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Spinea. Associazioni contro il piano urbanistico: diventano edificabili i terreni di via Costituzione

SPINEA. Il 2013 è l’anno del Pat, il Piano di assetto del territorio che disegnerà la Spinea del futuro. Approvato dalla Provincia lo scorso mese, in città resta alto il dibattito sulle novità apportate dal nuovo strumento urbanistico. Da una parte il Comune, che ha voluto metterle bene in evidenza sul proprio sito Internet, dall’altra comitati e associazioni che contestano le sue linee guida e a riguardo hanno presentato decine di osservazioni. Anche sul loro numero però è in atto un duro braccio di ferro. Secondo il Comune il nuovo Pat, frutto di sei anni di lavoro, ha solo carattere strutturale e non attribuisce nuovi diritti edificatori, concentrando ogni sforzo sulla riqualificazione della città. «Porterà uno sviluppo edilizio moderato, finalizzato alla riqualificazione edilizia e alla sostenibilità energetica e ambientale, con un consumo limitato di territorio», spiegano il sindaco Silvano Checchin e gli assessori, «importanti le aree verdi, con zone da destinare ad arredo urbano e la creazione di una rete ecologica e di opere di mitigazione ambientale. Inoltre ruoterà attorno alla definizione di due poli: quello attorno alla nuova stazione ferroviaria di Spinea e quello nelle adiacenze del nuovo casello di Crea». Sempre secondo il Comune il Pat non va associato o confuso col piano norma 22, che caratterizzerà lo sviluppo nella zona strategica attorno alla stazione Sfmr. «Gli accordi intercorsi tra Regione, Provincia e Comune nel 2011 per la definizione della progettazione definitiva del piano», spiega il Comune, «non sono da mettere in relazione con l’approvazione del Pat. Tali accordi che il Comune sta perseguendo per la futura pianificazione dell’area tengono fede agli impegni assunti fin dal 2007 e prevedono progetti per dare nuovo volto e nuovi servizi alla città».

Ma per le associazioni e i comitati c’è poco da festeggiare:

«Una delle innovazioni introdotte», spiega il Movimento 5 Stelle, «è il cambio della destinazione d’uso di tutta la fascia di terreni che costeggia il lato est di via Costituzione, classificandola da zona agricola ad area di espansione commerciale e direzionale e quindi, edificabile. Alla faccia del limitato consumo di territorio e della tutela dell’area agricola. Vero poi, che il Pat non va associato al piano norma 22, ma la sua approvazione, contrariamente a quanto afferma il Comune, è da mettere in stretta correlazione con la definizione della progettazione definitiva di quell’area».

(f.d.g.)

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