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Gazzettino – “La Regione fermi i rifiuti di Alles”

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

16

set

2012

MARGHERA – Appello a Zaia affinché la giunta ponga il veto al progetto di ampliamento dell’impianto

«Porto Marghera rischia di diventare la pattumiera d’Italia». È il presidente della Municipalità di Marghera Flavio Dal Corso a temere questa prospettiva e a chiedere un “dietrofront” alla Giunta Zaia rispetto alla decisione della commissione di valutazione di impatto ambientale (Via) sul potenziamento dell’impianto della società Alles.
I suoi timori sono condivisi dal capogruppo comunale dell’Unione Democratica di Centro (Udc), Simone Venturini che parla di «enorme sopruso per la collettività veneziana».

«Come Municipalità – sottolinea Dal Corso – chiediamo che la Giunta regionale non ratifichi la decisione presa dal Via di concedere il potenziamento e l’apertura al mercato globale dei rifiuti tossici e nocivi dell’impianto di Fusina. L’autorizzazione violerebbe l’articolo del piano regolatore che vieta l’arrivo dei rifiuti tossici non prodotti nella nostra area». Il cambiamento di “rotta” della Giunta Zaia rappresenterebbe, secondo il presidente, «una scelta di grande responsabilità attraverso la quale si potrà verificare anche la coerenza con quanto sostenuto recentemente con enfasi». «Non si può parlare – denuncia il presidente di Marghera – di rilancio del sito produttivo e di sostegno del progetto del Palais Lumiere e, contemporaneamente, ricacciare Porto Marghera indietro di decenni approvando il potenziamento di Alles». Potenziamento che non comporterebbe aumenti occupazionali. «Il parere favorevole con prescrizioni del Via, se approvato dalla Giunta Regionale, sarebbe – segnala, infine, Dal Corso – una decisione contro le comunità locali rappresentate in commissione da Comune e Provincia che hanno votato contro. Bisogna evitare che Porto Marghera ridivenga nuovamente il sito di trattamento rifiuti di tutta Italia, il che impedirebbe investimenti a favore della nuova industria sostenibile».

«L’eventuale autorizzazione regionale definitiva – denuncia, in una nota, il capogruppo Udc Venturini – sarebbe un danno gigantesco per il territorio e per la popolazione di Marghera, giustificato da insaziabili appetiti privati. Il redditizio business dello smaltimento di rifiuti non può ingrossare il portafoglio di pochi a scapito di un’intera città». Anche Venturini si appella alla Giunta Zaia perché «restituisca ai territori la sovranità scippata con la votazione di una commissione tecnica». «Il futuro di Marghera e del suo polo industriale è in gioco. La Regione – conclude Venturini – decida di tutelare i territori e non i grandi interessi economici. Altrimenti, dovrà risponderne ai veneti e alla storia».

 

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