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Mira. Il sindaco chiede di valutare nuovi criteri di assegnazione della spesa

Il Comune dovrebbe pagare la cifra più alta per mantenere la sede in Riviera

MIRA. Giudice di pace della Riviera del Brenta: il Comune di Mira chiede di poter valutare nuovi criteri di assegnazione della ripartizione della spesa per il mantenimento del servizio nel comprensorio. Gli altri Comuni insorgono, c’è troppo poco tempo. A spiegare la decisione è il sindaco di Mira.

«Noi ci siamo già espressi», dice il sindaco Alvise Maniero, «e continueremo a farlo, per il mantenimento della sede del servizio in Riviera. Un servizio che riteniamo utile e per il quale siamo disposti a contribuire in maniera concreta. Con noi però non c’è stata mai alcuna discussione dei criteri di ripartizione della spesa. Questa nostra posizione non pregiudica nulla. La normativa permette una utile discussione».

Al criterio della contribuzione in base al numero di abitanti (Mira dovrebbe pagare la cifra più alta con circa 45 mila euro), si possono studiare secondo il Comune di Mira altri criteri. Fra le ipotesi in campo, ad esempio, quella del numeri di accessi al servizio da parte dei residenti di ogni Comune. Ma vediamo nel dettaglio. Costerà 150 mila euro l’anno mantenere l’ufficio del giudice di pace a Dolo. Ci sono dei tempi precisi per portare a termine l’operazione. L’iter prevede che la conferenza dei sindaci approvi un atto di indirizzo e i Comuni rivieraschi si impegnino a farsi carico dei costi. La delibera dovrà essere poi approvata entro il 29 aprile anche dai consigli comunali e la richiesta sarà inviata al ministero della Giustizia. Il costo del personale ammonta a circa 90 mila euro, gli altri 60 mila serviranno per il mantenimento delle strutture e delle utenze. L’importo ripartito tra i Comuni con il criterio della popolazione è Mira 30,27%; Dolo 11,78; Camponogara 9,99; Pianiga 9,32; Campolongo 8,02; Vigonovo 7,84; Fiesso 6,07; Stra 5,87; Campagna Lupia 5,43; Fossò 5,41. Per il presidente della c nferenza dei sindaci Damiano Zecchinato bisogna fare in fretta: «È vero che non sono stati discussi», dice Zecchinato, «criteri diversi da quelli del numero di residenti . È anche vero che, fino a ora, quello era il criterio comunemente accettato per poter ripartire la spesa. Se si voleva seguire un altro criterio si doveva proporlo fin da subito» . Critiche arrivano sulla questione anche dai consiglieri di opposizione a Mira Fabio Zaccarin e Paolino D’Anna .

Alessandro Abbadir

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