale della seduta di ieri e poi lo invieranno alla Giunta regionale che dovrà decidere definitivamente. La posizione politica espressa da quei commissari starebbe nel fatto che hanno respinto l’obiezione comunale e provinciale sull’incompatibilità dell’impianto con i piani urbanistici sostenendo, invece, la pubblica utilità dell’opera e quindi preparando la strada a una Variante urbanistica regionale che annulla i piani comunali.