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DOLO – Il comitato Opzione Zero vede la Romea commerciale più vicina grazie agli sgravi fiscali del Governo Letta.

«Il Governo Letta», spiegano Mattia Donadel e Rebecca Rovoletto del comitato opzione Zero, «ha regalato un miliardo e mezzo di sgravi fiscali al capocordata della Romea commerciale. Miopi e ipocrite sono poi le posizioni di chi, come alcuni amministratori e politici locali, si limita a discutere su dove la Riviera del Brenta dovrebbe essere sventrata dalla nuova autostrada».

«Per i comitati la Orte-Mestre, come la Tav», chiosa Donadel, «e come il Mose, è un mostro pronto a divorarsi, non solo i territori, ma anche i denari pubblici. È quello che succederà dopo l’approvazione della delibera del Cipe da parte della Corte dei conti che prevede la defiscalizzazione delle opere in project financing come la Romea commerciale».

«Il fatto grave», sottolinea il comitato rivierasco, «è che con l’approvazione della Orte-Mestre il Governo Letta si rende responsabile non solo della devastazione ambientale di quattro regioni, ma anche di un’operazione pericolosa per i conti pubblici.

Ad oggi non esiste un piano economico finanziario che attesti la sostenibilità dell’opera, e le stime sui flussi di traffico previste appaiono inattendibili e sovrastimati.

Quindi se i pedaggi non fossero in grado di garantire il rientro degli investimenti sarebbe lo Stato a dover restituire i soldi alle banche usando risorse pubbliche».

«Ad ogni buon conto» conclude Donadel «di Romea commerciale si parla da quasi trent’anni e, al momento, la realizzazione sembra improbabile». (a.ab.)

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