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Dopo lo stop all’impianto di Bonisiolo, i Comuni scrivono alla Regione: puntare sul riciclaggio

MARCON – I Comuni di Mogliano, Marcon, Quarto d’Altino, Casale sul Sile e Preganziol – già firmatari nel 2009 di una convenzione per fermare il progetto presentato nel 2008 da Unindustria Treviso, di realizzazione di un inceneritore a Bonisiolo – mercoledì hanno presentato le osservazioni al Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali. Il progetto dell’impianto, che avrebbe bruciato 250.000 tonnellate annue di rifiuti, è stato infatti stoppato nel 2010 in attesa che venisse approvato il nuovo Piano regionale dei rifiuti, grazie a una formidabile mobilitazione di cittadini e amministrazioni locali. Le cinque amministrazioni hanno preso atto, con soddisfazione, che nel piano regionale, ad oggi adottato dalla giunta, non sono previsti nuovi impianti di incenerimento; nonostante ciò, con atteggiamento propositivo, hanno presentato delle osservazioni al piano, dal momento che si considera ancora prioritario l’incenerimento, tanto che si parla di potenziamento di alcuni impianti esistenti.

«L’abbiamo sempre sostenuto», commenta l’assessore all’Ambiente di Mogliano, Davide Bortolato, «incenerire i rifiuti è la strada sbagliata. Prima bisogna ridurli, poi puntare al riuso e riciclarli; già l’Europa ci spinge a fare questo». E aggiunge: «In sinergia con l’altro gruppo di Comuni, facenti capo a Silea che contrastano il progetto di un impianto gemello, dal 2009 ci battiamo contro questi due progetti scellerati. Chiediamo che Unidustria ritiri i progetti e che venga messa una pietra tombale sull’ipotesi di costruire gli inceneritori di Mogliano e Silea».

«Chiediamo con forza che nel piano regionale venga inserito nelle attività di monitoraggio l’impatto sulla salute della popolazione», ha commentato il sindaco di Quarto d’Altino, Silvia Conte, «inoltre perché davvero il piano sia efficace è necessario introdurre degli incentivi concreti per la riduzione alla fonte dei rifiuti».

«Le osservazioni presentate anche in forma associata con gli altri Comuni», prosegue il sindaco di Marcon Andrea Follini, «sono frutto di un percorso partecipato che il nostro assessorato all’Ambiente ha messo in campo con i cittadini, un lavoro di diverse serate che è risultato molto proficuo».

Parte attiva e indispensabile nella battaglia, quella del Comitato No Inceneritore, rappresentato durante l’incontro di mercoledì da Giorgio Massimi.

Marta Artico

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